Ieri mattina, come sempre, ho preso un nuovo libro dalla cartella, e l’ho girato con la copertina verso di me, coprendo anche la quarta con le mani.
Subito i bambini, attentissimi, hanno esclamato:
“È uguale all’altro!”
“Non proprio uguale! Questo ha il colore azzurro!”
E poi, una volta mostrata la copertina:
“Quello sulla copertina sta piangendo!”
“Sta urlando!”
“Ha la faccia arancione!”
“No, è rosa!”
“Anche le mani sono rosa!”
(Le
anticipazioni dei bambini sul libro che sto per leggere loro è uno dei momenti
più entusiasmanti della giornata scolastica: mi piace tantissimo quel clima
sospeso, di attesa, che riesce a coinvolgere tutti, che fa alzare la mano anche
ai più timidi, che promette una nuova avventura, in cui immergersi e
riconoscersi.
Ci
sono bambini che notano particolari che io, che ho tra le mani il libro per l’ennesima
volta, ancora non avevo colto; ci sono bambini che catturano anche il più
piccolo dettaglio sfuggito alla copertura delle mie dita. Ci sono bambini
affascinati da macchie di colore, che li portano in mondi lontani e inesplorati
- il verde, il giallo sono spesso interpretati come giungla: che voglia di
avventura!-. Ci sono bambini con le bocche spalancate, il fiato sospeso, in
attesa che il grande apra la prima pagina e dia ancora una volta il via ad una
nuova scoperta.)
Insomma, gli Ughi sono tornati, e questa volta hanno una
nuova caratteristica: non sono più tutti uguali, anche se vanno quasi sempre d’amore e
d’accordo. Quasi sempre, abbiamo detto…
Come
incomincia:
“Gli Ughi avevano una caratteristica…
…andavano quasi sempre d’amore e d’accordo.
Anche se ogni tanto non era proprio
così…
Fu una di quelle volte che Gilberto
incappò in una vivace discussione.
-Perché state litigando?- chiese.”
JEFFERS
O., Gli Ughi in: IO NON C’ENTRO!, zoolibri
Senza
fare della psicologia spicciola, mi viene da pensare che in questi disegni ci siano
tutti i miei bambini, e tutto ciò che maggiormente ci tocca durante un litigio:
qualcuno ha colto il senso di inadeguatezza di Gilberto, che non sa cosa fare
né tantomeno riesce a fermare gli Ughi che stanno litigando
anche se ad un certo punto anche lui, come i grandi (le maestre, i genitori...) perde la pazienza e li sgrida
e quando proprio non ne può più urla: "Basta!"
anche se non smette di interrogarsi sui motivi del litigio
chi urla a pieni polmoni la sua estraneità, diventando addirittura blu per lo sforzo
chi cerca un colpevole
e chi
al contrario trova che la cosa più importante sia riuscire ad andare d'accordo
E per finire, naturalmente, c'è anche chi pensa che non ci sia niente di meglio che andare a vedere una mosca stecchita! Questo sì, che può risolvere quasi ogni litigio!
E
voi, cos'avreste disegnato?