tag:blogger.com,1999:blog-2619629938067663442024-03-05T10:39:34.682+01:00APEdarioinsegnare a leggere e scrivere con i più begli albi illustrati per l'infanziaAntonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.comBlogger1301125tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-65503742823358205052021-09-13T07:01:00.000+02:002021-09-13T07:01:01.544+02:00Abitare le storie<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhQ5SFpseQPFIR40Tz44Nw17QXms-sQ8xCsVFSlrDSFoSZR4mWSvs04afhUW6hV_muwy7uUvnJtDeKivbBxAKZrL_0fUS-4UIhJdS5Y2wq3DMt-dLaEt-ALedRu6qQQf2kW5hyjsOrSdA_/s1258/libri+%2523apiuvoci.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1258" data-original-width="749" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhQ5SFpseQPFIR40Tz44Nw17QXms-sQ8xCsVFSlrDSFoSZR4mWSvs04afhUW6hV_muwy7uUvnJtDeKivbBxAKZrL_0fUS-4UIhJdS5Y2wq3DMt-dLaEt-ALedRu6qQQf2kW5hyjsOrSdA_/w239-h400/libri+%2523apiuvoci.jpg" width="239" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Li abbiamo lasciati bambine e bambini. Li ritroveremo
domani, dopo poco più di tre mesi, ragazze e ragazzi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Non abbiamo assistito in prima persona a ciò che è
avvenuto in questo tempo estivo: uno scatto di crescita da cui eravamo lontani,
e che, proprio per questo, si farà notare in tutta la sua evidenza.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Non sarà solo una questione di centimetri: ci saranno
volti ed espressioni differenti, sguardi più timidi o, al contrario, sicuri. Ci
saranno voci con timbri forse diversi, posture e abitudini acquisite in tempi e
luoghi altri da quelli che abitualmente condividiamo. Ci saranno nuove
aspettative, desideri, necessità.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Forse saremo cambiati anche noi, o staremo per farlo:
ricordo un alunno del ciclo precedente che, a fine quinta, scriveva di un mio cambiamento,
negli ultimi anni di scuola. Un cambiamento non gradito.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Mi sono interrogata spesso su quanto fosse realistica – e
condivisa – questa sua percezione; su quanto i miei cambiamenti fossero indotti
dai loro o, piuttosto, dalla necessità di recuperare proprio gli scatti di
crescita che mi ero persa via via, e che mi interrogavano, chiedendomi di
essere un’insegnante diversa, come se anch’io dovessi cambiare muta per far
spazio a una nuova me, in relazione con loro.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Leggevo, proprio ieri, il post di una libraia che, a
proposito di accoglienza, chiedeva agli insegnanti di lasciar stare i libri e
lasciar fare ai bambini, perché gli insegnanti valgono più di qualsiasi storia.
Io invece ho pensato che le storie valgano altrettanto, e non solo come valore
assoluto, ma ancor più per la relazione e il legame che creano con chi le fa
proprie o le dona agli altri. Forse le storie sono gli spazi sempre nuovi che
abitiamo mentre, insieme, continuiamo a crescere.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Perciò sono qui, in questo tempo piccolo che mi separa
dall’incontro con le mie “nuove” ragazze e i miei “nuovi” ragazzi, a riflettere
ancora una volta su ciò che sarà, e a confidare in un percorso che costruiremo
insieme, dove, ancora una volta, abiteremo le storie ed esse ci abiteranno.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal">
</p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Perché, si sa, non si finisce mai di imparare, di
crescere e di cambiare, e farlo insieme è ancora più bello.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-81341438170000808592021-08-30T08:14:00.002+02:002021-08-30T08:30:28.654+02:00Incontro con l'autrice: Cristina Bellemo<div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">19 aprile 2021, una data da ricordare</span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjklkcKcwCqaBFZjj85WnVgXM8YxB8RfXSIZRGWYgwRMCmLaV8r7XSuXyzCecA71hwddVBj5EG-Kf7KvlC_wdo6lMRYVwe4jHQ2fAKL3XLNklVtO2c7MAaUZDxM7AjvLe_4wSKiYg39xvTE/s2756/IMG_2256.heic" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1141" data-original-width="2756" height="165" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjklkcKcwCqaBFZjj85WnVgXM8YxB8RfXSIZRGWYgwRMCmLaV8r7XSuXyzCecA71hwddVBj5EG-Kf7KvlC_wdo6lMRYVwe4jHQ2fAKL3XLNklVtO2c7MAaUZDxM7AjvLe_4wSKiYg39xvTE/w400-h165/IMG_2256.heic" width="400" /></a></div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div>Succede che tu riesca a organizzare per le tue classi - finalmente, anche se online - un incontro con l’autrice.</span><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"> </span><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Succede che l’autrice sia Cristina Bellemo, a cui ti unisce, oltre che una profonda stima per il lavoro che da anni ci regala occasioni di profonde riflessioni, anche una consonanza, che hai sentito risuonare ogni volta in cui c’è stata l’occasione di incontrarsi, ascoltarla, confrontarsi. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Succede che bambine e bambini siano davvero molto emozionati per questa occasione: nel corso di questi tre anni insieme abbiamo letto molti suoi libri (<b><i>Storia piccola</i></b> ci ha accompagnato durante il primo incontro, a settembre 2018, con i genitori; abbiamo iniziato il 2021 con <b><i>Pienovuoto</i></b>, e proseguito con <b><i>Il soldatino</i></b>, per leggere, solo pochi giorni fa, <b><i>Amelia</i></b>. <b><i>Tipi</i></b> è lì, che ci aspetta, e ne troveremo un brano sul libro di testo del prossimo anno, in quarta). </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Succede, però, che a marzo si stia un mese in DAD, o DDI (che, con gli acronimi, pure le maestre si confondono). E così, tutto il lavoro di preparazione delle domande per l’intervista a Cristina lo prepariamo a distanza, ognuno scrivendo nel chiuso della propria cameretta, o al tavolo della cucina, o nel soggiorno dei nonni, e poi leggendo tutte le domande, e scegliendone una ciascuno/a.</span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"> </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Succede, ancora, che finalmente il 19 aprile Cristina si colleghi con noi, un’ora con ciascuna classe, e risponda con attenzione, rispetto, cura, a ogni domanda che le viene posta.</span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Succede, anche, che alla maestra dispiaccia che tutte queste parole (quelle pensate da bambine e bambini per Cristina, e le sue per ciascuno di loro, e per tutti), si perdano, come accade a volte, nella memoria, anche alle esperienze più belle. Così la maestra chiede alle bambine e ai bambini, attraverso un Modulo di Google che ormai sono espertissimi ad usare, di scrivere la domanda che ciascuno, ciascuna, le ha posto, e tutto ciò che si ricordano della risposta. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Succede che alcune risposte siano molto ricche, complete, dettagliate. Succede, naturalmente, che altre lo siano meno. Così la maestra, in classe, completa con i ricordi condivisi ciascuna risposta dell’intervista (se ce ne fosse bisogno, un’ulteriore, e concreta, dimostrazione di quanto sia più potente, ed efficace, la memoria collettiva rispetto a quella individuale). </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Le interviste sono bellissime, e sono qui.
Sono certa che ogni bambina e ogni bambino (più la maestra, e Cristina stessa) le custodiranno a lungo. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La parola scritta può aiutare anche in questo. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><b>Intervista a Cristina Bellemo (3^A)</b> </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Mi dai un dono? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ti regalo la mia parola preferita: sciabordio. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Quando scrivi libri, prendi spunto da qualcosa oppure ti vengono in mente?
Dipende, a volte le immagino a volte le vedo e prendo spunto. Spesso scrivo di notte perché il giorno è molto rumoroso per le macchine, chi suona il campanello e il telefono, invece la notte è tranquilla e la mia immaginazione può andare con tranquillità nel silenzio. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Qual è l'ingrediente segreto per tutti i tuoi libri? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Che domandona. (A questo punto, un compagno suggerisce: “L’amore”). È proprio la parola giusta, io stavo per rispondere: l’amore per la scrittura, ma non è solo quello, è anche l’amore che provo per le altre persone. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Come trovi l'ispirazione giusta? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">A volte l'ispirazione arriva a caso, all'improvviso. Per esempio, una volta mio marito, tornato da un viaggio, mi ha regalato un quaderno e di colpo mi è venuta un'idea. Questo quaderno mi piace molto perché è molto strano, in particolare nell’apertura, ed è perfetto per scrivere delle poesie sulla notte, perché la copertina è blu notte con dei fiori dorati. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Scrivi solo o leggi anche? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Io leggo molto perché da piccola avevo pochi libri, e per lo più brutti, perché le persone a cui non piacevano li davano a noi. Poi, quando io e mio fratello abbiamo iniziato a studiare, abbiamo riempito la casa di libri. Ora passo più tempo a leggere che a scrivere. Mio marito dice che, quando prendo in mano un libro, sembra che lo sfiori, senza toccarlo. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Qual è il libro che ti è piaciuto di più scrivere? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Non ho un libro preferito. Mi piacciono tutti i libri che ho scritto. Se proprio devo sceglierne uno, direi <b><i>Io e il falco</i></b>, perché quando l’ho scritto mi è sembrato di vivere la stessa avventura del bambino. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX0sZbATHRX_e1RKtHPDVrwIAU1r13Y6qaO_SqejkUwXwBLYn9-DaXcDF0PoaYmzuMJuxAUzW_6MXuA0_0BY-uYLI5cncJi9qLI7SxPYJWuH-AImZ6Mp5_NrAkANuXw7C1kFEOW1oYkoMT/s500/io+e.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="318" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX0sZbATHRX_e1RKtHPDVrwIAU1r13Y6qaO_SqejkUwXwBLYn9-DaXcDF0PoaYmzuMJuxAUzW_6MXuA0_0BY-uYLI5cncJi9qLI7SxPYJWuH-AImZ6Mp5_NrAkANuXw7C1kFEOW1oYkoMT/w255-h400/io+e.jpg" width="255" /></a></div><br /><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Hai sempre voluto fare la scrittrice? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">No. Non me lo sarei mai aspettata perché quando ero piccola avevo pochi libri ed erano brutti. Ma quando ho cominciato a studiare mi sono appassionata. E dopo sono diventata una giornalista e infine una scrittrice. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Come ti sei sentita la prima volta che hai fatto la scrittrice? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ero felice e mi sono messa a saltellare per tutta la casa, solo che adesso sono meno atletica, però provo ancora lo stesso sentimento. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Qual è il prossimo libro?
Bella domanda (anche mia figlia si chiama Cecilia, quest'anno compie vent'anni…). Il mio ultimo libro, <b><i>E la regina disse</i></b>, sta per essere pubblicato dalla casa editrice Zoolibri, però ne sto scrivendo molti altri. Se ti facessi vedere la mia scrivania, ce ne sarebbero tantissimi, tra i quali uno che si intitola <b><i>Quattro versi</i></b>, poesie composte solo da quattro versi, quattro righe (ce l’ha fatto vedere, aveva la copertina con un soffione). </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Quanto tempo ci metti ad inventare un libro? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Alcune volte ci metto molto tempo, anche anni, e altre volte poco tempo. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Sei orgogliosa di quante persone leggono i tuoi libri? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Più che orgogliosa sono grata, perché ringrazio le persone che hanno letto i miei libri. A volte mi dicono che nei miei libri hanno trovato un pezzo di sé stessi e a me fa tanto piacere, perché vuol dire che mi assomigliano. Sono molto orgogliosa di quante persone leggono e si divertono con i miei libri. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Avrai conosciuto molte persone essendo una scrittrice molto famosa… </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Sì, ho conosciuto molte persone; oltretutto, essendo molto curiosa, mi piace conoscere nuove persone, soprattutto i bambini, perché mi danno molta ispirazione per i miei libri. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Cosa ti ha ispirata a scrivere dei libri? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">I miei libri mi vengono in mente da qualche oggetto o persona. Mio marito l'altro giorno mi ha regalato un quadernino e da lì mi è venuta in mente una storia. Ad esempio, il libro <b><i>Tipi</i></b> è ispirato dai miei vicini. A 37 anni ho scritto il mio primo libro ispirato a mio figlio, dal titolo <b><i>Il disegnatore di lune</i></b>, perché lui le disegnava dappertutto: sui muri, sulle coperte, sui libri di scuola. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWLq64Gz7k4FhSOgXtq7xwsHIMStsE3TkoeRCrcUKB8nymr3MSGfTi4kNF9E5nKPFM8bBfv3vkQf67nEpwjjbczPEA-lRReUE-leB0VmUmacIpWtJx5dVIi_q-iNl3H72uPnk6lorseE8a/s1000/tipi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="701" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWLq64Gz7k4FhSOgXtq7xwsHIMStsE3TkoeRCrcUKB8nymr3MSGfTi4kNF9E5nKPFM8bBfv3vkQf67nEpwjjbczPEA-lRReUE-leB0VmUmacIpWtJx5dVIi_q-iNl3H72uPnk6lorseE8a/w280-h400/tipi.jpg" width="280" /></a></div><br /><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">I tuoi libri sono realistici.</span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Anche in quelli realistici, o ispirati a cose reali, c’è sempre un po’ di fantasia. E la fantasia mi fa pensare a Gianni Rodari, che aveva molta fantasia (la Fantastica). Il signor Pieno e il signor Vuoto possono essere persone reali, ma nei libri c’è una parte di realtà e una di fantasia. Per esempio, ne <b><i>Il soldatino</i></b> mi sono ispirata a me stessa perché da piccola mi sentivo obbligata dalle persone a rispettare le regole.</span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqc6JZ1CVEy5WCp8LzXpiIX5e5zZUkPzkxoCmp-sKET0VZiJGaSp7lGOCO1ji7x75nb6KP38tzWORkLSSZYZVeK40rcI3ah_UVk1wpWXOvhWdWSA63uKEE2tp6oOGmpO02tUwv7rZi4ylY/s674/soldatino.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="674" data-original-width="536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqc6JZ1CVEy5WCp8LzXpiIX5e5zZUkPzkxoCmp-sKET0VZiJGaSp7lGOCO1ji7x75nb6KP38tzWORkLSSZYZVeK40rcI3ah_UVk1wpWXOvhWdWSA63uKEE2tp6oOGmpO02tUwv7rZi4ylY/w318-h400/soldatino.jpg" width="318" /></a></div><br /><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Come fai a inventare le storie? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Io sono molto curiosa ed è quello che mi ispira. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Come ci si sente a scrivere un libro che tutto il mondo può leggere? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">È una sensazione strana, perché una volta che il libro è stato pubblicato, non puoi più cambiare le parole, non puoi più cancellarle e non sai se può piacere ai lettori. Quindi sei sempre un po' indecisa. Dopo un po’ di tempo, però, mi calmo, e penso che sia giusto. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Cosa hai provato a vedere il tuo libro pubblicato? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Può succedere che pubblico un mio libro e mi viene il dubbio: forse ho sbagliato a scrivere o qualcuno nota un errore e tu non puoi più correggere il libro pubblicato, e così ti viene l'ansia e inizi a preoccuparti. Magari qualcuno ti dice: “Non mi piace” “È troppo lungo” o “È troppo corto”. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Perché scrivi libri? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Mi piace molto scrivere i libri e che tutti li leggano. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Da quanto fa la scrittrice? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ho scritto il mio primo libro nel 2008, <b><i>Parole di Natale</i></b>. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiioYvsrbP9D2ymSpbkjjVtf6mpIQApoPoRW0EUsCWz2vq6NjJTpdO3aiCQkW1S-HtO6CpizJxaj1Pql5vKWcekA7et4MyohzzLfuwh-In2mzvCll1h2DEnv8D5kw-LUARliJi-tmBpfSH2/s500/parole.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="476" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiioYvsrbP9D2ymSpbkjjVtf6mpIQApoPoRW0EUsCWz2vq6NjJTpdO3aiCQkW1S-HtO6CpizJxaj1Pql5vKWcekA7et4MyohzzLfuwh-In2mzvCll1h2DEnv8D5kw-LUARliJi-tmBpfSH2/w381-h400/parole.jpg" width="381" /></a></div><br /><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Quanti libri hai scritto nella tua carriera? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ho scritto 27/28 libri, molti tradotti in altre lingue. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Hai scritto dei libri sullo spinosaurus aegiptyqus di Jurassic Park 3? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">No, per ora, ma da piccolo mio figlio mi chiedeva se potevo farlo. Perciò non ne ho già scritto uno, ma magari in futuro sì. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">I tuoi libri sono bellissimi perché mi piacciono.
Grazie mille, sono felice, sono onorata. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><b>Intervista a Cristina Bellemo (3^B)</b> </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Quanti libri fantastici hai fatto? E quanti realistici? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Io ho fatto almeno due libri fantastici e tutti gli altri sono realistici. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Perché hai scelto di fare la scrittrice e non la maestra? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">In realtà ho fatto la maestra, la giornalista e la scrittrice. Dopo un po' di anni passati a insegnare, ho iniziato a scrivere articoli e a fare interviste per i giornali. Poi ho iniziato a scrivere libri per bambini e romanzi. Ho capito che quello che mi appassiona di più è scrivere. Mi piacerebbe anche essere capace di illustrare i miei libri. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ti piace leggere? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Si, mi piace molto. Tutti i libri che ho sulla sua libreria li ho letti. Anche quando finisco di scrivere un mio libro, lo rileggo decine di volte. Ogni volta che lo rileggo, aggiungo qualche particolare. Dedico più tempo a leggere che a scrivere. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Quanti libri hai scritto? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Faccio fatica a rispondere, credo di averne scritti 26,27 o 28. Molti di questi libri sono stati tradotti in altre lingue. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ti sei mai descritta?</span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Sì, mi sono descritta in alcuni miei libri, tipo <b><i>Il soldatino</i></b>, perché nell’infanzia ero sempre agli ordini dei miei genitori, così ero brava, come il soldatino che per essere bravo era sempre agli ordini del generale, anche se non voleva. Mi sono descritta anche nel libro <b><i>Due ali</i></b>, come se da un’aquila cadesse una piuma lenta lenta come me, fragile come me. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY5-o237XX-MoCoFYSId3AbPjnJzH8Zy3859tAgNx2GBBLwuenf7iTcInvXfLFn9a8CkUzJo-uJp3-UGjxTnM5-AUzOWD-0QBUxih5ZW7cURrdCNUdzIBrFSgZ_FMu_8l0CQNh_GL7eQgd/s768/due+ali.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY5-o237XX-MoCoFYSId3AbPjnJzH8Zy3859tAgNx2GBBLwuenf7iTcInvXfLFn9a8CkUzJo-uJp3-UGjxTnM5-AUzOWD-0QBUxih5ZW7cURrdCNUdzIBrFSgZ_FMu_8l0CQNh_GL7eQgd/w279-h400/due+ali.jpg" width="279" /></a></div><br /><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Qual è il tuo animale preferito? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La tartaruga, perché è lenta come sono io, e faccio le cose con molta calma. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Hai mai scritto un manga? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Io non ho mai scritto un manga, ma mio figlio sa come si fanno e ogni estate va a fare un corso. Mi piacciono molto e guardo gli anime con lui. Mi piacerebbe farli, ma non so se ne sarei capace. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Qual è il tuo libro preferito tra i tuoi? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">È difficile, perché i libri sono una cosa molto importante; forse il mio preferito è <b><i>Io e il falco</i></b>, perché è stato per me come entrare nel libro e provare le emozioni dei protagonisti. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Qual è il tuo libro che ha avuto più successo? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><b><i>25 storie di Natale</i></b>, che è stato ristampato quattro volte e adesso è finito. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Qual è il tuo colore preferito? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Il mio colore preferito è l'azzurro perché mi ricorda il cielo. Prima mi piaceva l’arancione. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Com'è nata l'idea di scrivere <b><i>Pienovuoto</i></b>? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">L'idea di scrivere <b><i>Pienovuoto</i></b> è nata prendendo spunto da altri libri sui contrari scritti da me. Per esempio, il libro che racconta di uno che per parlare piano doveva urlare e un altro per urlare doveva parlare piano. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAqJLe-bPuSUucDCSLEVQT0JOr7oPaqbocMpRsAZLFQ07kwowMIUEumH_5dbFuYHu8g4XJMyeBjOEdJ57J552Kqeezkpq8vej7V9aQ-nOOvn1sw7r0njpYeUTHf8oDWStNBRuLW1N8fUBv/s513/Pieno+e+Vuoto.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="513" data-original-width="380" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAqJLe-bPuSUucDCSLEVQT0JOr7oPaqbocMpRsAZLFQ07kwowMIUEumH_5dbFuYHu8g4XJMyeBjOEdJ57J552Kqeezkpq8vej7V9aQ-nOOvn1sw7r0njpYeUTHf8oDWStNBRuLW1N8fUBv/w296-h400/Pieno+e+Vuoto.jpg" width="296" /></a></div><br /><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ti piace leggere i tuoi libri? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Sì, mi piace leggere i miei libri perché quando li scrivo dopo li rileggo decine e decine di volte per correggere gli errori del testo. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ma tu da piccola sognavi già di fare la scrittrice? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">No, non sognavo di fare la scrittrice perché in casa mia c'erano pochi libri da leggere, e anche brutti, perché le persone ci davano quelli che venivano scartati. Quando io e mio fratello siamo andati a scuola, abbiamo studiato tantissimo e comprato tanti libri, non solo per la scuola, ma anche che ci piacevano. Meno male che dopo ne ho scritti tanti io. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Cosa ti ha ispirato a fare i libri? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Tutto mi ispira a scrivere i libri, dalle cose belle alle cose brutte, le persone che osservo, gli animali. Io osservo molte cose e particolari, ad esempio la pelle, come sono vestite le persone, come parlano, perché sono curiosa. Tutto quello che vedo me lo conservo nella mente. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Da quanto fai la scrittrice? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ho iniziato a 25 anni come giornalista e poi ho fatto la scrittrice. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Perché hai scelto di scrivere e non disegnare? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Il tempo che gli illustratori dedicano a disegnare io lo dedico alla scrittura. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ma come ti vengono queste idee? </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Queste idee mi vengono guardando la gente e la natura: sono una buona osservatrice.</span></div></div>Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-55724708488232374162021-04-28T07:14:00.007+02:002021-04-28T07:17:41.750+02:00A PIÙ VOCI: TARDIVE SCOPERTE E AVVENTURE DI UN MAESTRO RILUTTANTE. <div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNKSCnzOhKrLG-B4ASl2a6AKMCKn11qrQZjqYEZFJb-7jw4Adaztwvk237Pq98UzXwLw5Gy-bjfmvICAHqifzlCeMgLpxCdQqdhhBXv27smvt7WvKZI_teykgi5OLqxoZ6WLX-yB6ofoys/s2048/1.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="400" data-original-height="2048" data-original-width="1810" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNKSCnzOhKrLG-B4ASl2a6AKMCKn11qrQZjqYEZFJb-7jw4Adaztwvk237Pq98UzXwLw5Gy-bjfmvICAHqifzlCeMgLpxCdQqdhhBXv27smvt7WvKZI_teykgi5OLqxoZ6WLX-yB6ofoys/s400/1.jpg"/></a></div>
A PIÙ VOCI: TARDIVE SCOPERTE E AVVENTURE DI UN MAESTRO RILUTTANTE (di Michele Longo)
Sono sempre stato convinto che i libri di testo siano uno strumento indispensabile, ma non li ho mai amati. Mi parevano tutti molto simili e irrimediabilmente brutti. Al momento dell’adozione mi tenevo fuori dalla disputa, pronto a intervenire solo per scongiurare la scelta peggiore. L’anno scorso, nella stanchissima fine d’anno a distanza, ho sorpreso i colleghi battendomi come un forsennato per A più voci di Antonella Capetti e Marta Vitali edito da Pearson: un testo nuovo, di cui nessuno aveva sentito parlare, di una casa editrice non compresa nel paniere del rappresentante di fiducia della scuola, che non si poteva nemmeno sfogliare, stanti le limitazioni sanitarie. L’ho spuntata.
