mercoledì 22 maggio 2013

U come Ughi




Gli Ughi sono tantissimi e, soprattutto, sono tutti uguali. Almeno finché Ruperto non decide di ricamarsi una bella maglia nuova.

Ed ora cosa faranno gli altri?

Come incomincia:

“Gli Ughi avevano una caratteristica: erano tutti uguali!
Erano tanti, tantissimi…
Avevano lo stesso aspetto…avevano gli stessi pensieri…e avevano le stesse passioni.
Finché un giorno, uno di loro –si chiamava Ruperto- ebbe l’idea di ricamarsi una bella maglia nuova.
La indossava dappertutto, e ne era MOOOLTO orgoglioso!
Non tutti, però, erano d’accordo con i suoi gusti…
JEFFERS O., Gli Ughi e la maglia nuova, Zoolibri

 
Proposte per la didattica: lingua italiana
La vocale U

Disegniamo alla lavagna gli Ughi, e chiediamo ai bambini di ricopiarne alcuni sul proprio quaderno.
Sotto l’immagine scriviamo in stampato maiuscolo:

GLI UGHI SONO TUTTI UGUALI

e chiediamo ai bambini di ripassare con un pastello colorato tutte le U.

Singolare/plurale

Osserviamo con i bambini il disegno di un unico Ugo: chiediamo loro se, essendo uno solo, anch’esso si chiami UGHI e riflettiamo insieme sulle risposte date (UGO/UGU/UGA)

Accanto all’immagine scriviamo   UN UGO = 1 UGO

A capo, disegniamo DUE UGHI = 2 UGHI, poi tre, fino ad arrivare a cinque/dieci.

Riflettiamo con i bambini circa il nome che compare accanto alla cifra/numero: solo in un caso è scritto UGO (al singolare); in tutti gli altri casi, dal due in avanti, troveremo scritto UGHI (al plurale).

Riproponiamo la stessa attività utilizzando altri semplici nomi, che inizino o contengano la vocale U: UOVO (facciamo notare ai bambini come il plurale non sia UOVI ma UOVA), UOMO (e anche qui la regola del plurale prevede un’eccezione), CUORE, LUPO, LUNA…

Se riteniamo che alcuni disegni siano troppo elaborati o lunghi da realizzare, predisponiamo delle immagini semplici che distribuiremo in fotocopia.

Tutti uguali?
Conduciamo i bambini in una riflessione sui concetti di UGUAGLIANZA/DIFFERENZA. Osserviamo attentamente le immagini che rappresentano gli Ughi: sono davvero tutti uguali!
Hanno tutti un corpo ovale, due braccia con due mani, due gambe senza piedi, un ciuffo in testa, due occhi e una bocca… In cosa sono uguali a noi? In cosa sono diversi?
Proviamo quindi a completare un Ugo e a renderlo un po’ più simile a noi: aggiungiamo piedi, naso, orecchie…
 
Poi chiediamo loro:

·         Anche voi siete tutti uguali?

·         In cosa siete uguali?

·         In cosa siete diversi?

 
Riflettiamo ora su ciò che i rende UGUALI. Osserviamo due bambini, scelti a caso tra i compagni ed elenchiamo ciò che li accomuna: le parti del corpo, l’età, la frequenza della stessa classe, magari la pratica  dello stesso sport…

Ragioniamo in seguito su ciò che li rende diversi: altezza, struttura fisica, forma del viso, occhi, capelli, mese e giorno di nascita, gusti alimentari, passioni o fastidi, amici o squadra del cuore, giochi e passatempi…

Concludiamo queste nostre riflessioni scrivendo sul quaderno:

 

NOI BAMBINI SIAMO UGUALI PERCHE’…

 
e riportando i pensieri dei bambini.

 

Realizziamo in seguito un cartellone in cui i bambini possano disegnare, accanto al proprio autoritratto, alcune delle cose che li rendono diversi dagli altri.

 
Ruperto e Gilberto

Quando Ruperto decide di ricamarsi una maglia nuova, diventando così diverso dagli altri, lo rimane però per poco: subito infatti Gilberto decide di emularlo, diventando egli stesso diverso, e perciò identico a Ruperto.

Chiediamo ai bambini se conoscono qualcuno o qualcosa che sia esattamente identico a qualcos’altro:

·         gemelli

·         scarpe

·         guanti

·         orecchini

·         giochi prodotti in serie…

 
Introduciamo quindi il concetto di COPPIA e PAIO  e suggeriamo tutti i possibili giochi realizzabili utilizzando i disegni realizzati dai bambini e fotocopiati.
 
Giochiamo con gli Ughi

Realizziamo l’immagine di un Ugo e distribuiamola in fotocopia doppia ad ogni bambino: la richiesta sarà di colorarne la maglia in modo identico. Queste doppie carte degli Ughi potranno in seguito essere utilizzate per realizzare due giochi: MEMORY e DOMINO.

Paroliamo
Utilizzando consonanti e vocali conosciute, scriviamo con le lettere dell’alfabetiere ed in seguito sul quaderno, tutte le possibili parole.

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