venerdì 4 dicembre 2015

In attesa del Natale (2^ parte)

Ho come la sensazione che, negli ultimi anni, tutto ciò che ha a che fare con l'attesa del Natale si sia dilatato nel tempo, cominciando con un anticipo che trovo eccessivo. A casa mia, da tradizione, albero e presepe si preparano l'8 dicembre e si ripongono il 6 gennaio. È pur vero che l'inizio del mese dell'ultimo mese dell'anno porta con sé la tradizione ormai consolidata del calendario dell'Avvento, utilizzato in svariate forme anche nelle classi.

Al termine dell'elenco di tutte le attività da fare in attesa del Natale (e che ci hanno permesso di riflettere insieme sull'uso dei sinonimi, soprattutto del verbo preparare), 




ho aggiunto una tra le mie preferite:


leggere e ascoltare storie natalizie.



La prima è una leggenda polacca, Le decorazioni di Natale, tratta dal bel libro di Josette Gontier

Meravigliosi racconti di Natale





ripubblicato lo scorso anno da Einaudi.












Le storie di Natale di questa raccolta non conoscono confini, attraversano l'intera Europa per approdare negli Stati Uniti. Germania, Polonia, Norvegia e Italia offrono un eguale contributo di immaginario religioso, popolare e letterario: così si incontrano nordici troll, creduloni e paurosi; si cammina nella tundra innevata con l'anziana Babuslika, ci si diverte a ripetere la "conta" di San Nicola di Bari senza perdere di vista grandi classici della letteratura come il Canto di Natale di Dickens e Lo Schiaccianoci di Hoffmann.

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