A dire la verità, all’epoca non conoscevo davvero il libro, perché la mia copia cartacea era in viaggio lungo un complicato itinerario postale, e tardava ad arrivare. Conoscevo però Antonella, in persona libri e blog: la sua curiosità e libertà di pensiero, l’onestà intellettuale che riserva anche alle più piccole cose, il suo sguardo sulla scuola e sui bambini. Qualcosa sapevo anche del travaglio del libro. Avevo conosciuto Marta Vitali, in una buffa e stimolante telefonata tra timidi. Insomma “A più voci” è arrivato su questo divano con un gran carico di aspettative. Abbiamo passato insieme un bel pomeriggio: sfogliavo, compulsavo gli indici dei volumi, leggevo brani di brani, saltavo su, dicevo ad alta voce senza verificare che ci fosse qualcuno ad ascoltarmi: “Ma sai che è veramente bellissimo il libro della Capetti?”, tornavo a sedermi, sfogliavo, ecc.
UN ANNO CON A PIÙ VOCI
È passato un anno, intanto, la quarta. Un anno strano, difficile, faticoso - lo sappiamo tutti. In questi mesi sapere di avere sempre a portata di mano “A più voci” mi ha dato un senso di conforto che non sono sicuro di saper spiegare, ma certo non avevo mai provato grazie a un libro di testo. Comunque andasse la giornata o la settimana, con qualcuno in quarantena o tutti in DAD, con troppa energia spesa in cose di scuola senza bambini, c’era qualcosa di bello e intelligente da fare insieme, ad apertura di pagina.
A più voci si distingue programmaticamente dai concorrenti a me noti per la qualità letteraria dei brani, per il rimando organico e costante ai libri “veri”, dai classici ai migliori autori contemporanei, per la costruzione del volume Temi intorno a grandi domande che sono proprio quelle che girano nella mente dei bambini tra i 9 e i 10 anni, e per un autentico dono: il volumetto
di poesia curato da Silvia Vecchini, e, per la grafica, da Sualzo. Un libro nel libro bellissimo anche da vedere: lusso sfrenato, nel mondo dell’editoria scolastica.
Quando abbiamo aperto Temi I bambini hanno trovato da soli, immediatamente, i collegamenti con i libri che conoscevano: “C’è Matita HB!” “C’è pure Il dito magico di Roald Dahl!” “C’è la copertina dei libri!”. Le brevi sezioni Consigliati per voi che punteggiano il volume sono, a mio parere, un’idea straordinaria nella sua semplicità. A più voci è un libro di testo che parla con i libri non scolastici: quelli che qualcuno ha letto, che si possono trovare in biblioteca e in libreria, che abbiamo nella bibliotechina di classe. Quelli belli. Quelli che non conosciamo ma ci viene voglia di scoprire perché, se Antonella Capetti e Marta Vitali li hanno scelti per noi, c’è da fidarsi. E la fiducia, per me, che sono il direttore e il componente unico dell’ufficio acquisti della bibliotechina di classe, non si è minimamente incrinata anche quando un paio di libri consigliati non mi sono piaciuti. Un particolare che mi sembra particolarmente significativo sono le riproduzioni delle copertine. È un rimando all’aspetto grafico e alla realtà materiale dei libri che può semplicemente aiutare a ricordarli e riconoscerli in un altro contesto, ma per me insegnante è anche un’ulteriore dimostrazione della credibilità delle autrici: metterci le copertine è un po’ come metterci la faccia.
Queste mie parole, il quaderno di poesia, ha acceso subito una conversazione molto intensa. Scrive Silvia Vecchini, in apertura, con parole di poeta: “Che cos’è la felicità?” E la tristezza? Quando ci facciamo più attenti (è questa la disposizione che la poesia richiede), comprendiamo che sono terre collegate fra loro e che non si finisce mai di scoprirle”. “Perché Silvia Vecchini ci dice che il territorio della tristezza e quello della felicità sono collegati?” Ho chiesto. “Io magari sono felice perché mangio il mio gelato preferito, ma poi mi cade sul marciapiede e divento triste” “Oppure quando un adulto ti promette qualcosa e sei felice ma poi non mantiene la promessa; allora è un momento triste.” “Si può passare dalla tristezza alla felicità in un momento”. A questo punto ho cercato di spostare il focus mini-bipolare e far emergere l’idea che la felicità senza la tristezza non sarebbe pensabile, ma, a ricordarmi che orientare una discussione in classe verso un’idea già pronta è una sciocchezza, è intervenuto Huckelberry M., senza aspettare il turno: “Quando sono triste i miei fratelli [maggiori di parecchi anni] cercano di farmi ridere, e poi ci riescono sempre. Ma io non voglio ridere, voglio tenermi la tristezza. Allora vado a nascondermi in un angolo”. Si è scoperto che non è l’unico a fare così. Mi è sembrato bellissimo: ho immaginato che nessuno di loro ne avesse parlato, prima di allora.
In questa quarta abbiamo lavorato in classe con il libro di lettura molto più di quanto fossi abituato a fare. Ne sono contento. In passato, per evitare la noia e il dispetto che mi causavano testi banali nel contenuto e scadenti nella scrittura, tendevo a dare le letture come compito a casa, mancando spesso a un lavoro importante: leggere insieme. A più voci mi ha dato gli spunti e la voglia per farlo con regolarità. Le coppie di opposti che scandiscono le diverse sezioni di Temi, come “triste/felice”, “Paura/coraggio” sono potenti stimoli alla discussione. La qualità dei brani di entrambi i volumi di lettura ci ha consentito di lavorare sul lessico o sul livello di comprensione inferenziale (punto di vista maestro), e insieme di confrontare esperienze, desideri, emozioni (punto di vista bambini). Abbiamo letto insieme, e parlato molto, con A più voci tra le mani. So che il libro di quinta è già pronto, da qualche parte, ad aspettarci. Sono contento.
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-79992387037018641172021-04-10T08:19:00.003+02:002021-04-10T08:19:32.555+02:00Dei foglietti, e delle verifiche
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ieri, in classe, c’è stato un momento in cui ho pensato
di aver perso “i foglietti”.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Ma Anto!” si è levato un coro. Le mie bambine e i miei
bambini mi conoscono bene, e sanno che a volte mi capita di scordare dove ho
messo quella o quell’altra cosa tanto importante.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Già, i foglietti. (Poi, fortunatamente, li ho ritrovati).</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ma cosa sono? E perché sono così importanti?</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">I foglietti sono il tentativo di dar voce a tutte e a
tutti, di permettere a ognun* di dar forma al proprio pensiero, e soprattutto di
evitare che ci sia chi si nasconde dietro il “già detto” dei compagni.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">In molte situazioni in cui chiedo una riflessione, un
suggerimento, una risposta, chiedo a ciascuna e a ciascuno di scrivere:
altrimenti la selva delle mani alzate (spesso, le stesse) impedirebbe a chi ha
bisogno di più tempo - o, semplicemente, teme maggiormente di esporsi - di
contribuire con i propri pensieri all’arricchimento comune.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Invece i foglietti sono quieti. Non generano grosse
ansie. Sono semplici fogli bianchi divisi in quattro. Ci si può scrivere a
penna, a matita o a pennarello. Si può scrivere tutto quello che viene in
mente. Si può cancellare, anche con qualche scarabocchio, si può riscrivere. E
lo si può fare senza il timore della valutazione.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">A proposito di valutazione: questa volta i foglietti
servivano proprio a questo. A chiedere a bambine e bambini dei suggerimenti su
come strutturare la prossima prova di verifica sui verbi.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Così, questa è l’ennesima occasione in cui sono davvero
curiosa di leggerli, uno a uno, e di ricopiare quel che vi troverò scritto, e
di rileggerlo, lunedì, in classe, per poi scegliere, insieme a loro, cosa fare
nei giorni che seguiranno.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Il cammino è tutto da costruire, insomma. Ma non saprei
fare altrimenti.</span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpHEkxBjjT77WKh2iZG9gylOrRTRa8rXP8GWlHBCTNpCpnoLCIu0yU89m5osqyS7iwANGDH9yhajeVUQMlO3DDbJ3DViF2K6IX-adTy-RYbwF6fw4i4kBTS_p8IuG4OZBWakIYyjzsAWAa/s2048/foglietti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1138" data-original-width="2048" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpHEkxBjjT77WKh2iZG9gylOrRTRa8rXP8GWlHBCTNpCpnoLCIu0yU89m5osqyS7iwANGDH9yhajeVUQMlO3DDbJ3DViF2K6IX-adTy-RYbwF6fw4i4kBTS_p8IuG4OZBWakIYyjzsAWAa/w400-h223/foglietti.jpg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><p style="text-align: center;"><br /></p></span>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-16842765931314443392021-02-03T07:34:00.001+01:002021-02-03T07:34:07.787+01:00Qui dentro, ovvero Cosa c'è nella nostra mente?
<p style="margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM6hF4teZB6Ez8xZqUok074h4V3bLU-Stuij-bRNse52-rIS7KhoqwCnI0G9EcSf8hZRb8INoiY57gBFnyO-xzzHh6g10zRm-4S-P2nMZtfYy0J9j53zosx_0M0GG7B8ERPU0h68OpioDj/s2048/File_000+%252854%2529.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1577" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM6hF4teZB6Ez8xZqUok074h4V3bLU-Stuij-bRNse52-rIS7KhoqwCnI0G9EcSf8hZRb8INoiY57gBFnyO-xzzHh6g10zRm-4S-P2nMZtfYy0J9j53zosx_0M0GG7B8ERPU0h68OpioDj/s320/File_000+%252854%2529.jpeg" /></a></div><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Da settimane riflettiamo e lavoriamo
in classe sul cervello, su cosa sappiamo al riguardo, su cosa può fare, su ciò
che contribuisce o meno alla sua salute. </span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSm-KFw5CMEPMNHAX7oCjAovLw44CrcbGmjaKyQpb457HcnEw4MyNb9RsgxUOs3nmYAk9jUqPjDDXUDF3I5awyjUe-nyTIDlkENrxcA5R07AyrKL4RX3sKB0CDj6u2Dtf2-I_q9BEyYPHc/s2048/IMG_1533.HEIC" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1157" data-original-width="2048" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSm-KFw5CMEPMNHAX7oCjAovLw44CrcbGmjaKyQpb457HcnEw4MyNb9RsgxUOs3nmYAk9jUqPjDDXUDF3I5awyjUe-nyTIDlkENrxcA5R07AyrKL4RX3sKB0CDj6u2Dtf2-I_q9BEyYPHc/w400-h226/IMG_1533.HEIC" width="400" /></a></span><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Nei giorni scorsi, in
ciascuna classe, ho chiesto di scrivere per tre minuti ciò che fa bene e, di
seguito, ciò che fa male al cervello. Poiché non avremmo potuto scrivere tutto
ciò che era stato pensato da ciascuno, ho chiesto ad ognuno, per due volte, di scegliere
e leggere ad alta voce una riflessione che aveva scritto, con la
raccomandazione di non ripetere ciò che era già stato espresso dai compagni. Ho
scritto ogni singola parola dettata da bambini e bambine, e nei giorni
successivi abbiamo impostato un testo collettivo, in cui riportare ciò che la
maggior parte di noi condividesse circa i pensieri di ciascuno. Per far questo,
abbiamo votato, per alzata di mano, ogni singola voce, e abbiamo scritto solo ciò
che veniva di volta in volta approvato dalla maggior parte di bambine e
bambini. </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Il passo successivo? Verificare
la fondatezza di alcune ipotesi. </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Questa mattina abbiamo
riflettuto insieme su ciò che fa bene o male al cervello.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La maggior parte di noi
pensa che al cervello faccia bene: passeggiare, riflettere, non avere brutti
vizi, l’acqua, imparare, avere un po’ di zuccheri, vivere, la logica, mangiare (soprattutto
cibi sani), lo sport, liberarsi dei brutti pensieri, sbagliare, l’intelligenza,
capire, pensare, dormire, respirare, abbracciare le persone a cui vuoi bene, la
poesia, prendere l’aria fresca, studiare, coccolare i propri sogni, apprezzare
le persone per come sono, l’amicizia, la compagnia, memorizzare, la felicità,
la strategia, disegnare, rilassarsi, immaginare, osservare, muoversi, la scuola,
calcolare, immagazzinare tutte le cose belle e importanti, ridere, i profumi di
cose che fanno bene…</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La maggior parte di noi
pensa che al cervello faccia male: non pensare, mangiare troppo zucchero, pensare
cose sbagliate nei confronti degli altri, non bere acqua, i pugni, la
cattiveria, i pensieri bruttissimi, i videogiochi, soprattutto quelli violenti,
guardare troppo il telefono e il tablet, l’alcol, il fumo, non fare amicizia,
morire, rimuginare, ridere degli altri, non andare a scuola, rompere le cose di
proposito, mangiare cibi non sani, litigare, il mal di testa, le parolacce,
pensare che certe persone non abbiano dei diritti, non mangiare, perdere molto
sangue, non studiare, dire bugie, avere dei tic, guardare la televisione per
troppo tempo, non aiutare chi ne ha bisogno, le cose brutte intorno a noi, la gelosia…
</span></i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">(Classe
3^A)</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ieri mattina abbiamo
riflettuto insieme su ciò che fa bene o male al cervello.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><a name="_Hlk63183273"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La
maggior parte di noi pensa che al cervello faccia bene:</span></i></a><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">
dormire, amiche e amici, studiare, l’affetto, la mamma, la scuola, lo sport,
imparare, i compiti, le maestre, immaginare, pensare, la felicità, l’ossigeno,
la pizza, i pensieri positivi, leggere, la natura, la famiglia, rilassarsi, la
musica, i pensieri belli, il passato (non di verdura), i cugini, la salute,
calcolare, il presente, gli animali, i libri, i fratelli e le sorelle, respirare,
i film, la libertà, gli hamburger, le informazioni nuove, ridere…</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La maggior parte di noi
pensa che al cervello faccia bene: essere senza amici, non respirare, il morte,
il veleno, il Covid19, i videogiochi, soprattutto quelli violenti, fumare,
pensare male degli altri, lo stress, l’inquinamento, l’odio, le prese in giro,
non stare nella natura, battere la testa, il razzismo, la cattiveria, stare
lontano dalle persone che ami, pensare agli amici che non ti vogliono più,
disubbidire, non avere ossigeno, le persone negative, la solitudine, internet
se usato nel modo sbagliato…</span></i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">(Classe 3^B)</span></p>
<p style="text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
<p><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-55463491169901755862020-12-24T17:46:00.001+01:002020-12-24T17:46:58.342+01:00Storia piccola, l'infinito e il Natale
<p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">C’era una volta l’infinito.</span></i></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Inizia così uno degli albi che più amo, e che da anni
leggo in classe e ai genitori delle mie bambine e dei miei bambini.</span></p>
<p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">C’era una volta l’infinito.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E dentro l’infinito c’era una
galassia</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E dentro la galassia c’era un
pianeta.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E dentro il pianeta c’era un
continente.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><u><span style="color: #000120;"></span></u><br /></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyxgJBAiFHhElS9Fst_hSrhx7F28VBNWdr6tC-F7Br4P2nxCwjQ1gFYUFvXnRbKAIs7yVKbBBOfqX-gyyU9lPqBd-BuIUJt8OcK_NI6uwrnk1X31I1yAyv7drfTUeWcVRwEc_HDxxVHYSy/s575/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="575" data-original-width="380" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyxgJBAiFHhElS9Fst_hSrhx7F28VBNWdr6tC-F7Br4P2nxCwjQ1gFYUFvXnRbKAIs7yVKbBBOfqX-gyyU9lPqBd-BuIUJt8OcK_NI6uwrnk1X31I1yAyv7drfTUeWcVRwEc_HDxxVHYSy/w264-h400/1.jpg" width="264" /></a></i></div><i><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd-4X2X-xA9easY-M_xcX7R5kKBnni7ChqZcKIUWBayRaCVgzJzuh3sX7Pq-6i0Ca93koIXjRq7F_zSjrf7dJakK8-RHFKFAuK1f1MgX227PTLEwaVd3nAc9IJwtGNt8i30v1i849gnQeb/s770/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="581" data-original-width="770" height="301" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd-4X2X-xA9easY-M_xcX7R5kKBnni7ChqZcKIUWBayRaCVgzJzuh3sX7Pq-6i0Ca93koIXjRq7F_zSjrf7dJakK8-RHFKFAuK1f1MgX227PTLEwaVd3nAc9IJwtGNt8i30v1i849gnQeb/w400-h301/2.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></i><p></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">In più occasioni ho raccontato
delle letture e delle attività ad esse collegate. Quest’anno, <b><i>Storia
piccola, </i></b>di Cristina Bellemo e Alicia Baladan, Topipittori, ci ha
fornito le giuste suggestioni anche per creare delle produzioni personali con cui
augurare Buon Natale alle famiglie.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Insieme siamo arrivati a
scrivere <i>“E dentro il paese c’era una via.</i> <i>E dentro la via c’era una
casa.”</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Tutti hanno poi proseguito,
in autonomia: <i>“E dentro la casa c’era una famiglia.” </i>Molti han
continuato: <i>“E dentro la famiglia ci sono io.”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E così, a seguire, ho potuto
leggere versi bellissimi, di un nonno perduto che sta dentro il papà, di
fratelli gemelli che stanno uno dentro l’altro (e dei segreti che stanno dentro
ciascuno di loro), dell’infinito che sta dentro ciascuno di noi, in un
movimento ciclico e perpetuo. </span><br /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E dentro il tutto c’è il
niente.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E dentro il pieno c’è il
vuoto.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E dentro l’universo c’è un
atomo.</span></i><br /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">(M. 8 anni e qualche mese)</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E allora, buon Natale a
tutti e a ciascuno.</span></p><p style="margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPfpGjIKZ7AgLd9x-p8CBscLnGmR_zU0vHNGrDG-3CEwUb1xCcXUziQmicZprg2qB55crSVGLuG_2rjbYo7f2hyphenhyphenCzrmJPt4vsAQi3GGAKFA9We_dx_EXjd_dHhIrAog7FB6gF3Iirsw7BP/s1754/Auguri+A.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1240" data-original-width="1754" height="283" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPfpGjIKZ7AgLd9x-p8CBscLnGmR_zU0vHNGrDG-3CEwUb1xCcXUziQmicZprg2qB55crSVGLuG_2rjbYo7f2hyphenhyphenCzrmJPt4vsAQi3GGAKFA9We_dx_EXjd_dHhIrAog7FB6gF3Iirsw7BP/w400-h283/Auguri+A.png" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-75817968612163116582020-12-22T13:44:00.005+01:002020-12-22T13:44:52.491+01:00Il Natale, le tradizioni, l'educazione civica e la pandemia
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ci sono tradizioni a cui è difficile rinunciare: la tombola
di Natale, che da anni la mia collega Chiara organizza in classe, ne è uno tra
gli esempi. Quest’anno, però, sarebbe stato difficile mantenere i premi tradizionali
nel rispetto scrupoloso delle regole antiCovid. Così, ancora una volta è stato
un vecchio libro, appena ripubblicato da Bianconero edizioni, a darci l’idea (e
che tutto si potesse, di nuovo, apparentare a quella disciplina bella,
necessaria e necessariamente trasversale, da ben prima che diventasse
obbligatoria, ovvero educazione civica, l’ha resa ancor più preziosa).</span></p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><p style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaPkrOFvTjbKmJA7WtQHRA5zr7Gp3II6xsIdr4Z8LM6NQtYEsY8VicUWDzlMo8b2tsgRx9ElHetchKDrjAp2crhvIDvS455xyPpp4SKRQEnZ1xMzkDFBe5g8usQiHBrZStdEPUPiLfiCyw/s2048/3.jpeg" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: &quot; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1574" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaPkrOFvTjbKmJA7WtQHRA5zr7Gp3II6xsIdr4Z8LM6NQtYEsY8VicUWDzlMo8b2tsgRx9ElHetchKDrjAp2crhvIDvS455xyPpp4SKRQEnZ1xMzkDFBe5g8usQiHBrZStdEPUPiLfiCyw/w308-h400/3.jpeg" style="cursor: move;" width="308" /></a></p><p style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTLAu39Nr79SyvhEbYMWW1XUfOLHbE5CZzPp59luvh2XTrtVCdgAXQ9mcOOMsyCNxcmWS-reDAezUUod8I-ZZJDRMDkTQgjAfqaVqwG410sCQ2ixBgnix4MkXshWkqlMh5RpEtUxkJQBNc/s512/4.jpg" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: &quot; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="341" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTLAu39Nr79SyvhEbYMWW1XUfOLHbE5CZzPp59luvh2XTrtVCdgAXQ9mcOOMsyCNxcmWS-reDAezUUod8I-ZZJDRMDkTQgjAfqaVqwG410sCQ2ixBgnix4MkXshWkqlMh5RpEtUxkJQBNc/w266-h400/4.jpg" style="cursor: move;" width="266" /></a><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></p></span>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Il libro vecchio è Un mazzo di jolly, Nord-sud edizioni;
quello nuovo, Jocker: l’autrice è Susie Morgenstern, recentemente vista e
ascoltata in conversazione con Barbara Ferraro.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Un anziano maestro giunge, nuovo, in una classe quinta, e
regala a ciascun alunno o alunna un mazzo di jolly: <span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">UN JOLLY PER RESTARE A LETTO</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">UN JOLLY PER NON ANDARE A
SCUOLA</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">UN JOLLY PER ARRIVARE A
SCUOLA IN RITARDO</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">UN JOLLY PER PERDERE IL
QUADERNO DEI COMPITI</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">UN JOLLY PER NON FARE I
COMPITI</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">[…]</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Non potevamo certo lasciarci
sfuggire un’idea tanto geniale, e così, dopo aver ascoltato tutti i consigli di
bambini e bambine:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">PREMI PICCOLI:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Allungare un pochino arte</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Fare cinque minuti in più di
arte</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Poter a volte fare una
piccola pausa durante l’ora di lezione</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Portare il proprio animale
domestico in classe</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Parlare senza alzare la mano</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Parlare con il compagno di
banco durante la lezione</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Sdraiarsi sul banco</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Niente compiti per una
settimana</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Arrivare in ritardo</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">[…]</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></i></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">PREMI GRANDI </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Decidere i posti in classe</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Giocare con l’altra classe</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Un’ora di intervallo</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Fare il dopomensa più lungo</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Aggiungere un intervallo al
pomeriggio</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Avere arte due volte a
settimana</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Fare una gita/uscita</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ricominciare il giro delle
parole belle il lunedì</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Saltare la lezione che non
ti piace per tre volte</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">[…]</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">ecco i premi della nostra
tombola natalizia 2020…</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></i></p>
<span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><p style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><u><span style="color: #000120;"></span></u><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiicapldtW1zdwBt__s8RbNXTzOK88yPhUUK3jfW6UFtUngcRWEKx8fYU-yyC5ykJQfX0ghnOaQFvTyU49xolOe7v0G70STJPWLPg26nhNh_WPtGhg5tLUfyffqQPcykHjo_Ss7RCtcTwEq/s2048/1.jpeg" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: &quot; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="1663" data-original-width="2048" height="325" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiicapldtW1zdwBt__s8RbNXTzOK88yPhUUK3jfW6UFtUngcRWEKx8fYU-yyC5ykJQfX0ghnOaQFvTyU49xolOe7v0G70STJPWLPg26nhNh_WPtGhg5tLUfyffqQPcykHjo_Ss7RCtcTwEq/w400-h325/1.jpeg" style="cursor: move;" width="400" /></a><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><u><span style="color: #000120;"></span></u><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIGdo3y9hhoAISA7ymcU0QUSEZ21zgToTCY8ypUmyTRR7v22WSICakJ26AC4N9dGvZddco0MioKlWLyu4vvVmCAJS6bruoNuIQGgXsGq1-PsReUcR3pxp_DrzDi8keGnC9m-b6YzzsaOdM/s2048/2.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIGdo3y9hhoAISA7ymcU0QUSEZ21zgToTCY8ypUmyTRR7v22WSICakJ26AC4N9dGvZddco0MioKlWLyu4vvVmCAJS6bruoNuIQGgXsGq1-PsReUcR3pxp_DrzDi8keGnC9m-b6YzzsaOdM/w300-h400/2.jpeg" width="300" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>
<p></p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Chissà se sarà passata l’idea che siano meglio molti
premi da condividere con compagne e compagni che uno solo di cui usufruire da
soli!</span></p><p style="text-align: center;">
</p><p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p><p style="text-align: center;">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></p></span>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-1048957773314127312020-12-14T14:10:00.001+01:002020-12-14T14:10:06.061+01:00Paleontologi, mutande e... grammatica
<p style="margin-bottom: 8.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; mso-bidi-font-family: Cavolini;">Da qualche giorno rifletto più insistentemente del solito sulla
grammatica, sul suo significato, sull’importanza del suo insegnamento, fin
dalla primaria. Cerco di capire come si possa coniugare uno studio attento e
sistematico delle regole e delle strutture grammaticali con la passione, la
curiosità, il divertimento. Certo, mi dico, sarà sicuramente difficile, ma non
voglio pensare che sia impossibile.</span></p>
<p style="margin-bottom: 8.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; mso-bidi-font-family: Cavolini;">“L’uomo è nato per le cose difficili” dico sempre a bambine e
bambini quando si lamentano “altrimenti saremmo ancora all’età della pietra”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 8.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; mso-bidi-font-family: Cavolini;">Quindi, a partire dai risultati di una verifica dal sapore molto
antico e tradizionale, decido di immaginare come “giocare la grammatica”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 8.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; mso-bidi-font-family: Cavolini;">Dobbiamo consolidare la conoscenza di articoli determinativi,
preposizioni semplici e articolate; nello stesso tempo, vorrei che
cominciassimo, insieme, a riflettere sulla sintassi e sulla centralità/necessità
del verbo all’interno della frase.</span></p>
<p style="margin-bottom: 8.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; mso-bidi-font-family: Cavolini;">Chiedo a ciascuno di completare una tabella vuota con preposizioni
semplici, articoli determinativi e le proposizioni articolate che si formano
dalla loro unione. Poi chiedo di ritagliare le caselle della tabella, e di
aggiungere nomi comuni di cosa, di animale e di persona. Immaginando una
variazione del famoso “binomio fantastico” rodariano, incominciamo a mettere
insieme articoli e nomi, preposizioni semplici e articolate e altri nomi, e a
disporli in modo ordinato. Nascono così:</span></p>
<p style="line-height: normal;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">LE PECORE
SULLA NAVE </span><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"></span></p>
<p style="line-height: normal;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">LA TEIERA TRA
GLI IPPOPOTAMI</span><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"></span></p>
<p style="line-height: normal;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L’APE SULL’AEREO</span></p>
<p style="line-height: normal;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Rapidamente,
condividiamo il pensiero che, così come sono scritti, queste successioni di
parole non formino alcuna frase, e della necessità di un verbo a renderle,
appunto, significative.</span></p>
<p style="line-height: normal;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ed ecco ciò
che otteniamo:</span></p>
<p style="line-height: normal;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">LE PECORE
SULLA NAVE SONO AFFOGATE.</span><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"></span></p>
<p style="line-height: normal;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">LA TEIERA SI
SPIACCICA TRA GLI IPPOPOTAMI.</span><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"></span></p>
<p style="line-height: normal;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L’APE È
SULL’AEREO.</span><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> / </span><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L’APE SULL’AEREO PUNGE UNA PERSONA</span><span style="color: black; font-size: 26.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri;">.</span><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"></span></p>
<p style="line-height: normal;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ma è sull’evoluzione
