martedì 25 febbraio 2014

Bruno lo zozzo


Rovistando tra i vecchi libri di mio figlio, ho ritrovato

 
di Simone Frasca, Battello a Vapore, che tanto l’aveva divertito.

Penso da sempre che non ci sia nulla di meglio che imparare divertendosi (e riflettendo), così l’ho proposto in classe. Il maiale Giovanni ha riscosso un bel successo!
Tutti gli amici di Bruno hanno un amico invisibile. Lui no: non è facile trovarne uno che sappia salire sugli alberi, entrare nel passaggio segreto o fare le bolle con la cicca…Una sera, però quando i mostri del buio appaiono nel corridoio, ecco arrivare il maiale Giovanni.
 
Come incomincia:
“A Bruno non piaceva fare il bagno.
Preferiva salire sugli alberi, trovare passaggi segreti e masticare chewing gum
Tutto questo gli metteva addosso una fame spaventosa.
Allora correva a casa e faceva merenda con otto fette di pane e cioccolata, tre bichieri di aranciata, sette pacchi di biscotti, un vasetto di maionese e tre acciughe.
Ma non sempre in quest’ordine.”
FRASCA S., Bruno lo zozzo, Piemme Junior






 



lunedì 24 febbraio 2014

Z come zuppa (di sasso)

Non c’è niente da fare: se penso alla lettera Z, il primo libro che mi viene in mente è Una zuppa di sasso, di A.Vaugelade, Babalibri.


Così l'altra mattina, felice di avere tra le mani uno dei libri più sornioni che conosca, ho aspettato il momento giusto e l’ho mostrato ai miei bambini.

“Ma Anto, ce l’hai già letto!”
“Sì, quando abbiamo fatto la L di lupo!”


 
Quando si dice avere buona memoria (e non è certo la mia)!


Ho riletto comunque il libro, naturalmente senza il magnifico effetto sorpresa del lupo che prende il coltellaccio e…infilza il sasso, costretto poi ad andarsene con le pive (ops, il sasso) nel sacco.

Poi ho cambiato in corsa il lavoro che avevo programmato, e abbiamo cercato invece di ricordare, nell’esatto ordine di apparizione, gli ingredienti della zuppa che il lupo prepara per tutti gli inattesi ospiti





Manca solo il procedimento, ed ecco a voi il primo testo regolativo della storia scolastica dei miei bambini!

sabato 22 febbraio 2014

F come fretta



 
 
FRETTA

Su alzati che è tardi

e vestiti, fa’ in fretta

dai, corri, sali subito

sulla tua bicicletta!

Su, sbrigati, va’ in classe

c’è già la campanella

e smetti di ruminare

quel pezzo di ciambella!

Sei stato troppo lento

hai preso un brutto voto

ora datti una mossa

che devi andare a nuoto!

Fa’ i compiti, veloce

che è già ora di cena

se no ci sarà il babbo

che ti farà una scena.

…Sapete cosa penso?

Basta col fiato corto!

Di andare sempre in fretta

sono già stanco morto!

 

Janna Carioli – Sonia Maria Luce Possentini, L’alfabeto dei sentimenti, Fatatrac

 
 

venerdì 21 febbraio 2014

Frasi, frasi, frasi...

Tempo di valutazioni, schede, colloqui. E come si fa a valutare, se prima non si è verificato?

Sono davvero convinta che ci siano molti modi per favorire l’apprendimento di un bambino: uno di quelli in cui credo maggiormente è sicuramente l’apprendimento cooperativo. Detesto la competizione fra compagni, la ricerca ossessiva di essere sempre più bravi, e di dimostrarlo a se stessi e agli altri. Non sopporto l’idea che già a questa età un bambino possa anche solo pensare di valere meno di un altro solo perché ha preso un voto più basso.

Ai bambini piace tanto lavorare a coppie, specie se possono farlo con gli amici del cuore: è un momento importante, anche se genera spesso notevole confusione (non si può certo chiedere di lavorare in silenzio, e 12 o 14 coppie i cui componenti discutano tra loro producono spesso un notevole caos). Però è davvero pieno di significato vedere i frutti di questo lavoro, in termini di collaborazione, aiuto, sostegno.

