mercoledì 23 ottobre 2013

Da IO a MIO

 
Ponendo l’attenzione sulle diverse individualità e su ciò che ci rende unici e speciali, certo corriamo il rischio di accentuare l’egocentrismo innato del bambino, che a questa età e in quest’epoca non è facile superare, e che rende la propria individualità semplicemente ed egoisticamente esprimibile con un piccolo aggettivo possessivo. Se IO sono al centro del mondo, sia del mio piccolo casalingo che di quello esterno, tutto sarà MIO, sottoposto alle mie necessità e ai miei desideri. La relazione equilibrata con l’altro si costruisce invece proprio a partire dal riconoscimento anche delle necessità e dei desideri altrui.

Da IO a MIO il passo è molto breve: questa mattina ho proposto in classe la lettura di due albi molto simili nel titolo


 


Gli animali della foresta cercano d’impossessarsi di un uovo. Ma avranno tutti una bella sorpresa…

Come incomincia:
 
“Nella giungla, nella terribile giungla…
 
un ranocchio trova un uovo! –Ah! Ah! Mio! Mio! Questo è mio!
 
Sss…Sss…Sss…-Mio! Mio! Questo è mio!- dice il serpente.
 
Flap! Flap! Flap! –Mio! Mio! Questo è mio!- dice l’aquila.
 
Hem! Hem!–Mio! Mio! Questo è mio!- dice il varano
 
VAN ZEVEREN M., Mio! Mio! Mio!, Babalibri

 

 


 


 

Tre rane non sanno far altro che litigare e pensare per sé, fino a quando non corrono un serio pericolo, e il saggio rospo riesce a far comprendere loro che “insieme è meglio”.


Come incomincia:



 
“In mezzo al Laghetto dell’Arcobaleno, c’era un isolotto. Le sue spiagge erano piene di sassi lisci come uova, e fiori e felci coprivano le alture.

Sull’isolotto vivevano tre rane, Gianni, Piero e Lidia. Benché fossero fratelli, litigavano dall’alba al tramonto.

-Levati dall’acqua!- gridò Gianni, -L’acqua è mia!

-Via dall’isola!- urlò Piero, -La terra è mia!

-L’aria è mia! Strillò Lidia, mentre saltava in giro a caccia di farfalle.”

 

LIONNI L., È mio!, Fatatrac
 

 



Questa mattina, messa in scena di  “è mio” con quattro straordinari attori, per nulla intimoriti dal pubblico; poi una riflessione verbale, scritta e disegnata,
 
su ciò che è MIO
 
 
e ciò che è di tutti

 

 

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