del binomio fantastico: </span><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">IL PALEONTOLOGO DELLE MUTANDE che si gioca
la partita decisiva. Perché, intanto, bisogna trovare un verbo che “funzioni”:
e i primi ad essere scelti sono HA/INDOSSA. Faccio però notare che, in questo
modo, DELLE non è più una preposizione articolata (come nella costruzione
originale), ma un articolo partitivo (li abbiamo studiati da poco). Ed ecco che
qualcuno suggerisce il verbo ROMPE, a cui si collega direttamente L’ELASTICO,
che va a completare la frase IL PALEONTOLOGO ROMPE L’ELASTICO DELLE MUTANDE.</span></p>
<p style="line-height: normal;"><span style="color: black; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Non starò a
dire delle risate scroscianti; e tantomeno di quanto mi paia sempre importante
imparare divertendosi…</span><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"></span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-71900877085249346502020-11-30T15:30:00.001+01:002020-11-30T15:30:04.158+01:00Proposte per una verifica
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Uno degli sforzi più importanti che cerchiamo di compiere
quotidianamente è il tentativo di non ridurre la scuola a quel che il
distanziamento fisico parrebbe indicare: una sequela di attività da svolgere da
soli, in totale autonomia, senza il contributo di ciascuno e di tutti alla
costruzione dell’apprendimento comune. <br />
Resto convinta che nessun limite esterno possa condizionarci tanto quanto
quelli che noi stessi ci siamo costruiti. Proprio per questo, cerchiamo di confrontarci
ogni giorno su quanta parte dei nostri apprendimenti possiamo continuare a
costruire insieme.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Così, mi pare sempre necessario riflettere, con bambine e
bambini, sulla costruzione delle verifiche, in particolare di quelle relative
alla grammatica: decidere insieme quali esercizi inserire e ragionare con loro
sulle diverse possibilità ci permette sia di capire cosa sia davvero efficace, sia
di prepararci, insieme, per essere il più possibile pronti. Senza dimenticare
la necessaria condivisione circa la necessità di differenziare le prove a
seconda delle difficoltà di ciascuno.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ed ecco le proposte delle due classi, su cui, nei
prossimi giorni, dovrò ragionare per bene:</span></p>
<p style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #2e75b6; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #2e75b6; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;">scrivere tutte le preposizioni e abbinare le parole, collegando
quelle che “stanno meglio”</span></p>
<p style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #2e75b6; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #2e75b6; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;">collegare la preposizione articolata corretta che si forma unendo
preposizione semplice e articolo</span></p>
<p style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #2e75b6; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #2e75b6; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;">preparare una tabella vuota in cui inserire le preposizioni
semplici, gli articoli determinativi e le preposizioni articolate che si
formano</span></p>
<p style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #2e75b6; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #2e75b6; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;">piegare il foglio a metà e inserire gli articoli nelle categorie
giuste </span></p>
<p style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #2e75b6; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #2e75b6; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;">scrivere i nomi e aggiungere l’articolo corretto</span></p>
<p style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #2e75b6; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #2e75b6; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;">scrivere nomi che siano accompagnati da l’, un o un’ </span></p>
<p style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #2e75b6; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #2e75b6; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;">colorare i quadratini che contengono la forma corretta dell’uso
dell’apostrofo</span></p>
<p style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #2e75b6; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #2e75b6; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;">scrivere su due colonne la preposizione semplice + l’articolo
determinativo e la preposizione articolata in disordine, poi colorare allo
stesso modo quelle corrispondenti</span></p>
<p style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #2e75b6; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #2e75b6; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;">scrivere delle frasi con gli articoli e le preposizioni</span></p>
<p><span style="color: #2e75b6; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #2E75B6; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent5; mso-themecolor: accent5; mso-themeshade: 191;"> </span></p>
<p style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #548235; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #548235; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;">tabella da completare con le preposizioni semplici e articolate</span></p>
<p style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #548235; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #548235; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;">scrivere delle frasi aggiungendo gli articoli dati</span></p>
<p style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #548235; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #548235; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;">piccolo testo in cui cerchiare con colori diversi articoli
determinativi, indeterminativi e partitivi</span></p>
<p style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #548235; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #548235; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;">tabella con forme corrette e sbagliate dell’uso dell’apostrofo</span></p>
<p style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #548235; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #548235; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;">scrivere delle parole che prevedono l’uso dell’apostrofo che
debbano essere riscritte in forma corretta</span></p>
<p style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #548235; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #548235; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;">correggere delle frasi in cui ci siano degli errori nell’uso
dell’apostrofo</span></p>
<p style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #548235; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #548235; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;">esercizio vero o falso</span></p>
<p style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #548235; font-family: Symbol; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><span style="color: #548235; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;">scrivere nomi accompagnati da un o un’</span></p><p style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN0IoUSzDDFP-CFA5rfZnHTgsexWSYMnJC3cHnHxVRF6sDpSVGIe-ocRVk3_-KOICIFG5m5vImy5mJ-5q9RTfHXYj38lx-EEx6AMXkOC_NE_G4Ax2XhlC-_mljOBkbDeS58EQHT16OcipW/s1500/esercizi+per+verifica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="1125" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN0IoUSzDDFP-CFA5rfZnHTgsexWSYMnJC3cHnHxVRF6sDpSVGIe-ocRVk3_-KOICIFG5m5vImy5mJ-5q9RTfHXYj38lx-EEx6AMXkOC_NE_G4Ax2XhlC-_mljOBkbDeS58EQHT16OcipW/w300-h400/esercizi+per+verifica.jpg" width="300" /></a></div><br /><span style="color: #548235; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;"><br /></span><p></p><p style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><span style="color: #548235; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;"><br /></span></p>
<p><span style="color: #548235; font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: #548235; mso-style-textfill-fill-colortransforms: lumm=75000; mso-style-textfill-fill-themecolor: accent6; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;"> </span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-65329882240900405152020-11-29T08:31:00.009+01:002020-11-29T08:31:57.938+01:00Dal ramo al mare...
<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihH1KvSwDwtruSRYxEYs6bYS2NFcnsLbSVxVvyhxUaNjRUh7Ma5smN41l8bROdyePEQFczWtZ3UvWz3jy_dgZgK1b0ytSnxxU8R2wkAHR26R8oZ2Ojrdfnf5NwyJudQMu2oUGkg8HgC697/s2048/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1559" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihH1KvSwDwtruSRYxEYs6bYS2NFcnsLbSVxVvyhxUaNjRUh7Ma5smN41l8bROdyePEQFczWtZ3UvWz3jy_dgZgK1b0ytSnxxU8R2wkAHR26R8oZ2Ojrdfnf5NwyJudQMu2oUGkg8HgC697/w305-h400/1.jpg" width="305" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ci sono due pagine, dentro questo albo, che ho sentito
particolarmente mie.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La prima dice:</span></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Il sole mi insegna
che essere luminosi </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">porta calore agli
altri. </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Io splendo e sorrido </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">quando le cose
sembrano offuscarsi. </span></i></p><p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGJDHIKX9ZOYnkf4AeIydNEhoEI-6ofmgJWne3kyE21e7MdudUMpJPVS71qe8jQgcEWCPRdh3oCXyScDJgEqesv01LJ5lYtZi4WEpaIMX3LC7iNLOEPK0S09kwGc_vXPG48vXHLo-jNt2f/s2048/2.jpg" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="1379" data-original-width="2048" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGJDHIKX9ZOYnkf4AeIydNEhoEI-6ofmgJWne3kyE21e7MdudUMpJPVS71qe8jQgcEWCPRdh3oCXyScDJgEqesv01LJ5lYtZi4WEpaIMX3LC7iNLOEPK0S09kwGc_vXPG48vXHLo-jNt2f/w400-h269/2.jpg" style="cursor: move;" width="400" /></a><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></i></div>
<p style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">E la seconda:</span><br /></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">La terra mi insegna a
dare sostegno a chi è attorno a me. </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Mi prendo cura dei
semi più piccoli, finché le radici </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">saranno forti e le foglie
raggiungeranno il cielo. </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Ci sono molte buone
cose che possono nascere da me. </span></i></p><p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></i></p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibtYubrWaDBlHPk0ng_P30GTCi_yN-egtTwzuyOOP5bBV1vcmbQMYxJm6l9A060A9bKsmcv4xMSuiXhQiwEDn0VLW6Dx48Fl7wTQsgXL1R3Xd6KWbSOynjAt8-945m0vdNKbpFss1SIWhm/s2048/3.jpg" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="1379" data-original-width="2048" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibtYubrWaDBlHPk0ng_P30GTCi_yN-egtTwzuyOOP5bBV1vcmbQMYxJm6l9A060A9bKsmcv4xMSuiXhQiwEDn0VLW6Dx48Fl7wTQsgXL1R3Xd6KWbSOynjAt8-945m0vdNKbpFss1SIWhm/w400-h269/3.jpg" style="cursor: move;" width="400" /></a></div><p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif;"></span></i><br /></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Penso siano due
pagine che possano ben raccontare, a noi stessi e al mondo, cosa significhi vivere,
e soprattutto farlo accanto a bambini e bambine.</span><br /></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ci penso da settimane; da quando ho letto, in uno dei testi
scritti da bambine e bambini dopo la lettura di <b><i>La mia scuola ha un nome
da maschio</i></b><i>, </i>di Susanna Mattiangeli e Augustin Comotto, Lapis,
una frase che mi ha molto colpito: <i>Anche in giardino si imparano nuove cose,
tipo che le piante hanno bisogno di acqua e sole, che quando scaviamo si
trovano vetri e sassi piccoli, medi e giganti.</i></span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ho pensato che è vero: quanto di ciò che impariamo è
frutto dell’esperienza che avviene fuori dalla scuola, nel mondo? E quanto può
insegnarci la natura, anche su noi stessi?</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Così, scoprire e leggere <b><i>Dal ramo al mare, </i></b>di
Shelley Moore Thomas e Christopher Silas Neal, EDT Giralangolo, è stata una
folgorazione.</span></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Così ho letto alle
bambine e ai bambini l’albo, e poi ho dato loro il testo, perché potessero
scegliere quali versi copiare, e potessero, soprattutto, continuare a scrivere
in autonomia: perché davvero <i>“Ci sono molte buone cose che possono nascere
da me”: </i>e nessuno – bambine, bambini, ma soprattutto i loro maestri e le
loro maestre – deve scordarselo.<i> </i></span><br /></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Hanno scritto a
lungo, e poi hanno letto ad alta voce quel che desideravano condividere con le
compagne e i compagni. E, ancora una volta, ho pensato che la scrittura, per
molti, è un dono.</span></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Mi piacerebbe davvero
che fosse così, per tutti, ancora a lungo.</span></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><br /></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">I rami mi insegnano
che è sempre meglio farsi avanti</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">non tirarsi mai
indietro</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">anche quando “te
borlet giò e te pichet al nas”.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Il vento mi insegna a
rilassarmi</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">e con le mani lo
catturo.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">L’universo mi insegna
</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">a essere grande come
lui.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Nettuno mi insegna </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">a fluttuare nello
spazio senza paura.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">La solitudine ti
insegna che gli amici </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">sono più importanti
di quello che sembra.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">I libri ti insegnano </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">che si può sempre
ricominciare da capo.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Gli alberi mi
insegnano a stare a testa alta.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Lo spazio mi insegna
il vuoto </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">e che tutto è
possibile se ci credi.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Le formiche mi
insegnano che</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">anche se sono piccola</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">sono più forte di
quanto sembra.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">I lupi mi insegnano</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">a essere sveglia e di
vedetta </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">per proteggere il mio
branco.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Le stelle mi
insegnano a disegnare,</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">basta unirle con un
dito, </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">formano un quadro.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Mercurio ci insegna che
</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">anche se si è molto
piccoli </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">si può essere molto
più veloci degli altri.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">La parola poi ci insegna</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">che sempre dopo
qualcosa</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">c’è qualcos’altro.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">La moda mi insegna </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">a non mettermi a
righe e a pois, </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">che nella moda vuol
dire mettersi in imbarazzo.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Le righe mi insegnano
la geometria.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">I fiori mi fanno
ricordare che ogni giorno</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">mi devo mettere
sempre il deodorante sotto le ascelle.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">I fiori mi insegnano
a crescere.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Le case mi insegnano
a essere forte.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Il fiore mi insegna
che non ha importanza </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">se sei brutta o se
sei bella.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Gli alberi mi
insegnano a tenermi fermo, </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">immobile, alto o
basso.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">L’acqua mi insegna
che basta essere calmo</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">quando vorrei
esplodere di rabbia.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">I semi mi fanno
imparare</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">che si può crescere.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Una casa mi fa
imparare</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">a costruire ricordi.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">La scuola mi insegna </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">quello che non
sapevo.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Il mondo mi insegna
che nessuno è perfetto</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">neanche il mondo è
perfetto.</span></i></p>
<p style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-84281549811422450972020-11-16T06:46:00.000+01:002020-11-16T06:46:21.631+01:00La mia scuola vera
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“La mia scuola è sempre
stata lì ferma a guardarci, sempre come adesso, ci guarda come giochiamo
insieme e anche noi la guardiamo felici.”</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“La mia scuola ha un odore
magnifico di terra bagnata. La mia scuola ha un odore buonissimo di amicizia
come il mio amico che mi fa tanto ridere.” </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Si possono studiare le cose
più grandi del passato e le cose più piccole. La mia scuola non puzza mai,
anche se c’è il coronavirus. Per quanto è bella, il tempo passa velocissimo. A
volte ti sembra che certe ore durino tantissimo, invece a volte durano pochissimo.”</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“Alcune volte quando usciamo
sembriamo dei leoni in gabbia oppure scimmie; alcuni sono dei bradipi a fare
merenda, però li fanno uscire lo stesso, e quando usciamo in giardino qualcuno
“borla giò”.</span></i></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWnqHNWeZ97-CyYLpZj88y2WrWfA_UY9kfGyssBPmTbL0la8sgivc4JmoIgKm57Ze279re1LzTGymzy88FDifKAfTK_aGYbo5vHBurj8axI949l0Gi00npU7WRwC-Z7FAhwYQqVyFDOLCz/s2048/foto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1040" data-original-width="2048" height="203" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWnqHNWeZ97-CyYLpZj88y2WrWfA_UY9kfGyssBPmTbL0la8sgivc4JmoIgKm57Ze279re1LzTGymzy88FDifKAfTK_aGYbo5vHBurj8axI949l0Gi00npU7WRwC-Z7FAhwYQqVyFDOLCz/w400-h203/foto.jpg" width="400" /></a></span></i><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></i></div><p></p>
<p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixehmR_PfwG29JViRVP2KZ2IA0FLVakHA3WzQ1QDuBzy5153bC9wVsNtVBvVpClKC7pJB6A57eqMvITO5tNdHhPsGQPzun4r32K6zsG-LHhjUC6jmGZZ97c9JIFUT9SK5sf_C9EouKB5GP/s2048/foto.jpg" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: left; color: #0066cc; float: left; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></a><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">A scrivere s’impara scrivendo… e, aggiungo, soprattutto
leggendo.</span></p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La lettura dell’albo di Susanna Mattiangeli e Agustin
Comotto, <i>La mia scuola ha un nome da maschio, </i>Lapis, ci è servita da
ispirazione per raccontare la nostra scuola in modo affettuoso, divertente,
personale.</span></p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><u><span style="color: #000120;"></span></u><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_4E8hPh57xqjJK8RzKMfmdNyE5aqy_UytRYjf2tOxr4fLJSqarIeY6RXpAk-A9cuPW1a7IDOTNwLo2SqcPxyQBP29JTn7Y8yJoXD14tfBqFgrQaB72NRcuu_9f0H287WEvk6q5xWoNi_z/s2031/copertina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2031" data-original-width="1638" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_4E8hPh57xqjJK8RzKMfmdNyE5aqy_UytRYjf2tOxr4fLJSqarIeY6RXpAk-A9cuPW1a7IDOTNwLo2SqcPxyQBP29JTn7Y8yJoXD14tfBqFgrQaB72NRcuu_9f0H287WEvk6q5xWoNi_z/w323-h400/copertina.jpg" width="323" /></a></div><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Certo, una produzione scritta di questo tipo (senza una
traccia, né le domande guida o un’indicazione precisa e puntuale da parte
dell’insegnante) può correre il rischio di risultare disorganica: e però,
pensavo, le bambine e i bambini sono a inizio terza (con un intero quadrimestre
della seconda perso in presenza), e in questo momento mi pare prioritario, e
necessario, privilegiare l’espressione originale, non stereotipata dei loro
pensieri rispetto ad un’adesione formale a un modello dato, soprattutto se
l’argomento è la scuola. Quella scuola tanto viva, concreta e presente, che
tutti, a partire dai più piccoli, stiamo cercando di preservare, a costo di
mille fatiche e sacrifici.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Così, ognuno ha scritto le proprie osservazioni e
riflessioni, che spaziano dalle descrizioni del giardino a quelle dello spazio
interno, dagli odori della scuola (<i>amicizia e terra bagnata</i>) alle
maestre che urlano come pazze quando in giardino si accendono i litigi, dai
tentativi di chiacchiere e giochi, subito sedati dall’insegnante che ti becca,
alla definizione di scuola accogliente, che però lo è un po’ meno se ti
dimentichi il materiale…</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Insomma, uno spaccato vivo, realistico e non edulcorato della
nostra vita quotidiana, che ho cercato di restituire alle bambine e ai bambini
di ciascuna classe in un testo collettivo che raccogliesse almeno un pensiero,
una frase di ciascuno. Perché le loro voci si sentissero tutte, forti e chiare,
e potessero concorrere a raccontare quella scuola di cui tanto abbiamo bisogno.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><b><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La mia scuola</span></i></b><br /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La mia scuola è forte, bella
e felice, è un luogo dove si può imparare, ascoltare ed essere felici, come
quando accade qualcosa di grande. È grigia e arancione, ma io vorrei che fosse
verde come il muschio.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Quando la maestra arriva in
classe, la mia scuola è silenziosa, invece a volte è rumorosa. È un po’
fracassona perché gridiamo e a volte interveniamo inutilmente. È anche bella;
di mattina sembra un castello bellissimo.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Quando entriamo facciamo le
gare, e chi arriva per primo urla: “Evviva!”, a volte qualcuno cade e si
sbuccia le mani. Di mattina entriamo tutti insieme, certi felici, tristi,
insicuri o innamorati, ma la nostra scuola ci rende sempre felici. Certi
arrivano dopo, quando la scuola ha già suonato la sua amica campanella, allora
si beccano una sgridata dalla maestra, intanto che noi sistemiamo lo zaino. Poi
iniziamo la lezione: mentre la maestra parla, noi cerchiamo di chiacchierare,
ma ci becca sempre. “Qualcuno ha dimenticato il materiale?” dice la maestra. E
qualcuno lo dimentica sempre. La mia scuola a volte è accogliente, ma quando ti
accorgi di aver dimenticato qualcosa non lo è. </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Quando sono in classe faccio
tante cose belle. Facciamo tante materie: matematica, scienze, geografia,
religione, musica, italiano, arte e storia<a name="_Hlk56364391">. Si possono
studiare le cose più grandi del passato e le cose più piccole. La mia scuola
non puzza mai, anche se c’è il coronavirus. Per quanto è bella, il tempo passa
velocissimo. A volte ti sembra che certe ore durino tantissimo, invece a volte
durano pochissimo.</a></span></i></p>
<span style="mso-bookmark: _Hlk56364391;"></span>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La mia scuola dentro è molto
grande e ha due piani; in ognuno ci sono cinque aule. Da fuori si sentono i
lavori e il trapano che fa tututututututu. </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Nella mia classe siamo in
22, 11 maschi e 11 femmine. Ci sono alcuni innamorati: io lo so, ma non lo
dico. </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Abbiamo cinque maestre e due
maestri. Ci sono maestre e maestri gentili e bravi a insegnare tutte le
materie, e compagni e compagne gentili e socievoli, e per questo io la amo con
tutto il cuore. Quando la maestra spiega, io porto una penna e con il righello
ci faccio una pistola e ci gioco. </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Nelle aule ci sono due
computer, una lim, tre mobili chiusi e tre con i ripiani aperti, l’orologio, il
calendario, il cestino e il cestino per la carta, la mappa del mondo ma non
tutto, 24 banchi, 25 sedie di cui una della maestra e la cattedra.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La mia scuola ha un giardino
bellissimo e grandissimo, in inverno c’è la brina dappertutto, in autunno ci
sono tantissime foglie, in primavera ci sono un sacco di margherite bianche con
sfumature viola.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">All’intervallo scendiamo
dalle scale e quando la maestra ci dice: “Potete andare” noi corriamo veloci e
andiamo a giocare. <a name="_Hlk56364450">Alcune volte quando usciamo sembriamo
dei leoni in gabbia oppure scimmie; alcuni sono dei bradipi a fare merenda,
però li fanno uscire lo stesso, e quando usciamo in giardino qualcuno “borla
giò”. </a>Fuori ci scateniamo e chiediamo alle maestre se vengono a vedere
quello che abbiamo fatto. Ogni volta dicono: “Che bello!” e fanno una foto per
conservarlo, così non si dimenticheranno mai di noi.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">All’intervallo se senti
un’esplosione siamo noi. A volte giochiamo a quello, alcune volte a quell’altro
e alcune volte giochiamo a cose senza senso, ma solo perché siamo pieni di
fantasia. Noi prendiamo i sassi mentre la B ce li ruba e noi, quando vanno via,
li riprendiamo e li nascondiamo.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La mia scuola ha un giardino
così grande che potrebbero starci tantissimi elefanti. Possiamo costruire
palcoscenici, hotel per insetti, decorazioni per i pini e buche dove tutti
inciampano. Alcuni bambini giocano con i sassi come se fossero meteoriti e uova
di dinosauri. </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Dopo l’intervallo cambiamo
maestra: alcune si arrabbiano e altre sono tranquille, ma siamo tutti amici e
alcuni gemelli.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ogni tanto alcuni fanno gli
scherzi, ma se devo essere sincera ogni tanto mi fanno ridere. C’è la mensa
dove andiamo a mangiare e ogni tanto le maestre ci sgridano perché
chiacchieriamo con la voce troppo forte. Quando andiamo a casa, i bidelli
trovano sciarpe, giacche e felpe.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Il venerdì facciamo il
prestito dei libri, cioè scegliamo un libro e lo portiamo a casa da leggere, ma
se non lo riportiamo entro il venerdì successivo non possiamo prenderne un
altro. </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">C’è una cosa che rende
speciale la nostra scuola: noi!</span></i><br /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Classe 3^A</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><b><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La mia scuola</span></i></b></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La mia scuola è a Carimate
ed è bellissima. È bella e calda e ogni giorno mi devo alzare alle 7:00 per
andarci. È normale come tutte, è bella, con tante classi, alta e cicciotta; ha
un giardino enorme, ha gli alunni. Quindi non le manca niente. </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La mia scuola ha un odore
magnifico di terra bagnata. La mia scuola ha un odore buonissimo di amicizia
come il mio amico che mi fa tanto ridere. </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ha un enorme giardino con un
campo da basket, una fontanella e molti alberi. Ha due piani, o forse tre se ha
la soffitta. La nostra scuola è molto grande perché ci sono tante classi e poi
abbiamo una palestra enorme, perché se corriamo ci serve tanto spazio,
altrimenti ci scontriamo.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La mia scuola inizia alle
8.15 e finisce alle 16.30 se abbiamo il rientro, altrimenti inizia sempre alle
8.15 e finisce alle 12.45. La scuola a giornata corta dura 4 ore e 30 minuti,
mentre la giornata lunga dura 8 ore e 15 minuti. Ogni giorno qualcuno dimentica
qualcosa e così inizia la polemica del mattino. </span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Noi in tutto siamo 19. I
maschi sono 12, mentre le femmine sono in 7. Povere femmine che sono in poche.
