Quando sono nato, ho
assaporato l’aria che mi circondava.
Quando sono nato, ero
cieco.
Quando sono nata, io
vedevo solo il buio.
Quando sono nato, non
avevo ancora visto niente.
Quando sono nata, ho
visto cose nuove quando ne sono uscita.
Quando sono nata., ho
incominciato a vivere.
Quando sono nato, mentre
dormivo sentivo solo il silenzio.
Quando sono nato,
piangevo perché ero piccolo piccolo piccolo.
Quando sono nato, non
sapevo che il Natale era così bello.
Quando sono nato, non
sapevo che alcune cose facevano tanto male.
Quando sono nata, era
molto comodo dentro la pancia della mia mamma.
Quando sono nato, nella
pancia della mamma sentivo tutto quello che sentiva lei.
Quando sono nata, c’erano
tante persone vicino a me, però la persona che era più vicina a me era la mia
mamma.
Quando sono nato, avevo
zero anni.
Quando sono nata, non
sapevo ancora il mio nome.
(Bambine e bambini di sette anni liberamente
ispirati da Quando sono nato, di Isabel Minhós
Martins e Madalena Matoso, Topipittori)
Il
Natale, a scuola, mi mette sempre in una situazione complessa: da un lato mi
piace pensarlo come un momento intenso di riflessione e condivisione in classe;
dall’altra so che è molto facile scivolare, anche con i bambini, sul crinale
delle banalità, delle frasi fatte, del buonismo che non incide davvero su un
cambiamento positivo dei comportamenti.
Eppure,
il significato più vero e profondo del Natale, per credenti e non, è
semplicemente la nascita: ciò che davvero origina ognuno di noi, e che tutti
condividiamo.
Il
saggio di Silvia Vecchini, “Una frescura al centro del petto” L’albo
illustrato nella crescita e nella vita interiore dei bambin, Topipittori,
mi pare davvero un importante strumento di riflessione, capace di ricomporre
questa mia ricerca tra religiosità e spiritualità: e se da una parte c’è il mio
sentimento umano, religioso, dall’altra c’è la coscienza laica del mio essere
insegnante, nella consapevolezza dell’assoluta necessità di riconoscere e dare
cittadinanza alla dimensione spirituale di tutte le bambine e di tutti i bambini.
Una
nascita al centro della storia, quindi. E allora, ad accompagnarci nella
scoperta del suo mistero, che fin dagli inizi è in ciascuno di noi, è ancora
una volta un albo edito da Topipittori: Quando sono nato, di Isabel Minhós Martins e Madalena Matoso.
Lo leggo, una prima
volta di fronte a loro. E poi ancora, mentre scrivono il completamento della
frase Quando sono nato…
Alcuni riprendono i
pensieri, le suggestioni suggerite dal testo; altri si fanno arditi, e immaginano,
ricordano, raccontano:
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