Quando, durante l’estate, meditavo
sui Libri PIPPI (Per I Più Piccoli), rubrica settimanale inaugurata a settembre,
ho sentito immediata l’esigenza di uno spazio dedicato anche ai Libri Per I GR(and)I, i Libri PIGRI (l’acronimo più semplice e breve, PIG, si sarebbe prestato a dubbie
interpretazioni): libri che, come in un ossimoro, aiutino a riflettere, a tenere la mente pronta, aperta e allenata.
Per questo motivo mi piace davvero il pensiero di inaugurare oggi questa nuova rubrica con
Leggere senza stereotipi.
Percorsi educativi 0-6 anni per figurarsi il futuro
dell'associazione S.CO.S.S.E, settenove
un libro necessario, comunque la si pensi, qualunque idea ci si sia fatta nei mesi scorsi, e a maggior ragione se ancora non si avessero le idee chiare, sulla famigerata questione dei "libri gender".
Per quanto mi riguarda, l'ho seguita fin dal suo inizio e in tutto ciò che ne è conseguito.
Sono un’insegnante, e ritengo sia mio
dovere essere informata, tanto più su una questione così importante e
delicata. Mi è sembrato che, come spesso accade, molta parte delle polemiche che sono nate, siano state causate dalla scarsa informazione e dalla veicolazione immediata, e spesso non meditata, di frasi fatte, proclami, notizie estrapolate dal giusto contesto.
Dalla premessa (pag.8):
Dalla premessa (pag.8):
"Leggere senza stereotipi è un itinerario tra i libri, le parole, le figure, le storie: un itinerario che mette insieme buoni libri per tutti, capaci di raccontare i sentimenti, libri coraggiosi, che escono dai perimetri dell'ovvio, del prevedibile, per dare voce al sentimento, all'incontro."
E se all’interno delle
ricche e articolate bibliografie è possibile trovare alcuni titoli (non credo
siano più delle dita di una mano) su cui sarebbe bello discutere con le
famiglie prima che vengano proposti in classe, la maggior parte degli albi richiama
percorsi di riconoscimento della propria identità, della diversità, dei bisogni
primari di ogni bambino, dell’attenzione all’inclusione: pilastri che sono la
base non solo della più grande finalità educativa della scuola, ma di una
crescita serena e consapevole di ogni bambino.
Proprio alcuni di questi libri sono stati parte integrante e fondamentale della vita scolastica delle mie classi in questi primi due anni insieme:
Proprio alcuni di questi libri sono stati parte integrante e fondamentale della vita scolastica delle mie classi in questi primi due anni insieme:
S.CO.S.S.E
(Soluzioni
Comunicative Studi Servizi Editoriali) è un’associazione di promozione sociale
nata nel 2011 come spin-off universitario dell’Università degli Studi di Tor
Vergata di Roma da un gruppo di giovani donne con esperienze e formazioni
diverse alle spalle, ma con una comune volontà di lavorare per la
valorizzazione delle differenze e l’inclusione sociale e per la promozione di
una cultura libera e aperta per tutti e tutte.
Ed io, come la penso?
Nel mio lavoro non ho moltissime certezze: una delle poche è non fare nulla, in classe, che possa turbare la sensibilità dei bambini e delle loro famiglie. Non è un dovere facile da rispettare: le sensibilità sono molteplici e le più diverse.
Non ho timore di affermare
che neppure io proporrei a cuor leggero, in classe, a bimbi fino ai 10-11, libri
che affrontino temi delicati come l’omogenitorialità o l’identità
sessuale. Sono letture, tematiche, che credo vadano proposte a piccoli gruppi,
e soprattutto dove i bambini e le famiglie possano essere liberi di scegliere
se partecipare o meno. Ho troppo rispetto per l’altro per pensare, tout court,
che ciò che pensa, pur opposto a ciò che penso io, lo metta automaticamente
nella posizione sbagliata.
È altrettanto vero, però,
che finora non mi sono mai trovata di fronte a domande dei bambini o a
situazioni di vita concreta che chiedano risposte nuove, aperte, inclusive:
cosa farei se in classe ci fossero il figlio di due madri, o di due padri, o un
bambino con un genitore/fratello/sorella, dichiaratamente omosessuale? Da
insegnante, credo di avere il dovere di rispondere alle domande dei bambini con
quanta più chiarezza possibile. Questo libro credo possa offrire valide indicazioni bibliografiche a chi voglia affrontare argomenti che ci chiamano a nuove riflessioni e a domande/risposte non univoche.
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