Ricchi i maschi che sono in tanti!</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">A scuola si studiano molte
cose, come i dinosauri, italiano, matematica e scienze. La scienza è molto
importante perché si studiano gli oggetti solidi, liquidi e i gas. In italiano
si scrive tanto: a me piace scrivere tantissimo e si impara anche il corsivo.
La cosa più importante di quest’anno è l’amicizia e gli amici. La mia scuola è
divertente, scherziamo perché siamo tutti amici: alcuni vengono da un altro
paese, altri sono italiani.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Si possono fare tante cose:
si può giocare fuori e alcune volte devi fare lezione, ma se c’è giornata lunga
hai due intervalli e quando facciamo lezione impariamo nuove cose che non
avevamo mai sentito. Ci divertiamo tutti insieme e impariamo nuove cose in
classe. Anche in giardino si imparano nuove cose, tipo che le piante hanno
bisogno di acqua e sole, che quando scaviamo si trovano vetri e sassi piccoli,
medi e giganti. Quando usciamo in giardino iniziamo a scavare e a fare le mura,
troviamo i sassi, alcune volte facciamo le guerre ma poi facciamo pace. Oggi
all’intervallo come ogni giorno giocheremo alle basi segrete, che segrete non
sono.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Quando usciamo a volte
andiamo a guardare tra le tane che tutti hanno fatto con il lavoro di squadra e
giustamente il giorno dopo la miglioriamo, prendendo più sassi e bastoni, con
cui scaviamo, mentre con i sassi piantiamo i bastoni.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Abbiamo un giardino enorme e
anche se non possiamo giocare con la palla possiamo inventare nuovi giochi come
fare le basi segrete, scavare, raccogliere sassolini e anche sassi grandissimi.
Quando c’è la ricreazione sembra che tutti dopo vadano in guerra: mangiamo come
dei predatori selvaggi.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La cosa bella è che in
giardino tutti i bambini hanno una base ciascuno e alcune volte facciamo la
guerra perché ci rubiamo i sassi, i bastoni che ci servono per scavare e la
corteccia che invece ci serve per fare i lavoretti. Io non voglio mai andare
via, ma poi tutti entriamo.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La mia scuola è bella perché
ci fa vivere tante emozioni, trovare nuove amicizie e fare giochi nuovi come:
acchiapparella, nascondino, fare un mucchio di foglie e saltarci dentro. Ci
sono bambine e bambini che in mensa chiacchierano fra loro, si siedono vicini e
in giardino si scatenano. In mensa si mangiano cose buone, non tanto buone e
alcune volte il cibo non mi piace proprio. Nel dopo mensa ci divertiamo molto,
tranne quando le maestre urlano come delle pazze e ci dicono: “Bambini, non
rubatevi i sassi e i bastoni altrimenti risaliamo in classe!”.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Il venerdì facciamo il
prestito così possiamo scoprire nuovi libri e li leggiamo ad alta voce alla
mamma e al papà. È un peccato che mio fratello è a casa, quindi io vado a
scuola ma mio fratello no perché fa le video lezioni.</span></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Alla fine dell’anno andiamo
in vacanza e forse anche la scuola si riguarda i nostri lavori e si ricorda
tutti i momenti passati insieme, poi torniamo a scuola e allora è felice perché
torniamo da lei. <a name="_Hlk56364170">La mia scuola è sempre stata lì ferma a
guardarci, sempre come adesso, ci guarda come giochiamo insieme e anche noi la
guardiamo felici.</a></span></i><br /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Classe 3^B</span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-28989376176502417962020-11-12T15:12:00.005+01:002020-11-12T15:12:54.981+01:00La mia scuola ha un nome da maschio
<p style="line-height: normal;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">La mia scuola ha un nome da maschio: si
chiama Goffredo Qualcosa. io però la chiamo scuola e quindi è femmina. Chissà
che cosa fa quando non ci siamo. Chissà se rimane ferma tutto il tempo ad
aspettarci. Noi no, noi ci muoviamo sempre e la mattina la troviamo al solito
posto. Qualcuno arriva per primo, mentre gli altri entrano tutti insieme di
corsa. C’è chi è in ritardo anche oggi e la scuola gli apre lo stesso il
portone, ma è l'ultima volta. </span></i></p>
<p style="line-height: normal;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">I genitori la guardano da fuori, parlano
sempre tra loro e vanno via; i maestri invece stanno lì e la vedono da dentro. Noi
non ci fermiamo a guardare, mentre i bidelli ci dicono che non si corre per le
scale. </span></i></p>
<p style="line-height: normal;"><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">La mia scuola è di quelle normali, con un
cancello e i disegni appesi. Alcune invece sembrano torte, altri scarponi; ce
ne sono fatte di terra, di pietra, di fango o di marmo. Ci sono scuole morbide
e comode o dure che pungono. Strette e alte o basse e larghe. La scuola però
può essere tutta diversa: a volte è un albero e basta, o una strada, o un
muretto. </span></i></p>
<p style="line-height: normal;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt;">Susanna Mattiangeli – Agostin Comotto, <i>La
mia scuola ha un nome da maschio, </i>Lapis</span></p>
<p style="line-height: normal;"><i><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></i></p>
<p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La mia scuola mi piace così tanto che il
lunedì sono felice che inizi una nuova settimana. Di questi tempi, tutte le
mattine mi sveglio e una delle prime cose che penso è: “Che fortuna, anche oggi
possiamo andare a scuola!”.</span></i></p>
<p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La mia scuola ha un enorme giardino, in cui
ci riversiamo all’intervallo e nel dopo mensa. Da settembre, non possiamo più
mischiarci con le altri classi, così lo spazio è diviso a settori, ogni classe
ha il proprio, ci gioca e lo colonizza, che vuol dire che ogni foglia, ogni
sasso, ogni ago di pino, ogni insetto o lombrico è di proprietà di quella
classe, e se per caso uno di un’altra classe fugge con un sasso o una foglia,
ci sarà sempre qualcun altro che urla: “Ce l’ha rubato!”.</span></i></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La maestra</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Da quest’anno, a scuola, c’è una nuova materia: si chiama
educazione civica e, si sa, non è nuova per niente, un po’ perché si faceva già
anni e anni fa, ma, soprattutto, perché alcuni insegnanti la fanno tutti i
giorni, a lungo, più volte al giorno.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La differenza? Che bisogna quantificarla (33 ore all’anno),
giocarsela ai dadi tra docenti di diverse discipline, progettarla e,
soprattutto, ahimè, valutarla.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E che differenza ci sarà tra la valutazione del
comportamento e quella di educazione civica? Dovremo fare le verifiche, test di
comprensione, a risposta multipla e/o aperta? E se uno/a mena il compagno ma
conosce tutte le risposte, in educazione civica avrà dieci (o, pardon,
eccellente)?</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Insomma, i quesiti aperti sono molti, e naturalmente
passeranno anni prima che si riesca a dar loro risposte sensate; nel frattempo,
un’altra riforma ci arriverà tra capo e collo, tingendo di nuovo quel che, per
molti, a tratti odora d’antico: e il profumo non è detto sia sempre gradevole.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">In ogni caso, noi educazione civica la incominciamo da
qui, dalla lettura di questo libro di Susanna Mattiangeli e Agustin Comotto.
Perché, che la scuola sia un diritto, oltre che un dovere, tocca proprio
tenerlo a memoria…</span></p>
<p style="text-align: center;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyNtiaWgHlGr8efHt2cQU-quA60YV4_Xv33ejCklPxaYUQQxn31g_nwFKzHb-ebBKFoX5zmPHiGrnWGqK2nevT6suSL0yuEfxZnTsP-OG_AhjpJdYSS8fotHY7KDRmr6adfnmaX0ukKLc2/s2031/libro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2031" data-original-width="1638" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyNtiaWgHlGr8efHt2cQU-quA60YV4_Xv33ejCklPxaYUQQxn31g_nwFKzHb-ebBKFoX5zmPHiGrnWGqK2nevT6suSL0yuEfxZnTsP-OG_AhjpJdYSS8fotHY7KDRmr6adfnmaX0ukKLc2/w323-h400/libro.jpg" width="323" /></a></div><br /><p></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-2849705850008965902020-10-29T07:02:00.000+01:002020-10-29T07:02:59.658+01:0020/22 buone ragioni per regalare un libro a una scuola
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">I libri e la lettura sono parte viva e quotidiana delle
nostre giornate in classe.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">È così da sempre, e non sono certo le singole iniziative
o progetti a fare la differenza.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Quest’anno, più che mai, la possibilità di continuare a
leggere, a scuola e a casa, è garantita dal prestito dei libri della biblioteca
di classe, che per noi è routine del venerdì (è così bello poter avere un nuovo
libro da leggere nel fine settimana!). L’adesione all’iniziativa #ioleggoperché
ci permetterà di integrare la nostra biblioteca con libri regalati dalle
famiglie, acquistati presso le librerie gemellate.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Per motivare l’iniziativa e le famiglie alla partecipazione,
abbiamo riflettuto su una bellissima pubblicazione</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><u><span style="color: #000120;"></span></u><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicOlD-e9fv0b0aQ3-afe8_wVBXMbTY1hiBrQ_47mBdKFlvKYOP_Y59VfDTu3W8VBTRVNLa2rtBZX6HYLTduc21fc4x_z04xRV-UcDuEg9PPeM1ZPH0Q1x__8Q4vkpBTWrVQ3csyU67xPRK/s575/20-ragioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="575" data-original-width="380" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicOlD-e9fv0b0aQ3-afe8_wVBXMbTY1hiBrQ_47mBdKFlvKYOP_Y59VfDTu3W8VBTRVNLa2rtBZX6HYLTduc21fc4x_z04xRV-UcDuEg9PPeM1ZPH0Q1x__8Q4vkpBTWrVQ3csyU67xPRK/w264-h400/20-ragioni.jpg" width="264" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></span><p style="text-align: center;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> <i><b>20 buone ragioni per
regalare un libro a un bambino</b>, </i>Topipittori</span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFscOqpkf1QUqPpV8_y6FP_plw5q7jm5kW1kC5_-BQAEPBKjIKH0IjHYvuNonQFVVp4qlPfhRh6SC6W28-mbAGC1JvtSjxCvA23T-c4oQSlSqieOrvhakx-nHku2TSiX_HvxfnWpiEkiEr/s700/01topo2.jpg" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: &quot; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="462" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFscOqpkf1QUqPpV8_y6FP_plw5q7jm5kW1kC5_-BQAEPBKjIKH0IjHYvuNonQFVVp4qlPfhRh6SC6W28-mbAGC1JvtSjxCvA23T-c4oQSlSqieOrvhakx-nHku2TSiX_HvxfnWpiEkiEr/w264-h400/01topo2.jpg" style="cursor: move;" width="264" /></a><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiepBr3Cw6VdTGEEwuo3ycVleCoPGxRCMArZHLc6tHtglDQFSYcpuKR41KNW3BOslTmCAvZMQqf3mgl_ZTTS9QSYDo-tRk_zjD0LuXyUu-bWvKCQcuyke0_2gZQxG7rr2M5y2bUepovtoX5/s1212/25759-20ragioni-12.jpg" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: &quot; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="1212" data-original-width="800" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiepBr3Cw6VdTGEEwuo3ycVleCoPGxRCMArZHLc6tHtglDQFSYcpuKR41KNW3BOslTmCAvZMQqf3mgl_ZTTS9QSYDo-tRk_zjD0LuXyUu-bWvKCQcuyke0_2gZQxG7rr2M5y2bUepovtoX5/w264-h400/25759-20ragioni-12.jpg" style="cursor: move;" width="264" /></a><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Le bambine e i bambini hanno scritto ciascuno la propria <i>buona
ragione</i>. Insieme, attraverso una votazione e successivo ballottaggio tra le
combinazioni più votate, necessariamente diverse per le due classi, abbiamo
scelto la coppia di colori da utilizzare per la scrittura. Come nell’edizioni
originale, bambini e bambine si sono dati grande libertà nella scelta dei caratteri
e del loro corpo: hanno realizzato il progetto iniziale su un foglio A4 e l’elaborazione
finale su un F4, prediligendo i pennarelli a punta grossa e sottili per la
vivacità del colore.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">I due brevissimi video sono quindi frutto di un lavoro
meditato, condiviso e nella maggior parte dei casi davvero accurato.</span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/h0JdWbaiEho" width="320" youtube-src-id="h0JdWbaiEho"></iframe></div><br /><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/p9e_aAYNhcI" width="320" youtube-src-id="p9e_aAYNhcI"></iframe></div><br /><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ci sono davvero molte buone ragioni per regalare un libro
a un bambino, a una bambina, a una scuola… </span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-78117554974646637692020-10-20T07:00:00.000+02:002020-10-20T07:00:23.050+02:00I racconti del tavolo, ovvero Ode al piego di libri
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ho quest’enorme fortuna: che, a volte, le persone che
fanno i libri mi regalano i libri che fanno. Ed è meraviglioso aprire queste buste
(PIEGO DI LIBRI, c’è scritto, che già mi pare un’espressione bellissima, perché
è un ossimoro, un libro non si può piegare, se si piega non è un libro, ma
vabbé) e scoprire il regalo che contengono.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">In questo caso, avevo già visto il libro – o, meglio, la
sua copertina – alla Cornice, ma non l’avevo proprio sfogliato, per non rovinarmi
la sorpresa. Così, quando è arrivato, l’ho aperto come si apre un regalo prezioso
e me lo sono gustato come una tisana ai frutti di bosco.</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><u><span style="color: #000120;"></span></u><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaoE_EO7Lp69ykdQ-SYWHFdwNYY8mrPFHxvGwBa4lC8gtQ73wLKaFfFWxFzb3kn8arBP8SDNpQ8uyu-ISL7hM5JmCgQCYOMDjXkvHCWLoBSj-fDz4Vq88FI4e3fF8Ca6HMJBuVovjqPYAZ/s2048/30.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1802" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaoE_EO7Lp69ykdQ-SYWHFdwNYY8mrPFHxvGwBa4lC8gtQ73wLKaFfFWxFzb3kn8arBP8SDNpQ8uyu-ISL7hM5JmCgQCYOMDjXkvHCWLoBSj-fDz4Vq88FI4e3fF8Ca6HMJBuVovjqPYAZ/w353-h400/30.jpg" width="353" /></a></div><br /><p></p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><p style="text-align: center;"><br /></p></span>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">C’era tutto: un titolo evocativo, un’autrice e un
illustratore tra i miei preferiti, una casa editrice che pubblica gioielli, un
prologo che spiega - ma non tutto. E, a seguire: su ogni pagina di sinistra un’immagine
e su quella di destra un racconto, da continuare, combinare, completare,
assemblare, modificare… con tanto di righe già predisposte per la scrittura.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ho pensato che le bambine e i bambini si meritassero le
parole di una scrittrice, e le immagini di un illustratore, un’occasione
ghiottissima per scrivere in libertà, ma con mani sapienti che accompagnano.
Perché chi non ha provato un brivido di paura davanti al foglio bianco, o non
si è trovato a corto di idee, quando voleva cominciare una storia?</span></p>
<p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">“In questo libro il foglio bianco è una
tovaglia candida, che l’illustratore Simone Rea ha steso sul tavolo,
apparecchiandolo poi nei modi più diversi e inaspettati.</span></i></p>
<p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">È un bel punto di partenza: guardando le sue
immagini suggestive e misteriose, si possono scatenare in voi nuove idee per
inventare delle storie. Le sentirete bollire sul fondo, poi pian piano venire a
galla…</span></i></p>
<p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Si è divertita a provarci la scrittrice
Chiara Carminati, che ne ha tirato fuori 16 tracce per altrettanti racconti.