Prima, come sempre, abbiamo pensato e scritto insieme alcune parole che iniziassero o contenessero la consonante indicata, in questo caso la F
 


 
 
poi abbiamo prodotto collettivamente alcune frasi d’esempio




Infine, la maestra ha formato le coppie (come diceva lo zio di Spidermen “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”) che hanno lavorato insieme per 30 minuti, producendo frasi originali e ricche (in alcune si sente fortissima l’eco del precedente lavoro con le rime).





E, per concludere in bellezza, poteva forse mancare il dettato? J



giovedì 20 febbraio 2014

Cose che non vedo dalla mia finestra

Opere liberamente ispirate a 

Cose che non vedo dalla mia finestra



di Giovanna Zoboli e Guido Scarabottolo
Topipittori

I bambini si sono divertiti a realizzare queste suggestive illustrazioni,
 spezzate, a differenza del libro, dagli infissi centrali:




Un’ambulanza, un fiore, il cielo, il tramonto e il sole




Un angelo che mi canta una canzoncina, campane che suonano, fantasma, palla, tigre, palma




La savana, il paradiso, il lago, isole e tesori e tanti tipi di uccelli




Orologio, croce, maglietta, matita, porta, foglio, busta e quaderno




Una tigre, un leone, il mare, la pozzanghera di fango, il sole, il camino, la casa e la barca




Una colla, un righello, una nuvola, una chitarra, un quadro, il mare, le barche




Il mare




I sottomarini, le alghe e la terra sotto il mare




Una tigre




Casa e fattorie e cacca e giraffe e serpente e alberi e macchine fotografiche e fantasmi e isola e scivoli e vermi e nuvole




Giungla e una tigre




Albero, orologio a dondolo e quadrato, nave




Una zebra, un albero a forma di mano, una macchina e una giraffa




Gli orsi


 
 
 Occhi
 
 
 
 
Un omino nel naso che c’è scritto CHIUSO NASO





Letti in giardino
 




Gli angeli che cadono



 
Un elefante che apre l’igloo

 
 
 
I centauri che sono 10



 
I calciatori



 
Cuori, greche, quaderni



 
Una tigre che guarda la mamma




Scarpe di moda
 



 
Un gigante



mercoledì 19 febbraio 2014

F come Filiberto (e la foca)


 
Il pinguino Filiberto sfreccia in volo a tutta velocità. Un vecchio gabbiano, indignato, gli ricorda che i pinguini non volano e il piccolo, disorientato, cade a terra. Fortunatamente una foca gli rammenta tutto ciò in cui è davvero bravo; Filiberto si rincuora e ringrazia la sua nuova amica che…vola via. Ma se la foca può volare, allora anche il pinguino potrà raggiungerla in volo!

Come incomincia:


“E’ una bella mattina e Filiberto batte le piccole ali a più non posso, volando nel cielo blu.

Va così di fretta che non si accorge nemmeno di aver superato un vecchio gabbiano.

Un fischio acuto lo fa voltare all’improvviso. –Ehi, maleducato!- gli grida l’uccello. –Come ti permetti di sorpassare me, un gabbiano?

-Scusa, ma… perché no?- domanda Filiberto, senza fermarsi.

-Perché sei un pinguino, scioccone, e i pinguini non volano!

-Stai scherzando?!- esclama Filiberto stupito.”

 
RUHMANN K. – SIEGENTHALER R., Nonostante tutto... Filiberto vola!, Nord-Sud Edizioni













 

Questo libro non è certo una novità, anzi: la mia copia è tutta rovinata, segno di molteplici letture per figli e alunni dai 3 agli 8 anni. Eppure, quando voglio parlare ai bambini della fiducia in se stessi, della capacità di seguire con forza, determinazione e passione le proprie aspirazioni e i propri sogni, Filiberto torna sempre a farmi compagnia e ad aiutarmi. Ed è un passaggio molto naturale quello tra ciò che sa fare il piccolo pinguino e le innumerevoli cose che un bambino di soli 6 anni sa già fare. I nostri elenchi si sono fermati dopo due pagine solo perché eravamo stanchi di scrivere!