venerdì 16 agosto 2013

Altri amici con la Q





Una strana creatura, che non assomiglia a nessun’altra, e sa di essere Qualcos’Altro, rifiutato da chi lo vede diverso da sé. Rischierà di commettere lo stesso errore con una nuova, bizzarra creatura.

Come incomincia:

“Su una collina esposta al vento, da solo, senza nessuno con cui fare amicizia, viveva Qualcos’Altro.
Sapeva di essere quello che era, perché lo dicevano tutti.”

CAVE K. – RIDDEL C., Qualcos’Altro, Mondadori










Il piccolo Martino è l’unico anatroccolo della covata amato e accudito da mamma Quaqua. Gli altri sei si sentono trascurati, protestano, tentano in tutti i modi di attirare la sua attenzione.
Finchè arriva il papà…

 Come incomincia:

 “ Alla nascita dei suoi anatroccoli, la signora Quaqua restò molto delusa perché li trovava tutti davvero molto brutti.
Solo il più piccolo le piaceva: aveva delle piume chiare e lisce, gli occhi dolci e il becco di un bel colore arancione. La signora Quaqua lo prese subito sotto l’ala e mormorò: -Tu ti chiamerai Martino, mio caro, piccolo anatroccolo.”

 DE MONFREID D., E noi ?, Babalibri Milano 2006






“Svegliati papà orso!”
L’orsacchiotto non ha nulla da fare.
In un’immensa distesa di neve bianca e silenziosa basta un legnetto per immaginarsi un mondo di cose da fare.

Come incomincia:

“Non c’è nulla da fare.
Non c’è nulla da fare.
Svegliati papà Orso.
Non c’è nulla da fare.
Andiamo a fare una passeggiata…una lunga passeggiata.
Ancora nulla.
Un legnetto! Ora abbiamo qualcosa da fare. Crack.
Guarda! Una linea!
Guarda! Un’altra linea!
Guarda! Una scala!”


LUCAS D., Qualcosa da fare, Valentina Edizioni

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