Sono degli assaggi, dei ritagli, degli spunti per fare spuntini… con un’unica
ricetta: completare le parti mancanti.”</span></i></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E allora, per incominciare, nulla di meglio di una storia dentro la storia. (E comunque la morale è: non lasciare mai la finestra aperta, e neppure un cappuccino incustodito sul tavolo di cucina)</span></p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTknGsw4hdI9MAr6MxIxwA0FgrbLR7_ghwUTzLyJoaSNTirq1H_9XJwmX3jhvzgzKEQ4ZF7oLErU-N_jo_TI9BWl4NPQRxZx2yF_ywH8149y3smBtT8lErqFY5v3qNWkNYvG_VXDYOCYqH/s2048/30e.jpg" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: &quot; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="1178" data-original-width="2048" height="368" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTknGsw4hdI9MAr6MxIxwA0FgrbLR7_ghwUTzLyJoaSNTirq1H_9XJwmX3jhvzgzKEQ4ZF7oLErU-N_jo_TI9BWl4NPQRxZx2yF_ywH8149y3smBtT8lErqFY5v3qNWkNYvG_VXDYOCYqH/w640-h368/30e.jpg" style="cursor: move;" width="640" /></a></span></p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLY83YFinPR1izLKDqvJaS3haBVVXwYdU-iDheyf44r7-9sgMnd0mQrxXF2fR9AcrRgoDRVzftDSp3zWIMhD-9CrIz-JA4PbTlA9qVqmN-sr3dp_Z_6IJaFXp_Qc_3R90BM0Z0D1WZ1WUv/s2048/10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLY83YFinPR1izLKDqvJaS3haBVVXwYdU-iDheyf44r7-9sgMnd0mQrxXF2fR9AcrRgoDRVzftDSp3zWIMhD-9CrIz-JA4PbTlA9qVqmN-sr3dp_Z_6IJaFXp_Qc_3R90BM0Z0D1WZ1WUv/w300-h400/10.jpg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHda-URwabh0z0ozucgI_O7WIDBpCb6UOocJyz25h7EYcdPnuPwCqttCxyhGihU06aeVSgRArJk6slDvpzc4qBOZWIn39e7-aZklVllVnd06gYROKB4YJUIBOMe5j-4Z9DztyyYvBNUHgc/s2048/9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHda-URwabh0z0ozucgI_O7WIDBpCb6UOocJyz25h7EYcdPnuPwCqttCxyhGihU06aeVSgRArJk6slDvpzc4qBOZWIn39e7-aZklVllVnd06gYROKB4YJUIBOMe5j-4Z9DztyyYvBNUHgc/w300-h400/9.jpg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJk2Y2iFfB6dr1hu_-sFi-SMTsiPGMJ8HHBCElvyY2pi9VZCHP5b6JDfE9KgSZS7mUGWAYoCIYqherB9o2qBKbqCv7gKE1eSwEbl9gqkWN9U2WW5dov1dZBuUj1TiBarf_ZuCcYLVIzM_H/s2048/8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJk2Y2iFfB6dr1hu_-sFi-SMTsiPGMJ8HHBCElvyY2pi9VZCHP5b6JDfE9KgSZS7mUGWAYoCIYqherB9o2qBKbqCv7gKE1eSwEbl9gqkWN9U2WW5dov1dZBuUj1TiBarf_ZuCcYLVIzM_H/w300-h400/8.jpg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm_sCO6NxcI846h7MbMhCXH9L-2esOy4ywTA2dHB2joIXuL6QOKaBcAMJCPAiN_cUUBmHLC1KpKLA8gGS50l4Jar0B6BqVXgsZSM3sr7xS_cyZkJ_Ro_2pDVRW88N6Q5SCOgBB5fFYD9II/s2048/7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1574" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm_sCO6NxcI846h7MbMhCXH9L-2esOy4ywTA2dHB2joIXuL6QOKaBcAMJCPAiN_cUUBmHLC1KpKLA8gGS50l4Jar0B6BqVXgsZSM3sr7xS_cyZkJ_Ro_2pDVRW88N6Q5SCOgBB5fFYD9II/w308-h400/7.jpg" width="308" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsxMSLZr_CZbGccQOxkUm7Xl-9uoHUPyqsXhjofWlFjucSQ489PsKDOXONRsmEIhE8edylQxl1q5wsJw3X4VoZZU2qr3RO_c-e97VYBB_smZEBDmjZG2URzbD2wIFDm-aNKLMj7QuiXCxq/s2048/6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1710" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsxMSLZr_CZbGccQOxkUm7Xl-9uoHUPyqsXhjofWlFjucSQ489PsKDOXONRsmEIhE8edylQxl1q5wsJw3X4VoZZU2qr3RO_c-e97VYBB_smZEBDmjZG2URzbD2wIFDm-aNKLMj7QuiXCxq/w334-h400/6.jpg" width="334" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdyAXIlYsMp5hHWlHY50CaRZHYEPIY5-8pgwl6dtG92limwmGQk8hWebhfB3YMuxSbBak0Fi7aDT7jW1gW5cy5Y6A3lROesfUXd_YWfrcU2cZrLEyqZvtJa_SVpAGQQe5XpzEuv2VGH2CK/s2048/5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1590" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdyAXIlYsMp5hHWlHY50CaRZHYEPIY5-8pgwl6dtG92limwmGQk8hWebhfB3YMuxSbBak0Fi7aDT7jW1gW5cy5Y6A3lROesfUXd_YWfrcU2cZrLEyqZvtJa_SVpAGQQe5XpzEuv2VGH2CK/w310-h400/5.jpg" width="310" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3XaokZ96vGwa29r5zun1V37gdAN1S5fzILVxRBVpUgCyJpaY1ydaQUDdNkawVc6tbgnKsjJ_OKuUov-jMvtB63Q0PsYpQ_JN3RNHgyk2mtC3HY4GothCSOy4IF81PBnaql4VPzHT59osd/s2048/4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1580" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3XaokZ96vGwa29r5zun1V37gdAN1S5fzILVxRBVpUgCyJpaY1ydaQUDdNkawVc6tbgnKsjJ_OKuUov-jMvtB63Q0PsYpQ_JN3RNHgyk2mtC3HY4GothCSOy4IF81PBnaql4VPzHT59osd/w309-h400/4.jpg" width="309" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz-589NFwe4XvwUXaUdb3TwSgAgRkZOKlIQnBC2crmd_hJXyf2ug7nRDiorqr4ddt3-9OJ3kUkgYK-RJTTCsBkjyCUEZkVhIekftEoxFTto10zwOPtTJX1VMgfAy9Q_hQurHMrBOP903uq/s2048/3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz-589NFwe4XvwUXaUdb3TwSgAgRkZOKlIQnBC2crmd_hJXyf2ug7nRDiorqr4ddt3-9OJ3kUkgYK-RJTTCsBkjyCUEZkVhIekftEoxFTto10zwOPtTJX1VMgfAy9Q_hQurHMrBOP903uq/w300-h400/3.jpg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5SU5oAhTTBuloXOdwFfHk9HfRJWeOdfApUlNXh46MH7Hpf97TbAooMSV6Hf8-MXDCWcZzg8wNlTt2sUsanoAhKB6l4c1Yb2sZrEsB2Gabf08OUurpslHgTaLPWFpB7-I3CyVwZC7Do8nH/s2048/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1648" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5SU5oAhTTBuloXOdwFfHk9HfRJWeOdfApUlNXh46MH7Hpf97TbAooMSV6Hf8-MXDCWcZzg8wNlTt2sUsanoAhKB6l4c1Yb2sZrEsB2Gabf08OUurpslHgTaLPWFpB7-I3CyVwZC7Do8nH/w323-h400/2.jpg" width="323" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOCTCxLwfZnFq6LfZNNOyP5FZ94ZddCZx2Pqe3HIefhiBryEJEoK7Omn3IAK0B-Q5JlenNLs17xr-kQB_eBHTvRLRP5Qg-pNjesVqnKaOrHiJxpp_3y9dhwdf-WOHloDMwhoouvsef3jTF/s2048/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1600" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOCTCxLwfZnFq6LfZNNOyP5FZ94ZddCZx2Pqe3HIefhiBryEJEoK7Omn3IAK0B-Q5JlenNLs17xr-kQB_eBHTvRLRP5Qg-pNjesVqnKaOrHiJxpp_3y9dhwdf-WOHloDMwhoouvsef3jTF/w313-h400/1.jpg" width="313" /></a></div><br /><p></p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><p style="text-align: center;"><br /></p></span>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-1990681870549683912020-10-08T15:12:00.001+02:002020-10-08T15:18:41.013+02:00The best part of me
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">La mia parte del corpo preferita è il cuore
perché batte forte forte e mi piace sentire il rumore tum tum tum tum. Serve
per far vivere un essere umano e così siamo contenti tutti e non moriamo
neanche un po’ cioè sei ancora tutto vivo. </span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">La mia parte del corpo preferita sono gli
occhi, i miei occhi azzurri e limpidi con cui vedo tutto, vedo gli altri, vedo
la mamma, vedo l'arcobaleno, vedo la maestra, la scuola e così via, ma la mia
cosa preferita da vedere è la neve cadere. </span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">La mia parte del corpo preferita è il
cervello perché mi comanda, mi dice quando fermarmi e quando proseguire, se
fare questa cosa oppure no e mi aiuta molto in tante altre situazioni. </span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">La mia parte del corpo preferita sono i
capelli perché sono lunghi e folti, un po’ biondi, quando sono nervosa ci gioco,
li arrotolo attorno al dito e li tocco quando sono molto morbidi. </span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">La mia parte del corpo preferita sono le mani
perché mi salvano quando cado di faccia. </span></i></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"> </span></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Non so bene quanto tempo sia passato, né se fossimo
insieme al Masetto (era l’estate del 2017) o a Bonconvento, nei nostri successivi
incontri – diventati necessari per stare bene e ritrovare stimoli, carica, passione
- a casa di Ilaria. Non ricordo nemmeno se ce ne parlò personalmente o se ne
lessi in un suo post su Fb.</span></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Ricordo solo che fu Anna Forlani a farmi scoprire il volume
fotografico <b><i>The best part of me. Children talk about their bodies in
pictures and words</i></b><i>, </i>di Wendy Ewald, Little, Brown and Company,
Hachette Book Group (New York, 2002). </span></p><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG555JdvcLimnF9yVZCVJwhGnH_-ue_pG87qVshB4P-5hfBKs6RIO6ZYpkRfoLzNZ2YIpQrTMCI_J1XX3Pf4Hfz3cHeUeC4qg-_eCoCZG_dv75a903XOtSpQDwvKlXI0UgjanwV1BRQ-Ji/s2048/2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="2038" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG555JdvcLimnF9yVZCVJwhGnH_-ue_pG87qVshB4P-5hfBKs6RIO6ZYpkRfoLzNZ2YIpQrTMCI_J1XX3Pf4Hfz3cHeUeC4qg-_eCoCZG_dv75a903XOtSpQDwvKlXI0UgjanwV1BRQ-Ji/w398-h400/2.jpg" width="398" /></a></span><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Ho pensato subito a quanto sarebbe stato bello
mostrarlo in classe e lavorarci con bambine e bambini. Poi, molte cose sono successe.</span></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">È sicuramente passato molto tempo. Il libro mi è tornato
in mente sia durante la redazione di <i><b>A più voci</b></i>, il sussidiario dei linguaggi
scritto con Marta Vitali per Pearson, sia qualche mese fa, quando il Festival
Tuttestorie – il tema di quest’anno è <i>Corpo a corpo Racconti, visioni e
libri dentro e fuori di me</i> - propose di partecipare all’installazione
#SiamoAPezzi inviando le foto di alcuni particolari del proprio volto. Ho
ripensato ad alcune immagini scattate quando eravamo in prima, alle bocche sdentate
di bambine e bambini (poche cose mi fanno tenerezza come una piccola bocca con
qualche finestra). Ieri, sul sito del Festival, ho trovato questa immagine.</span></p>
<p style="text-align: center;"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqBhSiNWYv_IT2ySAP854Ab-fSCYBS2QsF3ZS6xtGJ0luG_ZGkyww9Wva3-OWkr3VPHHmPaGKgnwRWMN4XZIdV0TY9Za1_JkVrC0m5Tmq9HJarartzuDQ4A5jXIWym7SGAyqLqr1GgnlQ8/s2015/1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2015" data-original-width="1482" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqBhSiNWYv_IT2ySAP854Ab-fSCYBS2QsF3ZS6xtGJ0luG_ZGkyww9Wva3-OWkr3VPHHmPaGKgnwRWMN4XZIdV0TY9Za1_JkVrC0m5Tmq9HJarartzuDQ4A5jXIWym7SGAyqLqr1GgnlQ8/w470-h640/1.jpg" width="470" /></a></div>(<i>dalla pagina Fb del festival Tuttestorie</i>)<br /><p></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Da qualche giorno, in classe, stiamo lavorando sull’identità
personale: da “Io sono” a “Se fossi…”. Tra le varie proposte di completamento
di quest’ultima attività, tra i vari <i>Se fossi un colore… un animale… un
gioco… un oggetto… </i>ho pensato di terminare la produzione scritta individuale
con <i>Se fossi una parte del corpo, sarei…</i></span></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">E, subito, ho mostrato il volume e le sue immagini,
facendomi aiutare, nella traduzione testuale, da due bambini che in famiglia parlano
anche l’inglese.</span></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Poi ho chiesto loro quale fosse la parte del corpo
preferita. Le risposte sono tutte qui:</span><br /></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono le
braccia perché si può darsi la mano. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono gli
occhi perché mi aiutano a guardare e hanno dei bei colori tipo il mio che è marrone
e sono fondamentali per guardare la tua famiglia e i tuoi amici. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita è il braccio
perché posso dare i pugni in faccia. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono le
braccia perché almeno posso prendere le cose e anche guidare il trattore e
anche scrivere e anche sganciare il carro dal trattore. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita è il
cervello perché è intelligente e serve per comandare le altre parti del corpo.
Il mio cervello mi aiuta a scuola ad esempio facendo matematica, storia,
geografia, italiano. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono le mani
perché posso toccare cose morbide, dure, ma le mani mi aiutano anche a
grattarmi e a dare qualcosa a qualcuno, per questo le mani per me sono molto
importanti, mi aiutano a scrivere testi, poesie ma anche a scrivere libri. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono gli
occhi perché sono azzurri e mi permettono di vedere molto lontano, di guardare
le cose attorno a me, di vedere cibi, dipinti, film, cartoni, gli attori famosi
e molte altre cose. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita è il cuore
perché batte forte forte e mi piace sentire il rumore tum tum tum tum. Serve
per far vivere un essere umano e così siamo contenti tutti e non moriamo
neanche un po’ cioè sei ancora tutto vivo. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono le
gambe perché corro veloce come un fulmine così quando giochiamo al mostro nessuno
mi prende, anche quando facciamo ginnastica. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono gli
occhi, i miei occhi azzurri e limpidi con cui vedo tutto, vedo gli altri, vedo
la mamma, vedo l'arcobaleno, vedo la maestra, la scuola e così via, ma la mia
cosa preferita da vedere è la neve cadere. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono le
orecchie perché posso ascoltare le mie amiche, gli altri e il bellissimo suono
del violoncello. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono gli
occhi perché con loro posso vedere il mondo e cose meravigliose, anche se
quando ero piccola i miei occhi avevano i canali lacrimali troppo piccoli mi
piacciono così e ora sono guarita. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita è il
cervello perché mi comanda, mi dice quando fermarmi e quando proseguire, se
fare questa cosa oppure no e mi aiuta molto in tante altre situazioni. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono i
capelli perché sono lunghi e folti, un po’ biondi, quando sono nervosa ci gioco,
li arrotolo attorno al dito e li tocco quando sono molto morbidi. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono le mani
perché mi salvano quando cado di faccia. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono gli
occhi perché sono azzurri e perché mi piacciono così.</span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono le
gambe per inciampare, camminare, correre, cadere, saltare, calciare e stringere.
</span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono gli
occhi, posso esplorare il mondo, vedere i colori, le persone, oggetti e animali.
</span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #674ea7;">La mia parte del corpo preferita sono le
orecchie così posso sentire i segreti delle persone e saprò se avranno 10 i
bambini oppure 0 e sentirò chi è bocciato e chi è promosso e sentirò cosa mi
compreranno al mio compleanno e sento le alette del drone che si preparano a
prendere il volo e far aria nei miei capelli e sentirò il rumore del drone. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"> </span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita sono le
gambe perché posso correre. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita il cuore
perché senza il cuore nessuno di noi potrebbe vivere. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita sono le
gambe perché sono loro che mi hanno fatto imparare a camminare. Loro mi fanno
tirare forte, mi fanno imparare come crescere perché anche da grande saranno
alte, muscolose e belle. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita sono gli
occhi perché vedo voi e vedo tutto il mondo e tutto quello che mi piace. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita sono gli
occhi perché sono lucidi, brillanti e bellissimi. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">Le mie parti del corpo preferite sono le
guance perché sono morbide e perché sono come degli antistress. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita è il cuore
perché senza cuore non si è felici e secondo me è l'organo più importante del
corpo e il cuore serve anche a giocare con i nostri amici. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita sono le
gambe perché mi piace correre. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita è la bocca
perché posso mangiare, parlare, bere, dire cose importanti. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita è il naso
per annusare le cose profumate o cose puzzolenti, cose buone e cose non buone e
le matite e il mare profumatissimo. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita è il
cervello perché deve pensare, così sei intelligente e pronto. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita è il
cervello perché è più importante di tutti perché ragioni, sei intelligente e
serve anche per pensare cosa devi fare, per parlare, cosa devi scrivere e per
giocare a calcio e essere un nerd. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita sono le mani
perché si possono dare i pugni, prendere le cose, stringere le mani e le mie
mani sono grandi e bianche. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita è la bocca
perché posso assaporare tutto, posso mangiare la pasta al forno di mia mamma,
l'insalata, il cioccolato, lo zucchero filato. La mia bocca è normale, posso
anche parlare bene e dire cose importanti. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita è il cuore
perché ti aiuta a vivere. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita sono le
braccia perché così posso abbracciare la mamma e papà e tutto il mondo. La mia
parte del corpo preferita è il cuore perché non smette mai di battere. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita sono i
muscoli perché sono molto forti e mi servono per tenere le cose ed è una parte
più importante di me. </span></span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #38761d;">La mia parte del corpo preferita sono gli
occhi perché posso vedere il mondo attorno a me e vedere gli amici e perché
sono brillanti.</span></span></i></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-86936754521934298092020-10-03T07:39:00.005+02:002020-10-03T07:39:39.992+02:00"Che cosa sono?" si chiede il bambino
<span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><p>
</p><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Succede che, per il tuo compleanno, ti regali l’ultimo
libro di poesia di Bernard Friot, <i>Buchi nel vento. Poesie a passeggio, </i>Lapis
(succede anche che una bambina, leggendo le indicazioni bibliografiche, dica <i>bruchi
</i>invece che <i>buchi</i>, ma questa è un’altra storia). </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><u><span style="color: #000120;"></span></u><br /></span></div><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRw10wS1MZSHXYj5d5kE17JiQFoGL_1v5i8PcKukgjkTwta0YKioBxolc2oh7PWgg22Vj2R0R61GbS6xIzuaIPt_nZMfCrJZiPMcp1mvEPE9tNj4zZO6sd6Q2KAYis8RJlu0mbJ0IZPm0F/s2048/17.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1454" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRw10wS1MZSHXYj5d5kE17JiQFoGL_1v5i8PcKukgjkTwta0YKioBxolc2oh7PWgg22Vj2R0R61GbS6xIzuaIPt_nZMfCrJZiPMcp1mvEPE9tNj4zZO6sd6Q2KAYis8RJlu0mbJ0IZPm0F/w284-h400/17.jpg" width="284" /></a></span><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p><p>
</p><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Lo leggi subito, e scopri una poesia che si intitola <i>Io
sono.</i></span></p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><p style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhe_xxM2JJOSiYHI8K9qRY4tBBoFxL_vvF59ZNxbW5LzxkRfXG-xw5um5TjBe-oUW65gOf9peW-hWBkndFK8BzRCfaPxSf8R5Lwb-_LAPaMhA6t_F2lg23Sb5oPeK7ksZQTf6GscxtvjEsV/s2048/22.jpg" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhe_xxM2JJOSiYHI8K9qRY4tBBoFxL_vvF59ZNxbW5LzxkRfXG-xw5um5TjBe-oUW65gOf9peW-hWBkndFK8BzRCfaPxSf8R5Lwb-_LAPaMhA6t_F2lg23Sb5oPeK7ksZQTf6GscxtvjEsV/w400-h300/22.jpg" width="400" /></a><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></p></span><p>
</p><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Hai da pochi giorni proposto alle bambine e ai bambini
delle tue classi su una produzione scritta con lo stesso titolo: un elenco di
aggettivi qualificativi da definire, per definirsi. </span></p><p>
</p><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Questa poesia ti regala però una prospettiva nuova: la
domanda da porsi non è più “Come sei?” ma “Che cosa sei?”. </span></p><p>
</p><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Mostri – naturalmente da debita distanza – il libro in
classe, e leggi ad alta voce la poesia. Nel frattempo, l’hai trascritta e
fotocopiata, perché ognuno possa leggerla in autonomia. </span></p><p>
</p><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">E poi, naturalmente, proponi a bambini e bambine di
provare a rispondere proprio alla domanda che dev’essersi fatto Bernard (lo
conosco, di persona – ci siamo incontrati alla Cornice - e mi vanto con loro
della sua amicizia), provando a seguire l’identica struttura delle strofe.</span></p><p>
</p><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Le prime (per alzata di mano, non devono averci pensato
più di due minuti) letteralmente ti stordiscono: </span></p><p>
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono un fiore che sboccia, dice il
bambino, in primavera, </span></i></p><p>
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">e semino altri fiori.</span></i></p><p>
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono un arcobaleno, dice il bambino, e
nasco</span></i></p><p>
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">da acqua e sole.</span></i></p><p>
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono il vento, dice il bambino, e soffio</span></i></p><p>
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">una brezza tiepida tra i tuoi capelli.</span></i></p><p>
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono la pioggia, dice il bambino, e bagno</span></i></p><p>
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">la sabbia in riva al mare.</span></i></p><p>
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"> </span></i></p><p>
