Crictor
Madame
Bodot, come animale da compagnia, non ha né un cane, né un gatto, e
neppure un criceto: Madame Bodot ha addirittura un Boa constrictor,
speditole dal figlio dal Brasile come regalo di compleanno.
Dopo
un primo, comprensibile, istante di smarrimento, e soprattutto dopo
essersi accertata che il suo serpente non appartenga ad una specie
velenosa, Madame Bodot gli dà un nome, Crictor: da quel momento, le
loro vite saranno indissolubilmente legate.
Lei
gli sferruzzerà un lunghissimo maglioncino, da indossare nei giorni
più freddi; lui la accompagnerà a scuola, dove la aiuterà ad
insegnare ai piccoli alunni la matematica e l'alfabeto.
Crictor
riuscirà addirittura a sventare un furto in casa di Madame Bodot,
meritandosi un monumento e dando il proprio nome ad una piazza.
Come
incomincia:
“In
una piccola città della Francia viveva una vecchia signora che si
chiamava Madame Louise Bodot.
Suo
figlio era andato in Brasile alla ricerca di rettili.
Un
giorno il postino le portò uno strano pacco.
Quando
lo aprì, Madame Bodot si mise a urlare. Dentro c'era un serpente.
Glielo aveva spedito il figlio come regalo per il suo compleanno.
Per
essere sicura che i serpente non fosse velenoso, Madame Bodot andò
allo zoo, dove scoprì che il suo regalo di compleanno era un Boa
conscrictor. Perciò lo chiamò Crictor.”
UNGERER
T., Crictor, Mondadori
Nessun commento:
Posta un commento