mercoledì 30 novembre 2016

Come un albero - Rossana Bossù risponde alle domande dei bambini

 
Dopo la lettura del libro

Come un albero



di Rossana Bossù, Camelozampa


i bambini hanno fatto molte domande e considerazioni. Ho promesso loro che le avrei girate all’autrice, che, a stretto giro di posta (elettronica) ci ha risposto, regalandoci parte del suo 
tempo.

Oggia scuola leggeremo le sue risposte ai bambini.



Come un albero

Perché hai fatto una torre di uova?

Perché l’illustrazione rappresenta “come un albero... cresco”. Per rappresentare la crescita ho messo le uova una sull’altra perché dentro le uova crescono i pulcini degli uccelli e poi perché ho indicato l’altezza delle uova in centimetri così da formare un’alta torre. Come i bambini di cui si misura l’altezza per vedere quanto sono cresciuti anche se insieme all’altezza crescono anche i pensieri, i ragionamenti, la curiosità, le passioni.


Come hai fatto a sapere che quelle uova erano di quegli uccelli?

Per fare l’illustrazione con la torre di uova ho prima scelto gli uccelli.
Sono tutti uccelli che fanno il nido sugli alberi e vivono nei boschi dove abito.
Ho poi cercato sui libri e sul web che forma hanno, di che colore sono e quanto sono grandi le uova dei rispettivi uccelli. Non è stato facile soprattutto trovare la dimensione, l’altezza delle uova ma qualche giorno fa in libreria ho trovato un libro che si intitola “Nidi, uova e nidiacei degli uccelli d’Europa” così posso scoprire tante altre informazioni sulle uova e sui nidi.


Come hai fatto a sapere che le ghiande fanno gli alberi?

Lo so perché io abito vicino a i boschi, dove ci sono tante querce (dalle ghiande nascono le querce) quindi mi è capitato spesso di vedere le ghiande cadere dagli alberi, perdere il “cappello”, germogliare e dare vita a nuove querce. Pensate che da un seme così piccolo nasce una quercia, un albero che può diventare molto grande e vivere anche per mille anni.


Perché nelle prime pagine hai messo la foglia al posto della chiocciola?

A cosa serve quel guscio di lumaca?

La parte superiore della ghianda può sembrare un guscio di lumaca ma in realtà è il “cappello” della ghianda.
Un involucro legnoso detto “cupola”. Serve per tenere la ghianda attaccata all’albero e protegge il frutto che contiene il seme fino a quando non cade a terra, il cappello si stacca, il frutto si rompe, il seme germoglia per dare vita a una nuova quercia.


Come che hai fatto a sapere la cosa sul cervo...che cadono le corna?

Perché adesso un albero al posto dei rami ha le corna del cervo?

Perché hai disegnato le foglie sui rami del cervo?

So che ai cervi tutti gli anni cadono le corna per poi ricrescere in primavera con un nuovo ramo perché mi piacciono e mi interessano molto gli animali e sono anche molto curiosa così leggo, guardo, chiedo, ascolto e in questo modo imparo tante nuove informazioni.
Sull’illustrazione ho nominato le corna del cervo con i nomi degli alberi proprio perché le corna del cervo ramificate somigliano ai rami degli alberi e come in primavera gli alberi mettono nuove foglie e fiori così alle corna dei cervi cresce un nuovo ramo.
Per rendere ancora più evidente la similitudine tra i rami delle corna e i rami degli alberi ho disegnato le foglie sulle corna del cervo.


Perché hai fatto la foglia che sembra un pesce?

La forma di alcune foglie assomiglia alla forma dei pesci. Inoltre in autunno le foglie cambiano colore e alcune da verdi diventano arancioni-rosse proprio come i pesci rossi.


Brava perché mi è piaciuto tutto, perché ha usato delle immagini diverse

Perché ha usato tanta fantasia

Perché ha messo la rana sulla foglia



Quel libro è molto bello

Come hai fatto a disegnarlo e a scriverlo?

È stato molto divertente



Che bella fantasia

Sembrava di vivere un’avventura con gli alberi

Abbiamo imparato tante nuove cose

È stato molto interessante



Come hai fatto a disegnare così bene?

Come hai fatto a scrivere così bene?



Come hai fatto ad avere tutte queste idee?

Come hai fatto a sapere tutte queste cose sugli alberi?

Come hai fatto a disegnare così bene? E a colorare così bene?

È bella la copertina!

Come si fa a scrivere un libro?

È difficile?