</p><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Così chiedi che ciascuno scriva i propri versi, e poi
scelga quelli da regalare alla classe, per comporre una poesia collettiva. E,
in dono, ricevi le prime copie. </span></p><p>
</p></span><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Che altro desiderare?</span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_W5ShKJIhRDEIGzGv8l3Y8tCaFtRZnFBK3rRre2qG93-h_FRVEtc93RP4OxPB5Rebhad-gkA5Rhd7Oo8H8NI5E5xzNQGhJ7Zn4GQuZj5kdEejl-oNcVQUvAwuFSEHiJrRtYGne-b4JbT2/s2048/21.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1394" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_W5ShKJIhRDEIGzGv8l3Y8tCaFtRZnFBK3rRre2qG93-h_FRVEtc93RP4OxPB5Rebhad-gkA5Rhd7Oo8H8NI5E5xzNQGhJ7Zn4GQuZj5kdEejl-oNcVQUvAwuFSEHiJrRtYGne-b4JbT2/w273-h400/21.jpg" width="273" /></a></span></span></div><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjivLlRWycCr_OHo7DS5_rJbReKDkPwxSx3KlPXmxro3xTLTwBwbUFt-z7dXkFLQbEYObUg7bmNscB-5o1W8wajlcDjN236uJB86iTw5dxTOJDQn7isA1tyQEqOqGKJF7IwG3_ep9lqZk1u/s2048/20.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2024" data-original-width="2048" height="395" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjivLlRWycCr_OHo7DS5_rJbReKDkPwxSx3KlPXmxro3xTLTwBwbUFt-z7dXkFLQbEYObUg7bmNscB-5o1W8wajlcDjN236uJB86iTw5dxTOJDQn7isA1tyQEqOqGKJF7IwG3_ep9lqZk1u/w400-h395/20.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYyuiwofXigvGQ95U7kQITveLHLvtl2MtQ6Dm9HkVpHL6mfkSDA9f-9_DAwkAZ_WpbTQspvqpVfvFhVIzTy36e2bcfgPGKip2NnMxEhs2uq-afyaKT8z7bwOdEa06PfO0gTE84r2AZ2L7h/s2048/19.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1450" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYyuiwofXigvGQ95U7kQITveLHLvtl2MtQ6Dm9HkVpHL6mfkSDA9f-9_DAwkAZ_WpbTQspvqpVfvFhVIzTy36e2bcfgPGKip2NnMxEhs2uq-afyaKT8z7bwOdEa06PfO0gTE84r2AZ2L7h/w284-h400/19.jpg" width="284" /></a></div><br /></span></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXO0fEsJTm1gGpDBp5zwWmjGLAW1dJtKreJTRohJCRsQ-7aFmpk-6Ami-QFJc-_8lngXS7kRLuUhP1wHj0WKb7t9p3noGFVt7z76mk572L4F86GR4PVZGlHWApVrPcrKdE3v-nQaahEawy/s2048/18.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1610" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXO0fEsJTm1gGpDBp5zwWmjGLAW1dJtKreJTRohJCRsQ-7aFmpk-6Ami-QFJc-_8lngXS7kRLuUhP1wHj0WKb7t9p3noGFVt7z76mk572L4F86GR4PVZGlHWApVrPcrKdE3v-nQaahEawy/w315-h400/18.jpg" width="315" /></a></span></span><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><p style="text-align: center;"><br /></p></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd52LNBNEviClszrPRqAneHq9dZ3RT9o2x3qbGHPUoK8PNREQXjOdm1-dy8NCgJajm5jFoNI1MCET5iIv9DqsHtaAX54PhCOFX25VZYTfLiJbsi9za9w2PKYuglKGCXOlpJw9pNBJ-ebDv/s2048/8.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd52LNBNEviClszrPRqAneHq9dZ3RT9o2x3qbGHPUoK8PNREQXjOdm1-dy8NCgJajm5jFoNI1MCET5iIv9DqsHtaAX54PhCOFX25VZYTfLiJbsi9za9w2PKYuglKGCXOlpJw9pNBJ-ebDv/w300-h400/8.jpg" width="300" /></a></span><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><p class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2Vjx_T9Pg5Urs6IGUr-kr-LMX1cPMLH3nlj2nY4BNWvCjxeLaLTQcNu5WO6A5AZCta2fhfkd2qAjOheL4m_vrJqaDZp7sUv0j2nVMVV7RVbsUwVqUB8-hwd5UrupYOuIl2QvNfNyy9QS8/s1738/13.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1738" data-original-width="1523" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2Vjx_T9Pg5Urs6IGUr-kr-LMX1cPMLH3nlj2nY4BNWvCjxeLaLTQcNu5WO6A5AZCta2fhfkd2qAjOheL4m_vrJqaDZp7sUv0j2nVMVV7RVbsUwVqUB8-hwd5UrupYOuIl2QvNfNyy9QS8/w350-h400/13.jpg" width="350" /></a></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4MtnyQxjCfBFFWePToI3pNVTFEbKoMs-LTITOaQNyb8_xR0kASWtw9H39abv4TLfybgkwOxwfN1ZLbgqJNw_8MBR5-4RwhhOPwElkd92dPfADDrPxkxmYYjwKAecVQ1r9nudU8zvQRyp7/s1503/14.jpg" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="1059" data-original-width="1503" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4MtnyQxjCfBFFWePToI3pNVTFEbKoMs-LTITOaQNyb8_xR0kASWtw9H39abv4TLfybgkwOxwfN1ZLbgqJNw_8MBR5-4RwhhOPwElkd92dPfADDrPxkxmYYjwKAecVQ1r9nudU8zvQRyp7/w320-h225/14.jpg" width="320" /></a></div><p><br /></p><p class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYPWM8VCVSRBfSMZDyFc1oC0LCxK4Zemp0-F1ob3giqlrfbDp8v_yxeVSMhYTu5NM6S_yUUHQn3A0zbO1tly0k6-bwe79vWsnKI6FUKuE9NBRZhPI-AlHjfX45IBlAG71ckbsrnqiNDdna/s2048/11.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYPWM8VCVSRBfSMZDyFc1oC0LCxK4Zemp0-F1ob3giqlrfbDp8v_yxeVSMhYTu5NM6S_yUUHQn3A0zbO1tly0k6-bwe79vWsnKI6FUKuE9NBRZhPI-AlHjfX45IBlAG71ckbsrnqiNDdna/w300-h400/11.jpg" width="300" /></a></p><p style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmpHHPMKGtE_MkulGc5q4QcmljK_45aq9fixj_UYeIdHtHrWWzOXnc990JBEpggbEp5rR2oCqBpK_HcVF-vKBHANKOP6l0DVFfw4AdiSqYAguCYN3FoaVtiu3kp4u7wMrrjlO1A_QxenYP/s2048/12.jpg" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmpHHPMKGtE_MkulGc5q4QcmljK_45aq9fixj_UYeIdHtHrWWzOXnc990JBEpggbEp5rR2oCqBpK_HcVF-vKBHANKOP6l0DVFfw4AdiSqYAguCYN3FoaVtiu3kp4u7wMrrjlO1A_QxenYP/w300-h400/12.jpg" width="300" /></a><br /></p><p class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAJtCNTOhTwxDIXxxgAc7YANv1VPkGGbFBWYgBxtt2OFOuuKfXgtxABzlgdu677J80bthtaAsaVgs90DmgaFnqOhUZKOwkxKux4HF4TmymOz2TVd0Xik-q2ly8cnOO1azCTxJlbcf1XGyg/s1532/10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1532" data-original-width="1229" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAJtCNTOhTwxDIXxxgAc7YANv1VPkGGbFBWYgBxtt2OFOuuKfXgtxABzlgdu677J80bthtaAsaVgs90DmgaFnqOhUZKOwkxKux4HF4TmymOz2TVd0Xik-q2ly8cnOO1azCTxJlbcf1XGyg/w321-h400/10.jpg" width="321" /></a><br /></p><p class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhokUcCQwk3BGvnLtGw8jC-vK79XrRDeZWk_2f5tQyMgEvTNq97OPIoUtZEALdaWuznemABU22N6xvmL48aqa2382M9xYosadHgR2ALoIyFKDvhGL8vS9W6Qjz6qLs42GZVKyIOy_8LMELL/s1499/9.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="879" data-original-width="1499" height="235" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhokUcCQwk3BGvnLtGw8jC-vK79XrRDeZWk_2f5tQyMgEvTNq97OPIoUtZEALdaWuznemABU22N6xvmL48aqa2382M9xYosadHgR2ALoIyFKDvhGL8vS9W6Qjz6qLs42GZVKyIOy_8LMELL/w400-h235/9.jpg" width="400" /></a><br /></p></span><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></i></p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono un cane, dice il bambino, e ti
accompagnerò</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">ovunque andrai.</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono un uccello, dice il bambino, e volo</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">leggero in un cielo infinito.</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono la pioggia, dice il bambino, e
accarezzo</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">le piante verdi e mature.</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono la pioggia, dice il bambino, e bagno</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">la tua testa con le mie lacrime.</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono un tesoro, dice il bambino, e
contengo</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">piccoli sogni.</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono un sentiero, dice il bambino, e ti
porto</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">in passaggi segreti.</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono una quercia, dice il bambino, e
apprezzo</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">gli alberi.</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono la luna, dice il bambino, e illumino</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">tutto il cielo.</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono la neve, dice il bambino, soffice e
lieve, un po’ bagnata e fredda,</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">ma calma.</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono il vento, dice il bambino, tranquillo</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">e leggero.</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono un alfabeto, dice il bambino, e sembro
</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">un ABCD e anche EFG.</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono un leone, dice il bambino, </span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">perché mi sento un re.</span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io sono una stella cadente, dice il bambino, </span></i></p><p style="text-align: left;">
</p><p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">luminosa come il diamante.</span></i></p><p style="text-align: left;">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></p></span>
<p><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-15538831254216149972020-09-30T07:02:00.000+02:002020-09-30T07:02:21.712+02:00Tutti quanti contano
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Nelle scorse settimane, grazie alla libreria La Cornice, per
ben tre volte ho avuto l’opportunità di incontrare online un gruppo di
insegnanti e appassionati di letteratura per l’infanzia. Insieme, abbiamo
condiviso letture e riflessioni, costruendo una ricca bibliografia che, sempre,
mi pare il frutto più ricco e gustoso di queste occasioni.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ho scoperto libri sconosciuti, o di cui avevo solo
sentito parlare: sentirli raccontare, vederli fisicamente in mano ad altri, ha
fatto scattare in me il desiderio di impadronirmene.</span></p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWimEwG7Pfiwp5qhkUSCgF2px9ge6uSpzPFAM9_hO8IaVhTiByUOfIfyc_UOoDnXMgj3igjMCdOLchjWqHy_FKF_TBwbKYflSHMnfXu_47-5B_2Dp9JMRdTW7SkMrWC67hlab8TEPIfdOe/s2032/0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2032" data-original-width="1478" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWimEwG7Pfiwp5qhkUSCgF2px9ge6uSpzPFAM9_hO8IaVhTiByUOfIfyc_UOoDnXMgj3igjMCdOLchjWqHy_FKF_TBwbKYflSHMnfXu_47-5B_2Dp9JMRdTW7SkMrWC67hlab8TEPIfdOe/w291-h400/0.jpg" width="291" /></a></span><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Il primo, che davvero considero imperdibile, è <b><i>Tutti
quanti contano</i></b>, di Kristin Roskifte, Emme Edizioni: un libro davvero
unico, in cui la matematica, e la sua progressione, danno il via a un
imprecisato numero di osservazioni, considerazioni, riflessioni.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Un libro che ben si sposa al lavoro che stiamo facendo in
classe su grammatica e umanità, su uguaglianza e diversità, e sulla necessità,
per ciascuno, di esserci e di fare la propria parte.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Il libro ha appassionato anche chi, a volte, tende ad
annoiarsi durante la lettura: il meccanismo di indagine, che non permette
facili soluzioni, è avvincente e intrigante. Le bambine e i bambini fanno ipotesi,
avanzano suggerimenti, mettono in discussione quanto appena affermato. E, devo
dire, questo mi sembra davvero un modo interessante di procedere e di ragionare
insieme. </span></p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigPjy4U-NlJ3cg37ZqEcfFXpOaMSeFU-BTqX-BAFeL1e77JKIhOabfnmY3YrpBoIZbhgjEAKaleVUBow74AT8_u5cQntNFrbpsMrIM_j_3WN6m5j6g_5RCIL-FE4Z1PAbVK9Scpt5Y-r_o/s1837/03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1277" data-original-width="1837" height="445" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigPjy4U-NlJ3cg37ZqEcfFXpOaMSeFU-BTqX-BAFeL1e77JKIhOabfnmY3YrpBoIZbhgjEAKaleVUBow74AT8_u5cQntNFrbpsMrIM_j_3WN6m5j6g_5RCIL-FE4Z1PAbVK9Scpt5Y-r_o/w640-h445/03.jpg" width="640" /></a></span><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E, dunque: chi fra i membri di questa famiglia adora
leggere libri, e chi ha una fidanzata segreta? E, nella pagina accanto, chi ha
paura di perdersi qualcosa, e chi si sente solo?</span></p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwRPEKrjjy4NNmDyY6CI-TwJXgdefboFgjGOpgaOjL0R79q8OSta3b_TJgsTwovd4_TDQ_jKGo2PcLf51_pgsOj62i2M7Pim3G5omoVVUjovzevdKXJJPJiWmkIsQrnWo3dFtBW5r1iNKB/s1837/02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1277" data-original-width="1837" height="444" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwRPEKrjjy4NNmDyY6CI-TwJXgdefboFgjGOpgaOjL0R79q8OSta3b_TJgsTwovd4_TDQ_jKGo2PcLf51_pgsOj62i2M7Pim3G5omoVVUjovzevdKXJJPJiWmkIsQrnWo3dFtBW5r1iNKB/w640-h444/02.jpg" width="640" /></a></div><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ancora: è davvero facile scoprire chi è infastidito dal
condomino che non partecipa al lavoro collettivo, ma lo è altrettanto scoprire
chi adora far crescere i germogli, o chi si mette tutti i giorni per quindici
minuti a testa in giù?</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyVpMyoloUG9csv9JHE4oqoYbZL_hvaTcBSpaQyRKxEXibk0GMJSWiYKNgFziikEf9-Wvtqq2QjePbE-j397kx4u9Vsockpcu0K5Eo2IhP8C4rDX4DWuxeGspM-w9OxQgYsPrCt2LowpfC/s1837/01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1277" data-original-width="1837" height="444" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyVpMyoloUG9csv9JHE4oqoYbZL_hvaTcBSpaQyRKxEXibk0GMJSWiYKNgFziikEf9-Wvtqq2QjePbE-j397kx4u9Vsockpcu0K5Eo2IhP8C4rDX4DWuxeGspM-w9OxQgYsPrCt2LowpfC/w640-h444/01.jpg" width="640" /></a></span><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Esiste una sola risposta valida? Perché?</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E, ancora: ci sono illustrazioni in cui è possibile
cogliere l’indizio che ci permetterà di rispondere alla domanda in pagina, o a
una posta precedentemente, o, ancora, a un’altra che troveremo più avanti. </span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E, se proprio vogliamo risposte certe, basta inquadrare
il QRcode della risguardia finale, e avremo addirittura sei pagine dense dei segreti
del libro: ma siamo davvero certi che le domande siano finite?</span></p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><p class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5WXwNXVJNBa8HwMLfefPC2NMzXyujseAAcuLDfhIVSCARN1THFk309Zj-8Xl0OQGr7hsdqEBIJ8Ffj-3Xpd4VWj4Ydppru9G7dD9AQ5LjjfffWx3XXbjODGFbt2h50C7ujH9lV6xN1zof/s905/31b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="905" data-original-width="848" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5WXwNXVJNBa8HwMLfefPC2NMzXyujseAAcuLDfhIVSCARN1THFk309Zj-8Xl0OQGr7hsdqEBIJ8Ffj-3Xpd4VWj4Ydppru9G7dD9AQ5LjjfffWx3XXbjODGFbt2h50C7ujH9lV6xN1zof/s320/31b.jpg" /></a></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvyF2ygAdEaezW-W5vN0hO5mtCitzDMnk0Sa8q_T79D9pBl36GrzIBL6wt_W80CrbYbUIzWTDY-KmbD6zAVq41NJBx5lejp_-1-qBwstv-8wT62c_v1kngD6unpYqzQtfKTMN8uh_YRTo2/s2047/Inked31_LI.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1470" data-original-width="2047" height="461" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvyF2ygAdEaezW-W5vN0hO5mtCitzDMnk0Sa8q_T79D9pBl36GrzIBL6wt_W80CrbYbUIzWTDY-KmbD6zAVq41NJBx5lejp_-1-qBwstv-8wT62c_v1kngD6unpYqzQtfKTMN8uh_YRTo2/w640-h461/Inked31_LI.jpg" width="640" /></a></div><p style="text-align: center;"><br /></p></span><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><p style="text-align: center;"><br /></p></span>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-76791714411346704452020-09-28T07:31:00.002+02:002020-09-28T07:31:30.068+02:00Io sono
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Qualche giorno fa ho scritto che, forse, la cosa più
bella della scuola è la possibilità per ciascuno di diventare vocabolario per
un’altra persona, e che un altro lo sia per te.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La <a href="https://apedario.blogspot.com/2020/09/aggettivi-qualificativi-per-lumanita.html">raccolta di aggettivi qualificativi</a> che si possono
attribuire alle persone, e quindi all’umanità, aveva l’evidente scopo di creare
un bagaglio lessicale ricco e condiviso, in particolare per chi ha più di una
lingua a cui attingere il proprio vocabolario, o per chi, per svariati motivi,
ha un bagaglio meno pieno, e quindi meno adatto a spiegare l’infinità
complessità della vita e del mondo.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E così, ancora una volta, proviamo a passare dall’umanità
al singolo, in un’attività che permetta a ciascuno di riconoscersi come parte
di un tutto, e allo stesso tempo distinto da esso. </span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">È il grande nodo di uguaglianza e diversità, che permea
molta parte del nostro stare insieme.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">È la ricchezza di riconoscersi, appunto, uguali, ma
diversi (oppure, diversi, ma uguali), che può passare anche attraverso la
grammatica.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E allora, utilizziamo i nostri Aggettivi per l’umanità
per incominciare a descriverci: abbiamo tutti una ricchezza di termini a cui
attingere (quella che abbiamo realizzato durante la nostra ricerca), e a questo
punto è più semplice scegliere gli aggettivi qualificativi che maggiormente ci
definiscono, per scriverli e descriverli.</span></p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXaySiAsNx9EJo36t6qvMhiGgC1KxVaMS3JqqjSkue1HekLj-6wEBcO6M_b54kjXM5Ktex8iZ3cwvJe2Xo5OIfVEjrJiSfWV08GF3kImZJ6Utn6B8MS0s6C27_ayMT0MrViTHg2R9GRKCA/s2048/5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXaySiAsNx9EJo36t6qvMhiGgC1KxVaMS3JqqjSkue1HekLj-6wEBcO6M_b54kjXM5Ktex8iZ3cwvJe2Xo5OIfVEjrJiSfWV08GF3kImZJ6Utn6B8MS0s6C27_ayMT0MrViTHg2R9GRKCA/w300-h400/5.jpg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKHVnv1LHqeszmPBVNTu5hRICKear-s4f635Bfw2835EaJGRAwkgnOeTrRjfjJ4Xv5xQhGV0bGerir5DJjoB9Va-nuLUSdXR3mmr1_f1HBlCacFxLUpP5pFoYnrVZ_aYTKPSBzoD_S8f_g/s2048/4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1582" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKHVnv1LHqeszmPBVNTu5hRICKear-s4f635Bfw2835EaJGRAwkgnOeTrRjfjJ4Xv5xQhGV0bGerir5DJjoB9Va-nuLUSdXR3mmr1_f1HBlCacFxLUpP5pFoYnrVZ_aYTKPSBzoD_S8f_g/w309-h400/4.jpg" width="309" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBNXunPKtw5vilwK98jZS-LIdlOD6bBW4dutMdFayixaWBgy3fPKu2loALE74luE6YZpJkN3VBGNewiOBVTn6JacR97rN2voj7RR_k0bDBtBYM-hbAjtRNp1jahJCEB_EBmMtV_94TRV4n/s2048/3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBNXunPKtw5vilwK98jZS-LIdlOD6bBW4dutMdFayixaWBgy3fPKu2loALE74luE6YZpJkN3VBGNewiOBVTn6JacR97rN2voj7RR_k0bDBtBYM-hbAjtRNp1jahJCEB_EBmMtV_94TRV4n/w300-h400/3.jpg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPTt7qMI1HKH1J5zzfsVSBmw5N2BVvkzi3qDdlIqgzrc0qn9YpYju7MHqFSSuiZgZl1r-PnakTgytte6cUcWn_AyDLkkU5K8QJpnOFm9mUncRXzfCMTY9w5r4p4mfgU7Oaiv832tL7mX2U/s2048/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPTt7qMI1HKH1J5zzfsVSBmw5N2BVvkzi3qDdlIqgzrc0qn9YpYju7MHqFSSuiZgZl1r-PnakTgytte6cUcWn_AyDLkkU5K8QJpnOFm9mUncRXzfCMTY9w5r4p4mfgU7Oaiv832tL7mX2U/w300-h400/2.jpg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQAQcOBMUpeUMsVhC5nj_oT8HV-hFrGDLlsLop53CZAnGKZ67ji1adRbeFkgrGFl3eWq8m0QeeAPgmpTsavUZxnHGF2-_KAEp0CqiiB_nkozGhbz4dym0CIU4L0vMaFvv7GxDh11z2N7uc/s2048/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQAQcOBMUpeUMsVhC5nj_oT8HV-hFrGDLlsLop53CZAnGKZ67ji1adRbeFkgrGFl3eWq8m0QeeAPgmpTsavUZxnHGF2-_KAEp0CqiiB_nkozGhbz4dym0CIU4L0vMaFvv7GxDh11z2N7uc/w300-h400/1.jpg" width="300" /></a></div><br /><p></p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibzxPsUMlrE2syKQ_dNnpIoICO-WmwKoDxkuePZrNBxEmkYnSH9ybBZZkk_bbK3OV1IajwxKgbua4MwEeRM6tuA_bkRwuKl2njIOPedtD-1FwJGyDYegYnefiGnjEhcM4YVjqMsh-U0jnm/s2048/6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibzxPsUMlrE2syKQ_dNnpIoICO-WmwKoDxkuePZrNBxEmkYnSH9ybBZZkk_bbK3OV1IajwxKgbua4MwEeRM6tuA_bkRwuKl2njIOPedtD-1FwJGyDYegYnefiGnjEhcM4YVjqMsh-U0jnm/w300-h400/6.jpg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxw8kwTFrvDW35BeCXJ1Oj_08rHPd345GlGyT7Wd_jWOCtLW0tT-XVlODYtp5u0VGoDZusqiJvYxwvdAi3Rad4ntTxkLyIejifKqQ8CzmFmG2LAjSu8gjWceHTutk3RgMIz6dOBRJxNANC/s2048/7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxw8kwTFrvDW35BeCXJ1Oj_08rHPd345GlGyT7Wd_jWOCtLW0tT-XVlODYtp5u0VGoDZusqiJvYxwvdAi3Rad4ntTxkLyIejifKqQ8CzmFmG2LAjSu8gjWceHTutk3RgMIz6dOBRJxNANC/w300-h400/7.jpg" width="300" /></a></div><p style="text-align: center;"><br /></p></span>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Scopriamo in questo modo gli agili e i goffi, i golosi e
i gelosi (che sia, semplicemente, un’imprecisione?), i rockettari e i
tranquilli… e, soprattutto, scopriamo che si può essere tristi o felici,
profumati o puzzolenti, fortunati o sfortunati a seconda delle situazioni e dei
contesti in cui ci troviamo a vivere.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Uguali, ma diversi. Diversi, ma uguali. Sempre.</span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-65609731308786570992020-09-21T06:52:00.001+02:002020-09-21T07:00:33.442+02:00Aggettivi qualificativi per l'umanità
<div class="separator">
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Io non lo so, se questa necessità di far confluire tutte
le attività svolte a scuola dentro un unico percorso di senso sia davvero utile,
per le bambine e i bambini. O se lo sia più per me, nella continua ricerca di
un equilibrio tra pedagogia e didattica. </span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">C’è che nel PIA avevo dichiarato di dover lavorare sugli
aggettivi qualificativi. E l’abbiamo fatto, con una classe in giardino e con
l’altra in aula (che, per scendere, avremmo dovuto ridurre il tempo
dell’intervallo, anch’esso in giardino, e a volte bisogna pur fare delle scelte
difficili).</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">A giro, ci siamo chiesti<i>: “Come può essere una
persona?”</i>, e abbiamo provato a risponderci. Io, intanto, scrivevo tutti gli
aggettivi in un file, che poi abbiamo salvato e che ci è servito per una
riflessione sul significato di ciascuno.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Perché non tutti abbiamo lo stesso bagaglio lessicale; e
quel che è chiaro e semplice per qualcuno, può non esserlo per qualcun altro.
