giovedì 14 agosto 2014

Ti guarisco io, disse l'Orsetto

Dalla penna di Janosch, un altro libro intenso e delicato, che parla di cura, attenzione, rispetto, tenerezza: un libro che parla d'amore. 

 
Ti guarisco io, disse l'Orsetto



La piccola Tigre deve ricorrere alle cure del dottor Docciarana, all'ospedale degli animali, non prima però che sia stato il suo amico Orsetto a prendersi cura di lei con tutto l'amore che solo un vero amico può dare.



Tigrotto questa volta è ammalato.
Non si capisce bene quale malattia abbia, ma di fatto si lamenta e sta male. Allora accorrono tutti, amici e parenti animali, e si fanno in quattro per lui. In prima fila sempre l’Orsetto, il più grande amico. È lui a chiamare il dottor Docciarana, e insieme agli altri lo accompagnano all’Ospedale degli animali. Solo dopo ripetute cure, trattamenti e anche un piccolo intervento il Tigrotto sembra avviarsi verso la guarigione definitiva. Alla fine si comprende che l’unica cura di cui aveva reale necessità il Tigrotto era… che qualcuno gli cucinasse i suoi piatti preferiti e si occupasse solo ed esclusivamente di lui. Insomma, il vero affetto è l’unico rimedio a ogni problema… Ancora una volta Janosch si distingue per la genialità con cui sa descrivere ed illustrare i valori più semplici. E ancora una volta la sua ironia ci porta a sorridere e a riflettere, mentre leggiamo con i nostri bambini questa dolcissima fiaba.
 

Federico de Tois, Il Segnalibro 3, marzo 1999, 22.


Come incomincia:

Un giorno il piccolo Tigrotto se ne tornava zoppicando dal bosco, non poteva più camminare né stare in piedi e cadde a terra.
Rimase lì, lungo il cammino, in mezzo al prato, lungo disteso al suolo.
Subito giunse di corsa il piccolo Orsetto e gridò: -Che c'è Tigrotto, sei malato?
-Oh sì, sono tanto malato- esclamò il piccolo Tigrotto -non posso quasi più muovermi.
-Non è poi così grave- disse il piccolo Orsetto, -ti guarisco io.
Il piccolo Tigrotto non aveva raccolto neanche un fungo, non aveva scritto neppure una lettera al piccolo Orsetto durante il suo camino e non aveva nemmeno tirato l'Anatra tigrata.
-Ma, pressappoco, dov'è che ti fa male?- chiese il piccolo Orsetto, -fammi vedere!
-Qui- disse il piccolo Tigrotto, indicando dapprima una zampa. -E poi anche qui, l'altra zampa. Ed anche alle gambe, e poi davanti e dietro e a destra e a sinistra e sopra e sotto.”

JANOSCH, Ti guarisco io, disse l'Orsetto, AER

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