sabato 12 settembre 2020

Voli, famiglie... e grammatica

Ho iniziato a pensare all’accoglienza delle nostre bambine e dei nostri bambini qualche settimana fa, alla fine del mese di luglio. I tempi erano maturi, il desiderio di tornare a scuola, dopo tanti mesi, intenso, e la mente pronta a condividere riflessioni con colleghi di ogni dove.

In questo modo, è nato il gruppo Fb Settembre 2020 primaria, dove per settimane ci siamo confrontati, immaginando percorsi e attività a partire da Il volo della famiglia Knitter, di Guia Risari e Anna Castagnoli, Bohem.




Sono state settimane dense e proficue, di scambi, suggestioni, idee.

Poi, il 1° settembre, noi siamo partiti, quasi da soli - davvero, come dice Claudio Milani, pionieri in questa nuova, complicata, surreale avventura.

Con bambini e bambine, nei giorni scorsi ci siamo ritrovati, ci siamo abituati a nuove regole, abbiamo sbagliato (l’errore più bello? Una bambina che mi è corsa improvvisamente incontro e mi ha abbracciata, ricordandosi nell’istante stesso in cui succedeva che ora non si può), abbiamo riascoltato le nostre voci, lavorato insieme e da soli, letto libri e giocato in giardino.

Il primo giorno, il cuore delle parole belle; il secondo, la videolettura alla Lim del nostro primo libro insieme, proprio Il volo della famiglia Knitter.

La lettura di quest’albo ha suggerito, nel gruppo Fb citato prima, una ricchissima bibliografia che, a cascata, ha creato nuove idee, percorsi, suggestioni.

Io desideravo esplorare con bambine e bambini il significato della parola famiglia, alla ricerca delle diverse sfumature di senso che può acquisire; e mi piaceva anche l’idea di uscire dall’idea chiusa di famiglia come rete di legami parentali, ma aprirla alle relazioni sociali. Per questo, ho condiviso con i colleghi del gruppo questi spunti:

“[…] Che cos’è una famiglia? Domanda aperta con discussione, documentazione delle diverse risposte (penso che nei prossimi mesi sarà ancora più utile avere un blog di classe, o comunque un luogo virtuale dove tenere traccia del percorso), riflessione su quante famiglie esistano al mondo (vedere bibliografia allegata). In un tema come questo, penso sia davvero necessario fare molta attenzione sia a evitare gli stereotipi che a non ferire/urtare le diverse sensibilità.

La famiglia-classe: davvero possiamo considerarla una famiglia? Perché sì? Perché no? Cosa le servirebbe per essere una vera famiglia? Quali sono i comportamenti più corretti perché la scuola sia sempre più, per tutte e tutti, luogo di benessere?

La SCUOLA, casa delle famiglie-classi: come vivere al meglio tutti i suoi spazi? Come renderli il più possibile abitabili, belli e sicuri per ciascun abitante? Quali attenzioni sono necessarie, per bambine e bambini dalla 1^ alla 5^? Cosa non può mancare? A cosa dovremo stare particolarmente attenti, soprattutto in questi mesi?”

Ho chiesto quindi alle bambine e ai bambini di definire cosa sia famiglia:

La famiglia è un gruppo di persone che si amano

La famiglia è la cosa più importante del mondo e c’è sempre un legame fra tutti

È una composizione tra animali oppure esseri umani, che comunque sono anche animali

La famiglia è una scorta infinita d’amore

Una famiglia sono le persone più importanti per noi

Famiglia è come una casa

La famiglia serve a stare insieme

Poi, arricchiti dalle riflessioni altrui, ognuno ha scritto sul proprio quaderno la definizione scelta.









Il nostro rientro anticipato al 1° settembre era giustificato dai PIA di classe: per continuare, ho quindi pensato che sarebbe stato bello legare il tema famiglia a uno dei contenuti non affrontati nei mesi della chiusura, ovvero gli aggettivi qualificativi.



Abbiamo letto insieme La mia famiglia selvaggia, di Laurent Moreau, orecchio acerbo: poi, come suggerito dall’albo, ogni bambina e bambino ha raccontato alcuni componenti della propria famiglia attraverso alcune similitudini. 














Infine, abbiamo sottolineato tutti gli aggettivi qualificativi presenti nel testo.

Ancora una volta, la buona letteratura e la grammatica hanno camminato insieme. E non smetto di pensare che questo sia un buon modo di continuare a imparare.

 

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