Così, il giorno dopo abbiamo chiamato l’attività <b><i>Aggettivi qualificativi
per l’umanità </i></b>(perché, come altro si possono definire uomini, donne,
bambine, bambini, anziani, giovani, ragazze e ragazzi?), e dopo un paio di
esempi, ciascuno ha provato a dare le proprie definizioni di ciò che
caratterizza l’umanità: che può essere <i>amichevole, bella, gentile, generosa,
curiosa, disponibile, amorevole, pensierosa, golosa, libera, intelligente,
interessante, giocosa, divertente, felice, vanitosa, fortunata, coraggiosa,
pensierosa, goffa, agile, maldestra, rilassata, abbronzata, sopravvissuta,
selvaggia, guerriera, rassegnata</i> <i><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>[…] </i>ma anche<i> brutta, ossessionata,
antipatica, stupida, assassina, arrabbiata, tradita, cattiva, minacciosa,
bugiarda, prepotente, disgustata, tradita, odiosa, sfortunata, puzzolente…</i></span></p>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><u><span style="color: #000120;"></span></u><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHryx1j_KQdDq-GmIkTnDWeR4qnQPXTG7A_mSFD8ZxPa8lComVTUFmaUXH673dJFGcR_MEEHSfwggNDr_WwAPRxX_2FIKOXz2oJc2DGhtWp-Ib28DvS2MtkhvCgmNIAH1fR3z_Z6cFk5hm/s1118/B.PNG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="895" data-original-width="1118" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHryx1j_KQdDq-GmIkTnDWeR4qnQPXTG7A_mSFD8ZxPa8lComVTUFmaUXH673dJFGcR_MEEHSfwggNDr_WwAPRxX_2FIKOXz2oJc2DGhtWp-Ib28DvS2MtkhvCgmNIAH1fR3z_Z6cFk5hm/w400-h320/B.PNG" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKDce5ODS7dGq0qzDB8ftqzI9UxtdqNGi1dIWQ8jqzrl1Ja1AH1MgVO5xrhagUoQx5Bg5GFFEBqdv9u70h4_-mFPnD4WDH1w1dt0vM60a_Co53pE-eozsZia4L2Di5wa8kuKHUtNSA1WhY/s1110/A.PNG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="921" data-original-width="1110" height="333" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKDce5ODS7dGq0qzDB8ftqzI9UxtdqNGi1dIWQ8jqzrl1Ja1AH1MgVO5xrhagUoQx5Bg5GFFEBqdv9u70h4_-mFPnD4WDH1w1dt0vM60a_Co53pE-eozsZia4L2Di5wa8kuKHUtNSA1WhY/w400-h333/A.PNG" width="400" /></a></div><br /><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><i><br /></i></span><p></p>
<span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><p>
</p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E di tutto ciò, quel che più mi premeva era leggere e
condividere le loro definizioni: perché è importante sapere che “<i>prepotente
è quando una persona è forte e picchia le persone, così fanno tutto quello che
vuole e si vanta della sua forza” </i>o <i>“disponibile, se c’è bisogno di
aiuto per una persona non esita un attimo ad aiutarla” </i>o, ancora, <i>“amorevole,
se è gentile, affettuosa e ama tutti”. </i>E che, a volte, per essere felici,
basta tenere il proprio gatto tra le braccia.</span></p><p>
</p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Perché, forse, la cosa più bella della scuola è la
possibilità per ciascuno di diventare vocabolario per un’altra persona, e che
un altro lo sia per te.</span><br /></p></span><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><p style="text-align: center;"><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></p></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_r0EA66cfhCmyfUn1mv2_StgVFLXzSDsN0DD3gPFKhnIIPciXDmNnnTQOyDL8bK1F4soK8izrDKFfLh89aC9fzJHgnABNfPIUY88YNrzLxH1n4A_e1XmYGkgOlWaFvu0wAPwKeYghZ4Jy/s1494/12.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1066" data-original-width="1494" height="285" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_r0EA66cfhCmyfUn1mv2_StgVFLXzSDsN0DD3gPFKhnIIPciXDmNnnTQOyDL8bK1F4soK8izrDKFfLh89aC9fzJHgnABNfPIUY88YNrzLxH1n4A_e1XmYGkgOlWaFvu0wAPwKeYghZ4Jy/w400-h285/12.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiHoBP2q_IWZMJk1mRIXlwfigEpNUD_OkSZ_gzZstli7b6JyLskrZGtRAmejRD7fChDBAV3Qt_z_n77mlTKqwkdOVSA33JS28LtMft2eoGOw1H9L9OHnArKtLpoVtNcVyu6buTP68wp-kO/s1788/11.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1788" data-original-width="1525" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiHoBP2q_IWZMJk1mRIXlwfigEpNUD_OkSZ_gzZstli7b6JyLskrZGtRAmejRD7fChDBAV3Qt_z_n77mlTKqwkdOVSA33JS28LtMft2eoGOw1H9L9OHnArKtLpoVtNcVyu6buTP68wp-kO/w341-h400/11.jpg" width="341" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAHY6DEzj_tGn7Q2x2SoRcIlvCoRWWd1n6Qu8P0Jct2YIFdSwB6e39vXBJHera6QoOXV9HXQslF1Lt7GOaq1kA8w87W4_4EIm1hB80dSyix-siJ8cg5-X6tfxm52AUkHdJmWBLE3TPSKRn/s1506/10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="808" data-original-width="1506" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAHY6DEzj_tGn7Q2x2SoRcIlvCoRWWd1n6Qu8P0Jct2YIFdSwB6e39vXBJHera6QoOXV9HXQslF1Lt7GOaq1kA8w87W4_4EIm1hB80dSyix-siJ8cg5-X6tfxm52AUkHdJmWBLE3TPSKRn/w400-h215/10.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju81cxtApafs66gchzLl9xNkr5MO82KmcsJKUeioUpb3W9ejlLYI7VlKN2bi81Fw5fZ42bu-6TfQSz2ala6sou0z0nGAkNxj3pbzBKYYX1_HpXARJNWYAL-EwUQnH6mknTIKrLWzz2l7Mw/s2048/8.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju81cxtApafs66gchzLl9xNkr5MO82KmcsJKUeioUpb3W9ejlLYI7VlKN2bi81Fw5fZ42bu-6TfQSz2ala6sou0z0nGAkNxj3pbzBKYYX1_HpXARJNWYAL-EwUQnH6mknTIKrLWzz2l7Mw/w300-h400/8.jpg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_AvddzOQSopVIVsYimkq3D62Lsi0ce4niufoX92KmheEkLW0LYXObyabqQXJUNz72pCprFKvS5vsvBX0ZcgzQyZ20997EVOo2IxYGCyMJvvK2hNo5OA6JquUK9jduqwLOzoNPv6Mmevld/s2048/7.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_AvddzOQSopVIVsYimkq3D62Lsi0ce4niufoX92KmheEkLW0LYXObyabqQXJUNz72pCprFKvS5vsvBX0ZcgzQyZ20997EVOo2IxYGCyMJvvK2hNo5OA6JquUK9jduqwLOzoNPv6Mmevld/w300-h400/7.jpg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFO12JXTVgsEbzZfv8Rfqi9Q9947qANPyJQ_r1RWEymSafFhyphenhyphenxrF_KIipUv-OKZ9qoGRDsCxloXAPfBMff5lsK2NCXaCuEvgO4fbeglfD7bHYgY0j9MNMlXj1GX5OjpMjW6FDSd6kLagrw/s1499/6.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="933" data-original-width="1499" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFO12JXTVgsEbzZfv8Rfqi9Q9947qANPyJQ_r1RWEymSafFhyphenhyphenxrF_KIipUv-OKZ9qoGRDsCxloXAPfBMff5lsK2NCXaCuEvgO4fbeglfD7bHYgY0j9MNMlXj1GX5OjpMjW6FDSd6kLagrw/s320/6.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiC9dDlpqIcD9lmwxjEJ6HQAHLbyYLSVq6A7Wdwm3woSWl0sN69Zv2a6-EDhwDjQfneEOTT7r9u22DokgZODpoZ0__MFItiw6aZ_KG6vrTqzy9hVCQFI1jKG6FEO1tuPEdVRrS5hYhDr-E/s2048/4.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiC9dDlpqIcD9lmwxjEJ6HQAHLbyYLSVq6A7Wdwm3woSWl0sN69Zv2a6-EDhwDjQfneEOTT7r9u22DokgZODpoZ0__MFItiw6aZ_KG6vrTqzy9hVCQFI1jKG6FEO1tuPEdVRrS5hYhDr-E/w300-h400/4.jpg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7ISceQIezKFrVjBQIOSdqmckIxSiqHf0eNc7Wn-pHHcx-IS0kONOJ3B_1IrmveIzmSlxDOD_-HrCFfDgNOOq9YHBdOooflg7pXu7Vp4wxTAZgLI2WLefC5oaUbBo6MBMsaFyKg6VZoSMU/s2048/3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1451" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7ISceQIezKFrVjBQIOSdqmckIxSiqHf0eNc7Wn-pHHcx-IS0kONOJ3B_1IrmveIzmSlxDOD_-HrCFfDgNOOq9YHBdOooflg7pXu7Vp4wxTAZgLI2WLefC5oaUbBo6MBMsaFyKg6VZoSMU/w284-h400/3.jpg" width="284" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGWtydi_tRg6TRCeZxPP2ss9KDbavMoqBWeQbw_GIaTt27IebZ0u3Y1RGlHl9v_dzDKqYw8sHly1zfUi_uVe9aE8gZ94pFGKzftsMKqJZtEIj5pjdLY0MvIoz9mK5mNbAgRJyJq5NGSvtv/s1489/2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="914" data-original-width="1489" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGWtydi_tRg6TRCeZxPP2ss9KDbavMoqBWeQbw_GIaTt27IebZ0u3Y1RGlHl9v_dzDKqYw8sHly1zfUi_uVe9aE8gZ94pFGKzftsMKqJZtEIj5pjdLY0MvIoz9mK5mNbAgRJyJq5NGSvtv/s320/2.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCYbTSb4nm2qKtZgX8E869QLGDMSTu33DAk0lf7_JnfbTeK4sVncs37sUAi4sgauk5k8dh42-P4iIs07LMoYPAONp-4S453odgLJqXAI8uQ7sA19jS6yFIc4e9cgnxheJDAXg56i2W_O4l/s2008/1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2008" data-original-width="1535" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCYbTSb4nm2qKtZgX8E869QLGDMSTu33DAk0lf7_JnfbTeK4sVncs37sUAi4sgauk5k8dh42-P4iIs07LMoYPAONp-4S453odgLJqXAI8uQ7sA19jS6yFIc4e9cgnxheJDAXg56i2W_O4l/w306-h400/1.jpg" width="306" /></a></div><br /><p></p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7ilMVCkglFlRF8C4V0kqo518MiKxQ1XWWE59GyZOIZvxJPfr1CcoPHRptlur8-v6DBylZNoaszQS2I5U4E3kG0tqv7O6qvWmZ5961FEZEjU3Ed0jqTgKgRNG9FqkE60Lr9FzK_8tX8foV/s1507/5.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1411" data-original-width="1507" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7ilMVCkglFlRF8C4V0kqo518MiKxQ1XWWE59GyZOIZvxJPfr1CcoPHRptlur8-v6DBylZNoaszQS2I5U4E3kG0tqv7O6qvWmZ5961FEZEjU3Ed0jqTgKgRNG9FqkE60Lr9FzK_8tX8foV/s320/5.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsWLGrAfPA4hB2N1hCzYRMIpGQJXjtN-AstkuJqTU8nLrs2mc_1Zs39yXeROktkWkrMJUly1l31R5hD1B_lOqDyHgJxz5_rm1CAn5PwtNgG_7CePaYDiDz-5HLlVRTjkHyMLLZ27O1OTTU/s2048/9.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsWLGrAfPA4hB2N1hCzYRMIpGQJXjtN-AstkuJqTU8nLrs2mc_1Zs39yXeROktkWkrMJUly1l31R5hD1B_lOqDyHgJxz5_rm1CAn5PwtNgG_7CePaYDiDz-5HLlVRTjkHyMLLZ27O1OTTU/w300-h400/9.jpg" width="300" /></a></div><p style="text-align: center;"><br /></p></span>
<p><br /></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-71816153406679587482020-09-16T06:59:00.000+02:002020-09-16T06:59:35.073+02:00Riordino (alfabetico) in giardino
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Fra pochi giorni compirò 53 anni.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Non sono certo una giovane maestra, e talvolta fatico ad
adeguarmi ai nuovi stili e approcci educativi e didattici. Penso però che sia
importante conoscerli, per cogliere il meglio di ciascuno, e adattarlo ai
contesti e alle situazioni.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Non ho mai fatto molta didattica all’aperto; abbiamo
(quasi) sempre lavorato in aula, magari cambiando il setting o privilegiando il
lavoro a coppie, a piccoli gruppi o il tutoring tra pari.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">È di questi giorni, però, una riflessione necessaria:
quanto è importante, laddove possibile, poter stare fuori, econtinuare a imparare?
Probabilmente, molto.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Così scendiamo in giardino, e ci sediamo in cerchio: un
cerchio larghissimo, con cui occupiamo buona parte del campo da basket.
Abbassiamo la mascherina, inspiriamo ed espiriamo. Quanto bene ci fa?</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Stiamo ripassando il riordino alfabetico, e lo facciamo
muovendoci. Chiedo ai bambini di disporsi, a distanza di sicurezza, secondo l’ordine
alfabetico del registro, ovvero per cognome. Poi, tutto cambia: l’ordine è
quello del nome, e in una classe capita che l’ultimo, evangelicamente, diventi
il primo. Ci sono nomi con la stessa iniziale, e occorre guardare la seconda o
la terza lettera. Ma ormai siamo capaci, e lo facciamo, con l’aiuto di tutti,
senza nemmeno bisogno della parola scritta.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ci sediamo di nuovo. Chiedo di guardare, toccare, ascoltare,
annusare. Non possiamo gustare, ma rimedieremo all’intervallo. Quali cose,
animali, persone, riempiono i nostri sensi? E, per ognuno di essi, quanti
aggettivi qualificativi possiamo trovare, sempre guardando, ma anche toccando,
ascoltando, annusando?</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ecco. Non ho inventato nulla di nuovo, lo so. Ma sono
stata costretta a far quel che ho sempre fatto in un modo diverso, che alle
bambine e ai bambini certo non dispiace. </span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E, quindi, perché non continuare a provarci?</span></p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJO_B4HQwTvvhX6UJwbdv0jyABLDVjMRwkrcAiiYOAij33fYdc7dtmlbnE8Wzwl8QJK7ikfasyij1VjHN6dNN5RE054GLDelkqXVijIxqWkcngFC0zSWYuquPfqvqtAc2Su3lk1pLE92XD/s1507/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1185" data-original-width="1507" height="315" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJO_B4HQwTvvhX6UJwbdv0jyABLDVjMRwkrcAiiYOAij33fYdc7dtmlbnE8Wzwl8QJK7ikfasyij1VjHN6dNN5RE054GLDelkqXVijIxqWkcngFC0zSWYuquPfqvqtAc2Su3lk1pLE92XD/w400-h315/1.jpg" width="400" /></a><br /></div><p></p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><p style="text-align: center;"><br /></p></span>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">(Nella foto, l’immagine del lavoro in classe: una parola
per ciascuno, da scrivere e riordinare insieme, sul quaderno. Perché la maestra
è vecchia, e ai vecchi esercizi, comunque, non rinuncia).</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-40663017743868711142020-09-12T08:20:00.004+02:002020-09-12T08:20:42.537+02:00Voli, famiglie... e grammatica
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Ho iniziato a pensare all’accoglienza delle nostre
bambine e dei nostri bambini qualche settimana fa, alla fine del mese di luglio.
I tempi erano maturi, il desiderio di tornare a scuola, dopo tanti mesi, intenso,
e la mente pronta a condividere riflessioni con colleghi di ogni dove.</span></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">In questo modo, è nato il gruppo Fb Settembre 2020
primaria, dove per settimane ci siamo confrontati, immaginando percorsi e
attività a partire da <b><i>Il volo della famiglia Knitter</i></b>, di Guia
Risari e Anna Castagnoli, Bohem.</span></p><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-c3DdCcxat3UFj89eoAYf2U-cjG6PA1N_wrhwft5uJZBR6kC4Ub07T_qdav3aPiilNzEga5e2C79qzOk5GFF9coP4m6HAxoojQMTRFh_G4J5ZEpQ41qaS669Jy9L-HhF9BCIIJayfjWdn/s1153/1.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1153" data-original-width="875" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-c3DdCcxat3UFj89eoAYf2U-cjG6PA1N_wrhwft5uJZBR6kC4Ub07T_qdav3aPiilNzEga5e2C79qzOk5GFF9coP4m6HAxoojQMTRFh_G4J5ZEpQ41qaS669Jy9L-HhF9BCIIJayfjWdn/w380-h500/1.JPG" width="380" /></a></div><br /><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Sono state settimane dense e proficue, di scambi,
suggestioni, idee. </span></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Poi, il 1° settembre, noi siamo partiti, quasi da soli - davvero,
come dice Claudio Milani, pionieri in questa nuova, complicata, surreale
avventura. </span></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Con bambini e bambine, nei giorni scorsi ci siamo
ritrovati, ci siamo abituati a nuove regole, abbiamo sbagliato (l’errore più
bello? Una bambina che mi è corsa improvvisamente incontro e mi ha abbracciata,
ricordandosi nell’istante stesso in cui succedeva che ora non si può), abbiamo
riascoltato le nostre voci, lavorato insieme e da soli, letto libri e giocato
in giardino.</span></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Il primo giorno, il cuore delle parole belle; il secondo,
la videolettura alla Lim del nostro primo libro insieme, proprio Il volo della
famiglia Knitter.</span></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">La lettura di quest’albo ha suggerito, nel gruppo Fb
citato prima, una ricchissima bibliografia che, a cascata, ha creato nuove
idee, percorsi, suggestioni.</span></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Io desideravo esplorare con bambine e bambini il
significato della parola <b><i>famiglia, </i></b>alla ricerca delle diverse
sfumature di senso che può acquisire; e mi piaceva anche l’idea di uscire dall’idea
chiusa di famiglia come rete di legami parentali, ma aprirla alle relazioni
sociali. Per questo, ho condiviso con i colleghi del gruppo questi spunti:</span></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">“[…] Che cos’è una famiglia? Domanda aperta
con discussione, documentazione delle diverse risposte (penso che nei prossimi
mesi sarà ancora più utile avere un blog di classe, o comunque un luogo
virtuale dove tenere traccia del percorso), riflessione su quante famiglie
esistano al mondo (vedere bibliografia allegata). In un tema come questo, penso
sia davvero necessario fare molta attenzione sia a evitare gli stereotipi che a
non ferire/urtare le diverse sensibilità. </span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">La famiglia-classe: davvero possiamo
considerarla una famiglia? Perché sì? Perché no? Cosa le servirebbe per essere
una vera famiglia? Quali sono i comportamenti più corretti perché la scuola sia
sempre più, per tutte e tutti, luogo di benessere?</span></i></p>
<p><i><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">La SCUOLA, casa delle famiglie-classi: come
vivere al meglio tutti i suoi spazi? Come renderli il più possibile abitabili,
belli e sicuri per ciascun abitante? Quali attenzioni sono necessarie, per
bambine e bambini dalla 1^ alla 5^? Cosa non può mancare? A cosa dovremo stare
particolarmente attenti, soprattutto in questi mesi?”</span></i></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Ho chiesto quindi alle bambine e ai bambini di definire
cosa sia famiglia:</span></p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><p>
</p><p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La famiglia è un gruppo di persone che si
amano</span></i></p><p>
</p><p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La famiglia è la cosa più importante del
mondo e c’è sempre un legame fra tutti</span></i></p><p>
</p><p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">È una composizione tra animali oppure esseri
umani, che comunque sono anche animali</span></i></p><p>
</p><p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La famiglia è una scorta infinita d’amore</span></i></p><p>
</p><p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Una famiglia sono le persone più importanti
per noi</span></i></p><p>
</p><p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Famiglia è come una casa</span></i></p><p>
</p><p><i><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La famiglia serve a stare insieme</span></i><br /></p></span><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Poi, arricchiti dalle riflessioni altrui, ognuno ha scritto
sul proprio quaderno la definizione scelta.</span></p><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfj63-RhKEihflVvd8u34pk-a8eC9bh1y7FrNZiMqEt9y7P7163TXCNsIQiPaj8Xif331QjZJ9WaW__X3T-Qg_L04B123Mct7l-VbOjxBoz1uet90XwJ6K6INb4skeWfcqRX_4CF-VmWcP/s2048/7.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="2048" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfj63-RhKEihflVvd8u34pk-a8eC9bh1y7FrNZiMqEt9y7P7163TXCNsIQiPaj8Xif331QjZJ9WaW__X3T-Qg_L04B123Mct7l-VbOjxBoz1uet90XwJ6K6INb4skeWfcqRX_4CF-VmWcP/w500-h160/7.jpg" width="500" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRIIqyIG6asdh5-kIs3DZAZVnKHjtfTEl13FHVgvtduoLtLr85lZtD4ShnM0cJF5gra2iYgzfMPav7aXaU2ufl8Dz-qtNusn5ewVsMAKge39oFbkAXreeWIo7Uhy7SgEs-DnpErHOS-ESr/s2048/6.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="698" data-original-width="2048" height="170" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRIIqyIG6asdh5-kIs3DZAZVnKHjtfTEl13FHVgvtduoLtLr85lZtD4ShnM0cJF5gra2iYgzfMPav7aXaU2ufl8Dz-qtNusn5ewVsMAKge39oFbkAXreeWIo7Uhy7SgEs-DnpErHOS-ESr/w500-h170/6.jpg" width="500" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfYlzWAOYhVL36Cuvy80L9G-y6funLo4Nz2qH0wdoeJ68Sy2b0wTRLkMZZVBHUUgPydiILCBjR0xSurp6immqSdkn1HbDUqP5kWBA-1d4F025nfqN1J4xrF7ur1FRcPzY2JyHpcze_z0st/s2048/5.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="980" data-original-width="2048" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfYlzWAOYhVL36Cuvy80L9G-y6funLo4Nz2qH0wdoeJ68Sy2b0wTRLkMZZVBHUUgPydiILCBjR0xSurp6immqSdkn1HbDUqP5kWBA-1d4F025nfqN1J4xrF7ur1FRcPzY2JyHpcze_z0st/w500-h239/5.jpg" width="500" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh49eak1t-F6wSmirhTQ-d2KnKbn5Vojw7MOpuM4E4VpWySSrQFzuh4NEXIMtluDnV_wI8iwnyCaOUsdUJqrJJKaBELDXYW_SEzGBjzEOKSWynPpXNoJ-WT7rqXt6QAmGzReBouNEws5_1V/s2048/4.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="2048" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh49eak1t-F6wSmirhTQ-d2KnKbn5Vojw7MOpuM4E4VpWySSrQFzuh4NEXIMtluDnV_wI8iwnyCaOUsdUJqrJJKaBELDXYW_SEzGBjzEOKSWynPpXNoJ-WT7rqXt6QAmGzReBouNEws5_1V/w500-h160/4.jpg" width="500" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZIHvEi75Bb8vCS7-Dc8_LqCW4Fi4FHtsxh-bd3EaAGMmpU3Wbcnt5XgPBDtpf3X-ShawYFydR_-a_WjM7lrVQLWSyuStMofEZxVT5BU0FJ2bvoEF1f-zawziLvgTrjfD5BKKgxtYxxl6Y/s2048/3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="610" data-original-width="2048" height="149" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZIHvEi75Bb8vCS7-Dc8_LqCW4Fi4FHtsxh-bd3EaAGMmpU3Wbcnt5XgPBDtpf3X-ShawYFydR_-a_WjM7lrVQLWSyuStMofEZxVT5BU0FJ2bvoEF1f-zawziLvgTrjfD5BKKgxtYxxl6Y/w500-h149/3.jpg" width="500" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOG952okB7kF8qVv2bk-4c0EX78xUybqX1vGeR1wgOQgrvqu8RVOwqmnpcb6T_CAGsCrU-iplofNiHWRMPCuUfFk4a92eLc3EJ7EHFuAaY2nSZCvogrIUUsWaWHbg5Cx99WAYvGOnGN_2h/s2048/2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="616" data-original-width="2048" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOG952okB7kF8qVv2bk-4c0EX78xUybqX1vGeR1wgOQgrvqu8RVOwqmnpcb6T_CAGsCrU-iplofNiHWRMPCuUfFk4a92eLc3EJ7EHFuAaY2nSZCvogrIUUsWaWHbg5Cx99WAYvGOnGN_2h/w500-h150/2.jpg" width="500" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRxZVORHkvRTo7WbWeWsNHSxrAH_vbX935Szq_dBLOQCyNAsqEk6kpluV7ekdPDcgttKeYBNHyzuwMyjmQvyaKt6KZHaSNXSbjHJTmHg9v9f_QquV70t4aFXl8NikUxviz9y-BkKQyrz-U/s2048/1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="752" data-original-width="2048" height="185" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRxZVORHkvRTo7WbWeWsNHSxrAH_vbX935Szq_dBLOQCyNAsqEk6kpluV7ekdPDcgttKeYBNHyzuwMyjmQvyaKt6KZHaSNXSbjHJTmHg9v9f_QquV70t4aFXl8NikUxviz9y-BkKQyrz-U/w500-h185/1.jpg" width="500" /></a></span><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Il nostro rientro anticipato al 1° settembre era
giustificato dai PIA di classe: per continuare, ho quindi pensato che sarebbe
stato bello legare il tema <b><i>famiglia </i></b>a uno dei contenuti non
affrontati nei mesi della chiusura, ovvero gli aggettivi qualificativi.</span></p><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwSd6sPLOLz0FNsc594MPmewgARZkOMSbbuBvubWifyEyX6cd-PVaNmj9v4JIqZuV6D7dGFvNOxs5MYBT6-Pdy_41Xdc0U6Jb3YCR0jeebzhC-GvzXQLuF46j8xgDx-ZlG-Ld17lNFl6_n/s1000/5752954_315881.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="811" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwSd6sPLOLz0FNsc594MPmewgARZkOMSbbuBvubWifyEyX6cd-PVaNmj9v4JIqZuV6D7dGFvNOxs5MYBT6-Pdy_41Xdc0U6Jb3YCR0jeebzhC-GvzXQLuF46j8xgDx-ZlG-Ld17lNFl6_n/w406-h500/5752954_315881.jpg" width="406" /></a></span><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></div><p></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Abbiamo letto insieme <b><i>La mia famiglia selvaggia, </i></b>di
Laurent Moreau, orecchio acerbo: poi, come suggerito dall’albo, ogni bambina e
bambino ha raccontato alcuni componenti della propria famiglia attraverso alcune
similitudini. </span></p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGMHtmcGJJSURLP-jVg-2jgviyU_mVe4aZ5io1cNmMHEEBsyMeEOpYRPhHUcYhWwyO1iox5SPfY4zQT5YIBf9UNT_3HMGJN99VWP7MeqLlxxg5SgUNJ7_qVszoJlT6FoHuD_GPa56Hhr0z/s2048/17.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGMHtmcGJJSURLP-jVg-2jgviyU_mVe4aZ5io1cNmMHEEBsyMeEOpYRPhHUcYhWwyO1iox5SPfY4zQT5YIBf9UNT_3HMGJN99VWP7MeqLlxxg5SgUNJ7_qVszoJlT6FoHuD_GPa56Hhr0z/w375-h500/17.jpg" width="375" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSpWAXBhCQvs9tjGMLImA4TUkF860SW9bWL5uNNC1IpB1aiC27QcCJ8ZLQt1pdfVcwnLXhMfn9KFUfSE-vczfL1hDjZs_tP_5EldmEmsrXC5dmTlqEscBs45AYLYZL_XMIKbUU5yZ7vIVF/s2048/8.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="592" data-original-width="2048" height="115" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSpWAXBhCQvs9tjGMLImA4TUkF860SW9bWL5uNNC1IpB1aiC27QcCJ8ZLQt1pdfVcwnLXhMfn9KFUfSE-vczfL1hDjZs_tP_5EldmEmsrXC5dmTlqEscBs45AYLYZL_XMIKbUU5yZ7vIVF/w400-h115/8.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDxdmE-ca3aPVhLRaMXuQTlG-P6LgddWLO4gYsYKYsSkSB2UmDVJK0k08SY2-UgBsDktoG-NoyjhAEm6IZzM6V9zQKcnQkavuy8gEZpRFTe7yyuRge9pXHKrk_kY_An5z522rrLZqFtcRz/s2048/9.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1656" data-original-width="2048" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDxdmE-ca3aPVhLRaMXuQTlG-P6LgddWLO4gYsYKYsSkSB2UmDVJK0k08SY2-UgBsDktoG-NoyjhAEm6IZzM6V9zQKcnQkavuy8gEZpRFTe7yyuRge9pXHKrk_kY_An5z522rrLZqFtcRz/s320/9.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie1_WzDPKPaLm3sA-_R5NCW_CYh4Gt8x0BwwWh95q6HrTAjRz92RJWaoi_ZxaMP6YYbbOAtvf3SG2wPo02kaO3HgeLNsHVvXQ5c27HMkQF5pYirsuIQfZSmhx2g5DxPj6elPLoM8pP5WqD/s2048/10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie1_WzDPKPaLm3sA-_R5NCW_CYh4Gt8x0BwwWh95q6HrTAjRz92RJWaoi_ZxaMP6YYbbOAtvf3SG2wPo02kaO3HgeLNsHVvXQ5c27HMkQF5pYirsuIQfZSmhx2g5DxPj6elPLoM8pP5WqD/w375-h500/10.jpg" width="375" /></a></div><div><br /></div><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTwrz1ZJu5QRC1MSXFLuR6GwoTNGIkQhyphenhyphen0VsrzO7dT-lHTMK7VnIzvWMO7e4JkkmS3BUh52z80OOesy7hlPaL66A3xt0iTOtTvxB3ZQEC9vscEMWp17RrYGV6TgdV2Fep8ehp3UD4NWv6K/s2048/12.jpg" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: "quot"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1688" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTwrz1ZJu5QRC1MSXFLuR6GwoTNGIkQhyphenhyphen0VsrzO7dT-lHTMK7VnIzvWMO7e4JkkmS3BUh52z80OOesy7hlPaL66A3xt0iTOtTvxB3ZQEC9vscEMWp17RrYGV6TgdV2Fep8ehp3UD4NWv6K/w413-h500/12.jpg" width="413" /></a><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div><div><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv2T1Oi5jVXF7qS4OuIWVZx9XLqA2xQSPgqbrNR5Xp6x69t5f4533KXqIlN9ZbqII7rzLzGoA47U5zMiSda0SRtDZ4s33UR3CffPIuMfjbVIzyydBLNH-Z4BiDIy4sBbbsv7rqmXlZRBDE/s2048/11.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv2T1Oi5jVXF7qS4OuIWVZx9XLqA2xQSPgqbrNR5Xp6x69t5f4533KXqIlN9ZbqII7rzLzGoA47U5zMiSda0SRtDZ4s33UR3CffPIuMfjbVIzyydBLNH-Z4BiDIy4sBbbsv7rqmXlZRBDE/w375-h500/11.jpg" width="375" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><u><span style="color: #000120;"></span></u><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid1XcV4FS1smT87wqxytbAhnnC-ideejW1N9XNifu4NGNPRr6jPgxH80SKQnB8_yJB6CAIXEZiiasZxfewGnkq3jUhGo7sXdLhkVuTIWCAri8iRhjIFpkMJAaj0eIxKTYVmt_kZ0JuR05S/s2048/13.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1188" data-original-width="2048" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid1XcV4FS1smT87wqxytbAhnnC-ideejW1N9XNifu4NGNPRr6jPgxH80SKQnB8_yJB6CAIXEZiiasZxfewGnkq3jUhGo7sXdLhkVuTIWCAri8iRhjIFpkMJAaj0eIxKTYVmt_kZ0JuR05S/w400-h233/13.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv04Tw_bZNm-gyiF8wj4I9UG-otNC9yCk8PHo2Wy98yzFzUTiqgCh6fX45wFcfKvLO1O641rUyrPs92GfdugUqQ5JosXeI7rj0J5_0EMy5eLsuQ3Fjm0trQGHfrHUrK79Etwp6krYzKXkj/s2048/14.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1556" data-original-width="2048" height="304" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv04Tw_bZNm-gyiF8wj4I9UG-otNC9yCk8PHo2Wy98yzFzUTiqgCh6fX45wFcfKvLO1O641rUyrPs92GfdugUqQ5JosXeI7rj0J5_0EMy5eLsuQ3Fjm0trQGHfrHUrK79Etwp6krYzKXkj/w400-h304/14.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLdbB_rYGzF0cDRQsrhjlUU9aixnkaWE6hmEIkSJIpMlE3wu4c0e4h_FpKvMH_TvB6VmSl10VdEPCPuI5_oQawcljjTEphKNI-F9gbvGHcl-t_5UOwBtM9aVLv3wLnP7xdbm_N0GMWRqOv/s2048/15.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLdbB_rYGzF0cDRQsrhjlUU9aixnkaWE6hmEIkSJIpMlE3wu4c0e4h_FpKvMH_TvB6VmSl10VdEPCPuI5_oQawcljjTEphKNI-F9gbvGHcl-t_5UOwBtM9aVLv3wLnP7xdbm_N0GMWRqOv/w375-h500/15.jpg" width="375" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNOcbKOgEg9Dt-aKUTHxl59rKMl1h3U4oaC5ZUjxcn5l5muLZvqBqn2wkqq4vlgpyxxcCnwm2hNecPnZRKAx8c17WQRsDVGyz3_Gb_nPZqgolB5jwiva7WgiJWrU99WFRvvBjO6gEyaFDB/s2048/19.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1620" data-original-width="2048" height="316" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNOcbKOgEg9Dt-aKUTHxl59rKMl1h3U4oaC5ZUjxcn5l5muLZvqBqn2wkqq4vlgpyxxcCnwm2hNecPnZRKAx8c17WQRsDVGyz3_Gb_nPZqgolB5jwiva7WgiJWrU99WFRvvBjO6gEyaFDB/w400-h316/19.jpg" width="400" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDXaHzw9Si3R8CGl4Q64H-Kfgc24p4p9u74dZNvke4AV_A8lj7v5PNAS8BGvfc9JD4Jc0_6WBIPiehkykSatXb6ws1JQOKpeBcrw34cvAKV3DG0rG93F_PjOUfVVkvKGnj2_KnA4hGgdAe/s2048/18.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1456" data-original-width="2048" height="285" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDXaHzw9Si3R8CGl4Q64H-Kfgc24p4p9u74dZNvke4AV_A8lj7v5PNAS8BGvfc9JD4Jc0_6WBIPiehkykSatXb6ws1JQOKpeBcrw34cvAKV3DG0rG93F_PjOUfVVkvKGnj2_KnA4hGgdAe/w400-h285/18.jpg" width="400" /></a></div><br /><p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Infine, abbiamo sottolineato tutti gli aggettivi qualificativi
presenti nel testo.</span></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Ancora una volta, la buona letteratura e la grammatica hanno
camminato insieme. E non smetto di pensare che questo sia un buon modo di
continuare a imparare.</span></p>
<p><span face=""Candara",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"> </span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-34354442144024815102020-09-04T07:00:00.008+02:002020-09-04T07:00:01.625+02:00Cosa fare delle parole?
