mercoledì 5 dicembre 2018

Dopo




Come sono semplici, alcuni passaggi.

Perché dopo esserci a lungo interrogati sulle stagioni, e sul loro protendersi una nell’altra, e sul loro rincorrersi, e continuamente ritornare, è molto facile passare a un albo edito dalla stessa casa editrice, orecchio acerbo, che tanta cura riserva alle scelte del proprio catalogo.

E così Laurent Moreau ci regala un’altra perla preziosissima, che ci accompagna in una riflessione densa sul significato del dopo contestualmente a ciò che accade nella nostra vita, anche in quella piccola, minuscola, quotidiana.

 





Scrivevo, ormai cinque anni fa:

“Ci sono albi di cui t’innamori a prima vista, come un colpo di fulmine, uno spaccacuore: ne vedi la copertina e pensi che non potrai più vivere senza. Li sfogli, osservi le immagini, leggi col fiato sospeso le parole che le accompagnano e un riverbero di luce illumina anche la più grigia delle giornate: quello che hai tra le mani è un libro perfetto. Perfetto per te, e per i tuoi bambini sempre a chiederti: “E dopo cosa facciamo?”. Perfetto nel raccontare ciò che avviene dopo ogni attimo, ma soprattutto nel ricordare che 


DOPO QUEST’ATTIMO, NON CI SARÀ MAI PIÙ QUEST’ATTIMO (Maestra, cos’è un attimo?)





Dopo cinque anni in cui sono cambiati i bambini e le bambine, e sono cambiata anch’io, la domanda si è ripetuta. E ancora una volta, abbiamo letto insieme:





DOPO DOMANI, NON SO COSA ACCADRA’…

DOPO TUTTO, BE’, SI VEDRA’…

PRIMA DI DOPO, C’E’…ADESSO!





Dal sito della casa editrice orecchio acerbo:



Una dopo l’altra si susseguono le stagioni, e un ragazzo s’interroga sul “dopo”, facendoci partecipi delle sue sensazioni, delle sue emozioni. Dei brividi dopo il bagno e dell’affanno dopo la corsa; della gioia dell’incontro dopo la separazione; del silenzio dopo la collera. Ed è ancora la natura -la pianta dopo il seme, il frutto dopo il fiore- che accompagna le sue riflessioni sulla crescita-dopo il compleanno sono diventato un po’ più grande; dopo molti anni sarò sempre lo stesso?- fino ad arrivare a quelle sul tempo e sullo spazio-dopo questo secondo non ce ne sarà un altro uguale; cosa c’è dopo l’orizzonte?-e persino, lievi e delicate, sulla morte. La vita, il tempo che passa, gli interrogativi sul futuro, la gioia dell’attimo presente nell’immaginario, diretto e immediato, dell’infanzia.



MOREAU L., Dopo, Orecchio Acerbo









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