lunedì 8 settembre 2014

La ragnatela dell'amicizia (e molti, molti ragni)

Da anni uno dei miei giochi preferiti, davvero utilissimo bei primi giorni di scuola, è la ragnatela dell’amicizia. 
La sua origine è sconosciuta: a me la fece conoscere Giulia, una collega di religione quando ancora insegnavo alla scuola dell’infanzia. Funziona benissimo on giocatori di ogni età.

Si chiede ai bambini di disporsi seduti in cerchio per terra. Ad uno di loro si affida il capo di un gomitolo, che dev’essere poi lanciato ad un amico che, a sua volta, tenendo il filo ben teso, lo lancerà ad un altro, e così via, fino ad arrivare all’ultimo compagno, che concluderà collegandosi al primo. In questo modo si formerà una grande ragnatela (i cui fili, ho scoperto negli anni, a volte i bambini si divertono a scavalcare tentando di non calpestarli).
Talvolta mi è capitato di predisporre in anticipo il disegno del cerchio segnando sulla circonferenza tanti punti quanti sono i bambini (è facile, basta dividere 360 per il numero dei bambini e, con il goniometro, assegnare i punti corrispondenti). Poi ho scritto il nome di ognuno seguendo la disposizione nel cerchio e collegato graficamente i nomi a seconda del percorso della ragnatela. Al termine ho fotocopiato il disegno, dandone una copia ad ogni bambino, che ha potuto decorarlo a piacere.
 
La ragnatela dell’amicizia mi sembra un buon gioco per conoscere le relazioni tra compagni, per aggiornarle nel tempo ed in seguito confrontarle. Si può fare ovunque, serve solo un gomitolo abbastanza lungo, e se si è metodici nel segnare i legami stabiliti dai bambino consente un’osservazione rapida e immediata delle relazioni nel gruppo.

Ed ecco il lavoro dello scorso anno, ad inizio prima.
Da
è stato un gioco passare a

per concludere la mattinata con le PAROLE PREFERITE, che sono finite


proprio sull'albero Chissadove! (potete notare che per tre volte compare la parole CANE, e una volta CAGNOLINO: è proprio vero che è il miglior amico dell'uomo!)
Per concludere, ecco l'avvio del lavoro di arte: una ragnatela dell'amicizia coloratissima









Ed ora, un po' di ragni...
Spartaco è un nome impegnativo per un ragnetto. Soprattutto se le sue deboli tele non riescono neanche a catturare una mosca. Eppure, quando finalmente scoprirà il segreto per tessere ragnatele resistentissime, si renderà conto che ci sono questioni più importanti della forza e del successo.

DELESSERT E., Spartaco il ragnetto, Gallucci





Oggi è il primo giorno di scuola. Il ragno Martino si nasconde sotto il suo letto, e strepita e strilla: "Non voglio andare a scuola! "Ma conoscerai alti insettini", dice la mamma. "Non mi interessa!" "E farete tanti disegni". "Non mi piace disegnare!" "E andrai a scuola in pulmino..." 

FRASCA S., Il ragno Martino prende il pulmino, Battello a Vapore



Grugno Baffo è uno strano mostro: non ama mangiare i frappè di bava di tarantola e gli pneumatici in fricassea. No! Lui vuole spaghetti al pomodoro e verdure di stagione. La sua mammina, Martiria Viperini, è disperata, ma lui troverà la sua strada in un viaggio nello straordinario pianeta degli umani, dove scoprirà tanti modi prelibati di cucinare con due ingredienti a lui molto cari: le Parole e l’Amicizia.

MONARI M., Bave di ragno a colazione, Alfa editore


Occhi a ciliegia, pelle di pesca, naso di fragola… Un viaggio pieno di misteri per un ragno esploratore. Un accostamento visivo e poetico alla geografia del corpo umano.

ALONSO F., Io e il ragno, Kalandraka




Splende il sole e soffia il vento. Soffia già di buon mattino e porta con sé sopra i campi il piccolo ragno. Con l'argenteo filo sottile il piccolo ragno rimane impigliato fra i pali di un recinto... E comincia subito a tessere la sua tela.
 CARLE E., Il piccolo ragno tesse e tace, Mondadori


Una ragnatela luccica al sole del mattino. Ma non per tutti essa rappresenta qualcosa di affascinante! Di pagina in pagina, il lettore scopre come il ragno utilizza la ragnatela per catturare gli insetti di cui si nutrirà. È un lavoratore instancabile e deve tessere una ragnatela nuova quasi ogni notte. Solo il suo compagno non sarà imprigionato e avvelenato. Insieme i due ragni faranno nascere molti piccoli che, dopo essere rimasti al sicuro nel nido, lo abbandoneranno lasciandosi trasportare dal vento e andranno lontano per tessere le proprie trappole.

MORRIS T., Il ragno, Mottajunior

E' una grande amicizia quella che nasce tra Spid, imprevedibile ragnetto parlante e Henry, un ragazzino per nulla prevenuto contro gli insetti pelosi. Chi prima, chi poi, tutti i familiari di Henry, dopo le prime reazioni di paura e ripugnanza, imparano ad apprezzare le doti di Spid. Anche Norman, il compagno di giochi di Spid e sua sorella Linda, che da Spid viene salvata durante un'alluvione. Se da un lato il libro ironizza sull'egoismo umano, dall'altro propone valori molto importanti come l'amicizia spontanea, l'attenzione per gli anziani nonni che vengono spesso ospitati in casa dei figli.
 WILLIAMS U., Spid il ragno ballerino, Battello a Vapore


VIVARELLI A., Camilla e il ragno peloso,


Il ragno e il gallo, Carthusia

GOMBOLI M., Il ragno e la tartaruga,

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