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Mi ero immaginata tante cose
diverse, per il nostro primo giorno insieme.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Poi, semplicemente, abbiamo
raccolto alcune parole: le abbiamo scritte, lette ad alta voce, riscritte in un
file Word e utilizzate, attraverso un’applicazione, per creare un <a href="https://apedario.blogspot.com/2020/09/elogio-della-banalita.html">“cuore di parole”</a>.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Ora sono lì, in un file
visibile alla lim, e ci chiediamo cosa farne. Ci spiace abbandonarle. </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Bambine e bambini ci pensano
un po’, poi cominciano a rispondere: </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"> </span></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Possiamo scrivere delle frasi</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Sarebbe un po’ lungo, ma mettere tutte le
parole in ordine alfabetico</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Stampare l’elenco di parole e colorarlo</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Facciamo delle frasi solo con le parole più
grandi</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Guardiamo delle parole, prendiamo quelle più
belle e scriviamo una storia</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Prendere tutte le parole, anche quelle che
non si vedono tanto, e scriviamo delle frasi</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Stampare le parole e ricordarci il primo
giorno di scuola cos’abbiamo fatto</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Potremmo stamparle, poi colorarle,
plastificarle e portarle a casa</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Potremmo metterle dalle parole più grandi
alle più piccole</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Una poesia</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Si potrebbe fare una storia</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Si potrebbe scrivere una lettera per gli
amici</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Una lettera come regalo per i nostri genitori</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Una fiaba</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Un piccolo testo dove scriviamo ai nostri
genitori com’è stato il nostro primo giorno di scuola con queste parole</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Un dettato</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Possiamo stamparlo, portarlo a casa e
prendere delle parole per fare una poesia, poi dopo creiamo delle lettere,
mettiamo dentro il foglietto e poi dopo le diamo ad altri amici</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Possiamo fare una mascherina con tutte le
parole</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Una recita</span></i></p>
<p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Fare i mezzi agricoli con le parole…</span></i></p><p><i><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></i></p>
<p><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Mentre li ascoltiamo, la mia collega e io sorridiamo:
alcuni hanno previsto con grande precisione le idee che hanno già attraversato
la “mente insegnante”. Altri, invece, ci stupiscono con una creatività che
nasce dalla necessità: l’idea di immaginare delle mascherine con le parole del
nostro primo giorno di scuola davvero giunge inattesa…Chi mai ci avrebbe
pensato? Probabilmente, proprio solo un bambino, o una bambina.</span></p>
<p><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Così, il giorno dopo - poiché questo nostro avvio
anticipato è giustificato dai PIA che abbiamo steso, per le diverse discipline,
per entrambe le classi - raccolgo volentieri il suggerimento di M.</span></p>
<p><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Riprendo il file con tutte le parole scritte, e ripetute
tante volte quante sono state dette dalle bambine e dai bambini. Chiedo loro
come si possano riordinare, secondo l’alfabeto: le risposte sono immediate.
Ricordano anche che, se l’iniziale è uguale, bisogna guardare la seconda
lettera, e via via, la terza, la quarta…</span></p><p><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span face="" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: black; display: inline; float: none; font-size: 12pt; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; line-height: 107%; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">Scelgo il comando “Tutte iniziali maiuscole” e chiedo a
ciascun bambino di leggere una parola che inizia con A. Decidiamo insieme di
eliminare quelle ripetute, per questo lavoro non ci servono; poi, le evidenziamo.</span></span><br /></p><p><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIIM1SZvPIwGX4q8VkotpQ3I88G1IzWwXva2kEEo5PQmT5pQPjX3PGujymA2scYebx3eFPsL6v_0PUmCc4_4YGLShGrOOAnh8CQkDbKedC9oz5rJNEV1iIcWkwhUXxD1rc736t5QdJ8Sxr/s1220/1.PNG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="536" data-original-width="1220" height="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIIM1SZvPIwGX4q8VkotpQ3I88G1IzWwXva2kEEo5PQmT5pQPjX3PGujymA2scYebx3eFPsL6v_0PUmCc4_4YGLShGrOOAnh8CQkDbKedC9oz5rJNEV1iIcWkwhUXxD1rc736t5QdJ8Sxr/w625-h275/1.PNG" width="625" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><u><span style="color: #000120;"></span></u><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>
<p><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="font-family: Times New Roman;"></span><span style="font-family: Times New Roman;"></span>Creo un nuovo file, in cui lascio solo le parole
necessarie, e poi iniziamo.</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOlppMp5xwLNJslNGxWNPMJ9oL9G5poEkAjlKCDEEHzp2Onj4U-okLhEuee-gLkwYvq8lkDsDaVBxLGPUwav9O8dDaJiMObdfnC7VWWc5mllMRZpoC3_A-Y_5hE4DvoKdX9JMqyvG6FVUz/s1090/2.PNG" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="67" data-original-width="1090" height="39" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOlppMp5xwLNJslNGxWNPMJ9oL9G5poEkAjlKCDEEHzp2Onj4U-okLhEuee-gLkwYvq8lkDsDaVBxLGPUwav9O8dDaJiMObdfnC7VWWc5mllMRZpoC3_A-Y_5hE4DvoKdX9JMqyvG6FVUz/w625-h39/2.PNG" width="625" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLD3cp2uPjzm3qf-0HNXjTnv8Pf00Gop-SBQjvF-8zy5yBEpsqLBZD7H17VYk7etKNSIfYWjnoFbtpsaO0aMrgs4lxRof_uow8TfCwo70CadlPGkkN-mzZHA2GgzhKhg27u0iq3bGhO8lh/s746/3.PNG" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="221" data-original-width="746" height="186" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLD3cp2uPjzm3qf-0HNXjTnv8Pf00Gop-SBQjvF-8zy5yBEpsqLBZD7H17VYk7etKNSIfYWjnoFbtpsaO0aMrgs4lxRof_uow8TfCwo70CadlPGkkN-mzZHA2GgzhKhg27u0iq3bGhO8lh/w625-h186/3.PNG" width="625" /></a><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVD_a7bNVEqMHHz6iIXSNe7y9YqXzQYIFofnub5RiznYp5ZV0rx57ODlvFGokBgziGrxvnxK6nG_Qtp1Q29IUl3xGuL4bIXxePB1Eq5V07_xZMnvrelGsiw9u6PJxJtujkpdx23W-9tI9F/s926/4.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="926" data-original-width="562" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVD_a7bNVEqMHHz6iIXSNe7y9YqXzQYIFofnub5RiznYp5ZV0rx57ODlvFGokBgziGrxvnxK6nG_Qtp1Q29IUl3xGuL4bIXxePB1Eq5V07_xZMnvrelGsiw9u6PJxJtujkpdx23W-9tI9F/w304-h500/4.PNG" width="304" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<p><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Il tutto oralmente, a turno, collaborando e aiutandoci quando
la “battaglia” (così qualcuno la definisce) si fa più complicata.</span></p>
<p><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">E mi pare che nessuno si perda. Che ci siano tutti. Che
ognuno faccia un pezzetto. Che, nonostante tutto, continuiamo a imparare, e a
crescere. Anche negli apprendimenti più formali.</span></p>
<p><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"> </span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-37154397580603016602020-09-02T07:00:00.004+02:002020-09-02T07:04:58.050+02:00Elogio della banalità
<p>
</p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Oh, sì: che banalità.</span></p><p>
</p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Due cuori (uno per classe) colmi di parole. Parole tra le
più abusate, da piccoli e grandi: <i>amici, amicizia, felicità, maestre, bello,
divertente, classe, scuola, amore</i>. Sono quelle che spiccano maggiormente, è
naturale.</span></p><p>
</p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Poi, leggermente più piccole: <i>matita, strano, affetto,
giocare, lim, noia, triste…</i></span></p><p>
</p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ancora, se si aguzza la vista, si leggono <i>intervallo,
bagno, mensa, bacheca, musica, sonno</i>…</span></p><p>
</p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Per la nostra prima mattinata insieme, non avevo pensato
nulla di originale, o creativo: solo, dopo averli ascoltati a lungo, ho chiesto
di scrivere su un foglio tutte le parole che fossero venute loro in mente
pensando proprio al primo giorno di scuola. Nessuna parola giusta o sbagliata:
valeva tutto, e (ciò che ho preferito di quest’attività, al contrario di quel
che solitamente avviene), non c’era bisogno di inventarsi nulla di nuovo: ogni
parola acquistava valore tanto più veniva ripetuta. </span></p><p>
</p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Perché talvolta è bello pensare che non sia necessario
essere originali, né, soprattutto, esserlo per forza. Non importa neppure se
qualcun altro l’ha già scritto, e letto ad alta voce, anzi: a ognuno è chiesto
di leggere, perché la maestra possa scrivere ciascuna parola, per tutte le
volte che è stata scritta e letta.</span></p><p>
</p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Per finire, in un passaggio dalla scrittura manuale
all’applicazione digitale (ma quanto ci tornerà utile, tutto quel che, a volte
con estrema fatica e “obtorto collo”, abbiamo imparato nei mesi scorsi?), ecco
i nostri “banali” cuori di parole: si chiamano wordart, e mi paiono a loro modo
affascinanti.</span></p><p>
</p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Perché subito li abbiamo condivisi via mail. Perché
ognuno potrà farne ciò che desidera. Perché sono una fotografia immediata e
realistica di ciò che conta davvero. </span></p><p>
</p><p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Anche se può sembrare banale.</span></p><p><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivnPNcDV4E7rlVrNLy5U3YU-5CLuvPmY9Knj_x0iKZvFf_IiN_2Y8ni2MfXUBIzuGX_sK_ZnO4pjU7sFFI4KYDV9UK0h2zmJ5Ih5mG2hstYrG1XeQvdZWHe6IzqNPWzStOco6GjMQWe8tY/s684/cuore+A.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="643" data-original-width="684" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivnPNcDV4E7rlVrNLy5U3YU-5CLuvPmY9Knj_x0iKZvFf_IiN_2Y8ni2MfXUBIzuGX_sK_ZnO4pjU7sFFI4KYDV9UK0h2zmJ5Ih5mG2hstYrG1XeQvdZWHe6IzqNPWzStOco6GjMQWe8tY/s640/cuore+A.JPG" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl0WKVIDXFf0ViC6GMxwWaYxFwtodHB1OaRWtE-N37oRFFMknlHdfIYwkYaSYwhHb25KFgHvCU1q3ZZ9tO-OnBgn7AsgQaarys9xcVR0aKSf3zNvflUznc-xNyaYZAUmlPmPHXi_an4oTJ/s697/cuore+B.PNG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="697" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl0WKVIDXFf0ViC6GMxwWaYxFwtodHB1OaRWtE-N37oRFFMknlHdfIYwkYaSYwhHb25KFgHvCU1q3ZZ9tO-OnBgn7AsgQaarys9xcVR0aKSf3zNvflUznc-xNyaYZAUmlPmPHXi_an4oTJ/s640/cuore+B.PNG" width="640" /></a></div><br /><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span><p></p>
<p><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"> </span></p>
<p><span face="" style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"> </span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-16170121180083828852020-08-31T08:20:00.003+02:002020-08-31T08:20:51.694+02:00Di nuovo insieme
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Nei miei programmi, nei mesi estivi appena trascorsi
avrei dovuto scrivere moltissimo.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Purtroppo (a volte, addirittura per fortuna) spesso nulla
va secondo i nostri programmi. Così, nei mesi scorsi, ho scritto davvero pochissimo.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Poco male, mi dico. Recupererò.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Oggi però è il 31 agosto, vigilia del vero inizio della
scuola: domani ritroveremo le nostre bambine e i nostri bambini, il nostro
spazio e il nostro tempo insieme. Lo faremo in un modo diverso da quel che
ricordiamo, da quel che è stato fino a quel 21 febbraio in cui tutto è
cambiato. Ma lo faremo.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Così ho pensato che dovesse esserci un gesto simbolico, per
festeggiare questo momento: e ho trovato il segno dentro il tempo dedicato a
scrivere per Apedario.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Quando il blog è nato, più di 7 anni fa, scrivevo quasi
quotidianamente: nel tempo, mi ero addirittura inventata delle rubriche settimanali:
<i>i libri <b>PIPPI</b>, <b>P</b>er <b>I</b> <b>P</b>iù <b>PI</b>ccoli, quelli <b>PIGRI</b>,
<b>P</b>er <b>I</b> <b>GR</b>and<b>I</b>, il sabato in poesia e La cura del
lunedì</i>, solo per citarne alcune, che ancora si trovano tra i #tag del blog.
Intanto, però, il tempo per scrivere era dedicato a nuovi progetti, e il blog
ha incominciato a languire; mi consolavo col pensiero che l’importante era che
i pochi post che scrivevo fossero almeno significativi.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Dalla chiusura della scuola ad oggi, sul blog è apparso
un solo post. Il tempo era tutto per il nuovo modo di insegnare a cui eravamo
improvvisamente stati chiamati. Ma domani, la scuola ritorna a somigliare alla
vita: un luogo vero, fisico, concreto, dove stare insieme per crescere e
imparare, dove condividere conquiste e difficoltà, dove costruire il futuro.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Noi lo faremo, ancora una volta, utilizzando i libri e la
lettura come strumento privilegiato; ponendoci domande, cercando risposte,
ascoltando quelle altrui, condividendo riflessioni e, perché no, talvolta
cambiando idea. Leggendo e scrivendo, cercando e trovando nella scrittura la
possibilità per parlare di noi, degli altri, del mondo. Per trovare le parole
per narrare ciò per cui, a volte, le parole sembrano non bastare. Per questo, penso,
sono così importanti le immagini.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Mi prometto che Apedario tornerà a essere il racconto
della scuola viva e vera. Con le sue difficoltà e le sue conquiste. Con le
parole e le immagini di ciò che le bambine e i bambini costruiranno insieme.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Sarà bello farlo con chi avrà voglia di accompagnarci.</span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></p>
<p><span style="font-family: "Candara",sans-serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p>
Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-261962993806766344.post-22205207246566349972020-05-27T09:06:00.001+02:002020-05-27T09:06:45.667+02:00Noi come Fridolin...<div class="kvgmc6g5 cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 0px; orphans: 2; overflow-wrap: break-word; text-align: left; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: pre-wrap; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: center;">
In uno dei nostri ultimi incontri in videolezione sincrona, leggiamo con le bambine e i bambini Fridolin, di Sara Welponer, Edizioni Corsare.
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L’abbiamo scelto con grande cura, perché ci sembra che, specialmente in un momento come questo, Fridolin possa parlare DI e A ciascuna bambina e ciascun bambino.</div>
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Abbiamo letto il libro e abbiamo fatto ai bambini alcune domande, assicurandoci che, a turno, tutti rispondessero.</div>
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Questo è il testo nato dalle loro risposte.
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<b>NOI COME FRIDOLIN</b></div>
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<i>Nei giorni scorsi, durante l’incontro di classe in Meet, le maestre ci hanno letto Fridolin, di Sara Welponer, Edizioni Corsare.</i></div>
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<i>Quando ci hanno chiesto perché, secondo noi, avessero scelto proprio questa storia, abbiamo risposto che anche noi, come Fridolin che era chiuso in una gabbia, siamo chiusi in casa: per fare un esempio hanno preso un uccellino al posto nostro. Alle maestre e ai maestri manchiamo tanto, si sentono un po’ soli, sentono la mancanza nostra e dei loro amici.</i></div>
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<i>Da quando c’è la malattia, come a Fridolin, ci manca la libertà. È come se la nostra gabbia fosse la casa, perché c’è il coronavirus e siamo stati in quarantena.</i></div>
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<i>Fridolin, chiuso nella gabbia, non stava tanto male: quando viveva con gli uomini, non lo trattavano male, gli davano da mangiare, magari qualcosa che a lui non piaceva… Anche noi, come Fridolin, ci possiamo divertire stando in casa, per esempio giocando a Monopoli.</i></div>
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<i>Conversando tra di noi, abbiamo scoperto che sono molte le cose che più ci sono mancate, ad esempio la famiglia: i nonni, i cugini, gli zii.</i></div>
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<i>Ci è mancata la scuola, perché lì si studia, e possiamo inventare le parole belle e anche abbracciarci. La scuola è il posto dove stare insieme e imparare. Ci è mancata anche tutta la confusione che facciamo in classe, gli amici, giocare con le maestre e con i nostri compagni. La nostalgia degli amici è stata forte, perché anche se facevamo la videochiamata, quando finivamo a volte ci siamo commossi.</i></div>
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<i>Ci è mancato il mare e ci sono mancati i giochi fuori, il calcio, gli allenatori e i compagni, fare sport e allenarci. Ci è mancato abbracciarci e toccarci.</i></div>
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<i>Insieme, abbiamo scoperto quali sono i nostri desideri più grandi: incontrarci di nuovo, fare una festa o un pigiama-party con tutti gli amici, andare con loro al ristorante o organizzare un centro estivo che duri quattro mesi, e poi tornare a scuola, incontrare e riabbracciare di nuovo tutti, amici, compagni e maestri. Appena arrivati tutti a scuola, vorremmo fare tutto il giorno di parole belle, abbracci e le cose che facciamo di solito, oppure tutto il giorno di intervallo, e la mensa ovviamente, dalla mattina alle 7.30 quando arriviamo, fin quando suona la campanella… tuuuutto il giorno intervallo! Sarebbe bello andare tutti insieme in montagna o al mare, magari in Liguria, alle Cinqueterre, o in un museo, a vedere le ceramiche.</i></div>
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<i>Desideriamo essere liberi e togliere la mascherina, avere dei poteri per far tornare tutto alla normalità, poter finalmente fare tutte le cose che ci piacciono. Vorremmo tornare ai nostri ritmi e alle nostre abitudini, e ci piacerebbe poter tornare a viaggiare.
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<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><i></i><br />Antonella Capettihttp://www.blogger.com/profile/00697910890937874173noreply@blogger.com0