Sono nata in mezzo ai boschi, tra le montagne e tuttora ci abito.
Fin da quando ero bambina gli alberi sono stati i miei compagni di giochi ma anche mi consolavano quando ero triste. Nei boschi raccoglievo nocciole, castagne, more, le deliziose fragoline di bosco.
Mia mamma mi ha insegnato a riconoscere i funghi, quelli velenosi e quelli buoni da raccogliere.
Nel giardino di casa passavo ore ad osservare le formiche al lavoro nel formicaio, a guardare i ragni che tessono le ragnatele.
Per tutto questo so tante cose sugli alberi e mi sono venute le idee che ho messo nel libro. Alcune esperienze le ho vissute di persona, altre le ho approfondite leggendo libri, giornali e anche sul web.
Scrivere e illustrare un libro non è facile.
Bisogna lavorare tanto, fare parecchia pratica, provare e anche sbagliare molte volte.
Bisogna essere molto curiosi, farsi venire in mente tante domande e cercare le risposte. Leggere, andare a teatro, al cinema, visitare i musei, ascoltare la musica, viaggiare, guardare e interessarsi di tutto, ascoltare e parlare con tante persone. Le idee possono venire anche solo da una frase ascoltata su un autobus o da una piccola scintilla.
Per “Come un albero” l’idea mi è venuta pensando che volevo paragonare la nostra vita a quella degli alberi, alla natura. Perché noi donne, uomini, bambine e bambini siamo legati alla natura, ne facciamo parte, siamo noi stessi natura anche se a volte ce ne dimentichiamo.
Per questo le azioni che l’albero compie nel libro sono le stesse che realizziamo anche noi.
Da bambina oltre a passare il mio tempo a zonzo per i boschi o nel giardino mi piaceva tanto disegnare e non ho più smesso. Disegno da sempre e ho frequentato delle scuole di disegno, ho partecipato a tanti corsi per imparare a disegnare sempre meglio e per applicare il disegno ai libri illustrati.
Poi non ho mica fatto tutto da sola, mi sono fatta aiutare e consigliare dagli amici illustratori e non, da persone competenti nel campo degli albi illustrati e dall’editore Camelozampa che ha pubblicato il mio libro.

Grazie a tutti voi bambini e bambine per l’interesse che avete dimostrato nel leggere “Come un albero”, grazie per la vostra curiosità e le vostre domande e grazie alla maestra Antonella Capetti per il lavoro di divulgazione degli albi illustrati a scuola.


Rossana Bossù


martedì 29 novembre 2016

A scuola si legge - Come un albero



Quando le colleghe di seconda mi hanno chiesto di preparare l’attività di potenziamento della lettura sull’autunno, ho immediatamente pensato che la recentissima uscita di

Come un albero




di Rossana Bossù per Camelozampa


fosse davvero un colpo di fortuna.


Un libro dall’impatto visivo estremamente potente e suggestivo, con tavole numerate a fornire informazioni scientifiche su ghiande, funghi, uova o migrazioni, e verbi quanto più vicini al mondo di ogni bambino – respiro, ascolto, sogno, volo, gioco, mangio, cresco, rido, mi perdo, danzo, ho paura, aspetto, viaggio, penso – da farmi venir voglia, ad ogni scorrere di pagina, di ripetere con i bambini il titolo del libro Come un albero chiedendo loro di completarlo con l’elenco via via più ricco delle azioni suggerite.


 





Le immagini sono profondamente evocative, giocate sui toni del blu, del marrone, del grigio, del bianco e del nero.

Sfoglio le pagine per l’ennesima volta, e ancora mi viene voglia di suggerire ai bambini nuove attività; di riflessione sulla lingua, nella ricerca di nuove azioni da parte dell’albero, o degli altri protagonisti dell’albo (cervi, uccelli, rane, pesci…). Di produzione scritta, in prosa o poesia, nella ricerca di similitudini tra noi e gli elementi naturali. Artistica, con l’utilizzo di questi stessi colori a produrre nuove tavole. Scientifica, con nuove ricerche e informazioni ad aggiungersi alle molte presenti nel libro.

E mi viene nuovamente da sorridere, pensando alle scoperte che i bambini quotidianamente fanno, e agli arricchimenti lessicali, spesso ricchi di spunti affascinanti e divertenti:

[…]
Bambino, sguardo ed espressione preoccupata: Cos’è che hai detto?
Io: Cinciallegra, perché?
Bambino, visibilmente sollevato: Avevo capito “cimice allegra”!


Ed ecco le reazioni a caldo dei bambini alla mia proposta di scrivere a Rossana Bossù delle domande o semplicemente i propri commenti sul libro:


Perché adesso un albero al posto dei rami ha le corna del cervo?

Perché hai fatto la foglia che sembra un pesce e perché nelle prime pagine hai messo la foglia al posto della chiocciola? (Si riferisce alla prima tavola)

Perché ha fatto una torre di uova?

Brava perché mi è piaciuto tutto, perché hai usato delle immagini diverse

Perché hai usato tanta fantasia

Perché hai messo la rana sulla foglia 

Quel libro è molto bello

Come hai fatto a disegnarlo e a scriverlo?

È stato molto divertente

Perché hai disegnato le foglie sui rami del cervo?

Che bella fantasia!

Sembrava di vivere un'avventura con gli alberi

Abbiamo imparato tante nuove cose

È stato molto interessante 

Come hai fatto a disegnare così bene?

Come hai fatto a scrivere così bene?

A cosa serve quel guscio di lumaca?

Come hai fatto ad avere tutte queste idee?

Come hai fatto a sapere tutte queste cose sugli alberi?

Come hai fatto a disegnare così bene?

E a colorare così bene?

È bella la copertina!

Come si fa a scrivere un libro?

È difficile?

Com'è che hai fatto a sapere la cosa sul cervo...che cadono le corna?

Come hai fatto a sapere che le ghiande fanno gli alberi?

Come hai fatto a sapere che quelle uova erano di quegli uccelli?