giovedì 17 maggio 2018

Come si usa un libro di testo


Adesso che i giochi sono fatti, e le adozioni sono state decise, posso finalmente parlare con agio di una tra le esperienze per me più significative dello scorso anno: la collaborazione alla selezione delle letture per il libro di testo di classe prima del progetto Scintille, Pearson.



Quando, poco più di un anno fa, mi è stato chiesto di contribuire a questo lavoro, ho accettato subito con entusiasmo: certamente perché si trattava di un’esperienza totalmente nuova e che mi avrebbe sicuramente arricchito, ma anche perché sapevo bene che, se avessi fatto un buon lavoro, avrei potuto adottare lo stesso libro per le mie future prime.

C’è una logica ferrea che guida la selezione delle letture per un libro di testo, e io davvero in quelle settimane ho imparato molto. Soprattutto, però, ho voluto che dentro questo libro ci fossero i titoli che più amo, quelli che ho già usato con le mie bambine e i miei bambini ormai qualche anno fa e quelli usciti nel frattempo, che però non vedevo l’ora di leggere ai nuovi alunni.

Nel frattempo, il libro, e l’intero corso, dalla prima alla terza, hanno preso corpo, e forma, e il prodotto finito è stato davvero all’altezza delle mie aspettative.

Così, sono davvero felice al pensiero che, fin da settembre, potrò accompagnare la lettura dei miei amati albi con un libro che permetta alle mie bambine e ai miei bambini di conoscerne alcune parole, in un assaggio che fa pregustare il tutto.

Perché quel che mi auguro davvero è che ogni insegnante che l’avrà adottato legga la pagina sul testo e poi corra a cercare il libro da cui è stata tratta. E poi lo legga tutto, parola per parola, mostrando ogni immagine ai propri alunni, in classe. E poi ne parli con loro, li ascolti, li faccia scrivere e disegnare. Perché, se così non fosse, sarebbe come pensare di fare una vacanza semplicemente sfogliando il catalogo di un’agenzia di viaggi.








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