giovedì 24 dicembre 2020

Storia piccola, l'infinito e il Natale

C’era una volta l’infinito.

Inizia così uno degli albi che più amo, e che da anni leggo in classe e ai genitori delle mie bambine e dei miei bambini.

C’era una volta l’infinito.

E dentro l’infinito c’era una galassia

E dentro la galassia c’era un pianeta.

E dentro il pianeta c’era un continente.

 





In più occasioni ho raccontato delle letture e delle attività ad esse collegate. Quest’anno, Storia piccola, di Cristina Bellemo e Alicia Baladan, Topipittori, ci ha fornito le giuste suggestioni anche per creare delle produzioni personali con cui augurare Buon Natale alle famiglie.

Insieme siamo arrivati a scrivere “E dentro il paese c’era una via. E dentro la via c’era una casa.”

Tutti hanno poi proseguito, in autonomia: “E dentro la casa c’era una famiglia.” Molti han continuato: “E dentro la famiglia ci sono io.”.

E così, a seguire, ho potuto leggere versi bellissimi, di un nonno perduto che sta dentro il papà, di fratelli gemelli che stanno uno dentro l’altro (e dei segreti che stanno dentro ciascuno di loro), dell’infinito che sta dentro ciascuno di noi, in un movimento ciclico e perpetuo. 

E dentro il tutto c’è il niente.

E dentro il pieno c’è il vuoto.

E dentro l’universo c’è un atomo.

(M. 8 anni e qualche mese)

 

E allora, buon Natale a tutti e a ciascuno.



martedì 22 dicembre 2020

Il Natale, le tradizioni, l'educazione civica e la pandemia

Ci sono tradizioni a cui è difficile rinunciare: la tombola di Natale, che da anni la mia collega Chiara organizza in classe, ne è uno tra gli esempi. Quest’anno, però, sarebbe stato difficile mantenere i premi tradizionali nel rispetto scrupoloso delle regole antiCovid. Così, ancora una volta è stato un vecchio libro, appena ripubblicato da Bianconero edizioni, a darci l’idea (e che tutto si potesse, di nuovo, apparentare a quella disciplina bella, necessaria e necessariamente trasversale, da ben prima che diventasse obbligatoria, ovvero educazione civica, l’ha resa ancor più preziosa).


Il libro vecchio è Un mazzo di jolly, Nord-sud edizioni; quello nuovo, Jocker: l’autrice è Susie Morgenstern, recentemente vista e ascoltata in conversazione con Barbara Ferraro.

Un anziano maestro giunge, nuovo, in una classe quinta, e regala a ciascun alunno o alunna un mazzo di jolly:  

UN JOLLY PER RESTARE A LETTO

UN JOLLY PER NON ANDARE A SCUOLA

UN JOLLY PER ARRIVARE A SCUOLA IN RITARDO

UN JOLLY PER PERDERE IL QUADERNO DEI COMPITI

UN JOLLY PER NON FARE I COMPITI

[…]

 

Non potevamo certo lasciarci sfuggire un’idea tanto geniale, e così, dopo aver ascoltato tutti i consigli di bambini e bambine:

 

PREMI PICCOLI:

Allungare un pochino arte

Fare cinque minuti in più di arte

Poter a volte fare una piccola pausa durante l’ora di lezione

Portare il proprio animale domestico in classe

Parlare senza alzare la mano

Parlare con il compagno di banco durante la lezione

Sdraiarsi sul banco

Niente compiti per una settimana

Arrivare in ritardo

[…]

 

PREMI GRANDI

Decidere i posti in classe

Giocare con l’altra classe

Un’ora di intervallo

Fare il dopomensa più lungo

Aggiungere un intervallo al pomeriggio

Avere arte due volte a settimana

Fare una gita/uscita

Ricominciare il giro delle parole belle il lunedì

Saltare la lezione che non ti piace per tre volte

[…]

 

ecco i premi della nostra tombola natalizia 2020…

 






Chissà se sarà passata l’idea che siano meglio molti premi da condividere con compagne e compagni che uno solo di cui usufruire da soli!

 


 

 

 

lunedì 14 dicembre 2020

Paleontologi, mutande e... grammatica

Da qualche giorno rifletto più insistentemente del solito sulla grammatica, sul suo significato, sull’importanza del suo insegnamento, fin dalla primaria. Cerco di capire come si possa coniugare uno studio attento e sistematico delle regole e delle strutture grammaticali con la passione, la curiosità, il divertimento. Certo, mi dico, sarà sicuramente difficile, ma non voglio pensare che sia impossibile.

“L’uomo è nato per le cose difficili” dico sempre a bambine e bambini quando si lamentano “altrimenti saremmo ancora all’età della pietra”.

Quindi, a partire dai risultati di una verifica dal sapore molto antico e tradizionale, decido di immaginare come “giocare la grammatica”.

Dobbiamo consolidare la conoscenza di articoli determinativi, preposizioni semplici e articolate; nello stesso tempo, vorrei che cominciassimo, insieme, a riflettere sulla sintassi e sulla centralità/necessità del verbo all’interno della frase.

Chiedo a ciascuno di completare una tabella vuota con preposizioni semplici, articoli determinativi e le proposizioni articolate che si formano dalla loro unione. Poi chiedo di ritagliare le caselle della tabella, e di aggiungere nomi comuni di cosa, di animale e di persona. Immaginando una variazione del famoso “binomio fantastico” rodariano, incominciamo a mettere insieme articoli e nomi, preposizioni semplici e articolate e altri nomi, e a disporli in modo ordinato. Nascono così:

LE PECORE SULLA NAVE

LA TEIERA TRA GLI IPPOPOTAMI

L’APE SULL’AEREO

Rapidamente, condividiamo il pensiero che, così come sono scritti, queste successioni di parole non formino alcuna frase, e della necessità di un verbo a renderle, appunto, significative.

Ed ecco ciò che otteniamo:

LE PECORE SULLA NAVE SONO AFFOGATE.

LA TEIERA SI SPIACCICA TRA GLI IPPOPOTAMI.

L’APE È SULL’AEREO. / L’APE SULL’AEREO PUNGE UNA PERSONA.

Ma è sull’evoluzione del binomio fantastico: IL PALEONTOLOGO DELLE MUTANDE che si gioca la partita decisiva. Perché, intanto, bisogna trovare un verbo che “funzioni”: e i primi ad essere scelti sono HA/INDOSSA. Faccio però notare che, in questo modo, DELLE non è più una preposizione articolata (come nella costruzione originale), ma un articolo partitivo (li abbiamo studiati da poco). Ed ecco che qualcuno suggerisce il verbo ROMPE, a cui si collega direttamente L’ELASTICO, che va a completare la frase IL PALEONTOLOGO ROMPE L’ELASTICO DELLE MUTANDE.

Non starò a dire delle risate scroscianti; e tantomeno di quanto mi paia sempre importante imparare divertendosi…