Da anni uno dei miei
giochi preferiti, davvero utilissimo bei primi giorni di scuola, è la ragnatela dell’amicizia.
La sua origine è sconosciuta: a me la fece conoscere Giulia, una collega di
religione quando ancora insegnavo alla scuola dell’infanzia. Funziona benissimo on giocatori di ogni età.
Si chiede ai bambini di
disporsi seduti in cerchio per terra. Ad uno di loro si affida il capo di un
gomitolo, che dev’essere poi lanciato ad un amico che, a sua volta, tenendo il
filo ben teso, lo lancerà ad un altro, e così via, fino ad arrivare all’ultimo
compagno, che concluderà collegandosi al primo. In questo modo si formerà una
grande ragnatela (i cui fili, ho scoperto negli anni, a volte i bambini si
divertono a scavalcare tentando di non calpestarli).
Talvolta mi è capitato di
predisporre in anticipo il disegno del cerchio segnando sulla circonferenza
tanti punti quanti sono i bambini (è facile, basta dividere 360 per il numero
dei bambini e, con il goniometro, assegnare i punti corrispondenti). Poi ho
scritto il nome di ognuno seguendo la disposizione nel cerchio e collegato
graficamente i nomi a seconda del percorso della ragnatela. Al termine ho
fotocopiato il disegno, dandone una copia ad ogni bambino, che ha potuto
decorarlo a piacere.
La ragnatela dell’amicizia
mi sembra un buon gioco per conoscere le relazioni tra compagni, per
aggiornarle nel tempo ed in seguito confrontarle. Si può fare ovunque, serve
solo un gomitolo abbastanza lungo, e se si è metodici nel segnare i legami
stabiliti dai bambino consente un’osservazione rapida e immediata delle
relazioni nel gruppo.
Ed ecco il lavoro dello scorso anno, ad inizio prima.
Da
è stato un gioco passare a
per concludere la mattinata con le PAROLE PREFERITE, che sono finite
proprio
sull'albero Chissadove! (potete notare che per tre volte compare la
parole CANE, e una volta CAGNOLINO: è proprio vero che è il miglior
amico dell'uomo!)
Per concludere, ecco l'avvio del lavoro di arte: una ragnatela dell'amicizia coloratissima
Ed ora, un po' di ragni...
Spartaco
è un nome impegnativo per un ragnetto. Soprattutto se le sue deboli
tele non riescono neanche a catturare una mosca. Eppure, quando
finalmente scoprirà il segreto per tessere ragnatele resistentissime, si
renderà conto che ci sono questioni più importanti della forza e del
successo.
DELESSERT E., Spartaco il ragnetto, Gallucci
Oggi
è il primo giorno di scuola. Il ragno Martino si nasconde sotto il suo
letto, e strepita e strilla: "Non voglio andare a scuola! "Ma conoscerai
alti insettini", dice la mamma. "Non mi interessa!" "E farete tanti
disegni". "Non mi piace disegnare!" "E andrai a scuola in pulmino..."
FRASCA S., Il ragno Martino prende il pulmino, Battello a Vapore
Grugno Baffo è
uno strano mostro: non ama mangiare i frappè di bava di tarantola e gli
pneumatici in fricassea. No! Lui vuole spaghetti al pomodoro e verdure di
stagione. La sua mammina, Martiria Viperini, è disperata, ma lui troverà la sua
strada in un viaggio nello straordinario pianeta degli umani, dove scoprirà
tanti modi prelibati di cucinare con due ingredienti a lui molto cari: le
Parole e l’Amicizia.
MONARI M., Bave di ragno a colazione, Alfa editore
Occhi a ciliegia, pelle di
pesca, naso di fragola… Un viaggio pieno di misteri per un ragno esploratore. Un
accostamento visivo e poetico alla geografia del corpo umano.
ALONSO F., Io e il ragno, Kalandraka
Splende il sole
e soffia il vento. Soffia già di buon mattino e porta con sé sopra i campi il
piccolo ragno. Con l'argenteo filo sottile il piccolo ragno rimane impigliato
fra i pali di un recinto... E comincia subito a tessere la sua tela.
CARLE E., Il piccolo ragno tesse e tace, Mondadori
Una ragnatela
luccica al sole del mattino. Ma non per tutti essa rappresenta qualcosa di
affascinante! Di pagina in pagina, il lettore scopre come il ragno utilizza la
ragnatela per catturare gli insetti di cui si nutrirà. È un lavoratore
instancabile e deve tessere una ragnatela nuova quasi ogni notte. Solo il suo
compagno non sarà imprigionato e avvelenato. Insieme i due ragni faranno
nascere molti piccoli che, dopo essere rimasti al sicuro nel nido, lo abbandoneranno
lasciandosi trasportare dal vento e andranno lontano per tessere le proprie
trappole.
MORRIS T., Il ragno, Mottajunior
E'
una grande amicizia quella che nasce tra Spid, imprevedibile ragnetto
parlante e Henry, un ragazzino per nulla prevenuto contro gli insetti
pelosi. Chi prima, chi poi, tutti i familiari di Henry, dopo le prime
reazioni di paura e ripugnanza, imparano ad apprezzare le doti di Spid.
Anche Norman, il compagno di giochi di Spid e sua sorella Linda, che da
Spid viene salvata durante un'alluvione. Se da un lato il libro ironizza
sull'egoismo umano, dall'altro propone valori molto importanti come
l'amicizia spontanea, l'attenzione per gli anziani nonni che vengono
spesso ospitati in casa dei figli.
WILLIAMS U., Spid il ragno ballerino, Battello a Vapore
VIVARELLI A., Camilla e il ragno peloso,
Il ragno e il
gallo, Carthusia
GOMBOLI M., Il ragno e la tartaruga,
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