sabato 10 aprile 2021

Dei foglietti, e delle verifiche

Ieri, in classe, c’è stato un momento in cui ho pensato di aver perso “i foglietti”.

“Ma Anto!” si è levato un coro. Le mie bambine e i miei bambini mi conoscono bene, e sanno che a volte mi capita di scordare dove ho messo quella o quell’altra cosa tanto importante.

Già, i foglietti. (Poi, fortunatamente, li ho ritrovati).

Ma cosa sono? E perché sono così importanti?

I foglietti sono il tentativo di dar voce a tutte e a tutti, di permettere a ognun* di dar forma al proprio pensiero, e soprattutto di evitare che ci sia chi si nasconde dietro il “già detto” dei compagni.

In molte situazioni in cui chiedo una riflessione, un suggerimento, una risposta, chiedo a ciascuna e a ciascuno di scrivere: altrimenti la selva delle mani alzate (spesso, le stesse) impedirebbe a chi ha bisogno di più tempo - o, semplicemente, teme maggiormente di esporsi - di contribuire con i propri pensieri all’arricchimento comune.

Invece i foglietti sono quieti. Non generano grosse ansie. Sono semplici fogli bianchi divisi in quattro. Ci si può scrivere a penna, a matita o a pennarello. Si può scrivere tutto quello che viene in mente. Si può cancellare, anche con qualche scarabocchio, si può riscrivere. E lo si può fare senza il timore della valutazione.

A proposito di valutazione: questa volta i foglietti servivano proprio a questo. A chiedere a bambine e bambini dei suggerimenti su come strutturare la prossima prova di verifica sui verbi.

Così, questa è l’ennesima occasione in cui sono davvero curiosa di leggerli, uno a uno, e di ricopiare quel che vi troverò scritto, e di rileggerlo, lunedì, in classe, per poi scegliere, insieme a loro, cosa fare nei giorni che seguiranno.

Il cammino è tutto da costruire, insomma. Ma non saprei fare altrimenti.




3 commenti:

  1. Cara Antonella, che bella idea far proporre le modalità per le verifiche....
    Ti scrivo per dirti che ho adottato A più voci, perché mai un libro di testo mi ha convinta tanto. Complimenti!
    Quest'anno tra noi colleghe sono sorte molte discussioni, alcune molto accese. Non abbiamo scelto gli stessi libri e per qualcuno pare sia stato un problema. Penso che anche in questo caso la diversità possa essere una ricchezza.
    Quale sussidiario dei discipline hai adottato? Noi "Missione futuro", sempre della Pearson. Sono entrambi libri pieni di domande... troveremo insieme le risposte.

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