martedì 4 febbraio 2014

M come Mostri selvaggi

In questi giorni ho avuto il privilegio di essere circondata da persone che amano gli albi illustrati per l’infanzia, e che da questa passione traggono la stessa intensa soddisfazione che provo io. Abbiamo potuto ammirare libri sconosciuti, in lingue diverse dall’italiano, di autori  e illustratori  noti in particolare all’estero o famosissimi anche da noi. Tra questi, uno dei miei preferiti in assoluto, Maurice Sendak, di cui ho scoperto due piccoli (ma immensi per la forza immaginifica) splendidi albi in inglese: 

A hole is to dig 




e How little Lori visited Times Square




È stato quindi ancora più entusiasmante ieri mattina, nel presentare la consonante M ai miei bambini, poter regalare loro la lettura e la visione delle splendide immagini di “Nel paese dei mostri selvaggi”, il mio albo preferito di sempre



Come non immedesimarsi in Max, che, travestito da lupo, ne combina di tutti i colori, minacciando addirittura di sbranare la mamma, per finire dritto in camera sua, senza cena? 
Ma ecco che in quella stessa camera cresce una foresta sempre più fitta, e si forma persino un mare, che porta Max fin nel paese dei mostri selvaggi; ed essi "ruggirono terribilmente, digrignarono terribilmente i denti, rotearono tremendamente gli occhi e mostrarono gli artigli orrendi..", per poi proclamare che "... lui era il più mostro selvaggio di tutti"...
Ma cosa succederà quando Max comincerà a sentire un "buon profumo che viene da lontano"? Riuscirà a resistere alla nostalgia di casa? E cosa troverà ad aspettarlo?


Come incomincia:

“Quella sera Max si mise il costume da lupo e ne combinò di tutti i colori e anche peggio.

La mamma gli gridò: -MOSTRO SELVAGGIO!- e lui le rispose: - E IO TI SBRANO-.

Così fu mandato a letto senza cena.”


SENDAK M., Nel paese dei mostri selvaggi, Babalibri Milano1999













Ma quando i bambini vorrebbero trasformarsi in mostri selvaggi? Attenzione, ce n’è per tutti!












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