sabato 19 dicembre 2015

#sololibribelli 2: Lost in translation



di Ella Frances Sanders, Marcos y Marcos




Un libro piccolo e prezioso, uno splendido regalo natalizio per quanti amano le parole, in qualunque lingua siano esse scritte.

Come scrive l'autrice nell'introduzione Come spiegare l'intraducibile: " [...] La lingua ci avvolge con i suoi significati e la sua punteggiatura, spingendoci a varcare i confini e aiutandoci a capire le domande infinitamente complicate che la vita ci pone senza sosta."

E se buona parte dei lettori compulsivi conosce ormai il significato della parola giapponese tsundoku (un libro comprato ma non ancora letto, di solito impilato con altri libri mai letti) e molti di noi si sono imbattuti, sul web, in un’immagine che spiega il sostantivo sudafricano ubuntu (io posso essere io solo attraverso di voi e con voi. Si può tradurre in modo -molto- grossolano con senso di umanità), sarà un vero piacere scoprire, magari proprio durante le prossime feste, il significato della parola olandese gezelling




 o ritrovarsi sorridendo nel sostantivo farsi tiám


 



 o ripensare con nostalgia e dolcezza al tagalog kilig…




Io ne ho già comprate tre copie, ma non credo mi basteranno.




Dal sito della casa editrice Marco y Marcos:


"Tradurre è un’arte magica, perché ogni parola apre un mondo.

Le parole intraducibili sono potenti grimaldelli: svelano di un popolo certi vizi e certe virtù. Se i brasiliani hanno una parola per definire la carezza tra i capelli dell’amato, gli svedesi ne hanno una per indicare la terza tazza di caffè; i tedeschi hanno una parola per un groviglio di cavi, ma anche per la piacevole sensazione che si prova stando soli nel bosco.
La pila di libri non letti sul comodino si è meritata un nome in giapponese; la capacità di cogliere da uno sguardo lo stato d’animo altrui ha un nome preciso in coreano.
Viene dal Sudafrica la filosofia comunitaria dell’ubuntu, dall’India la jugaad, l’arte di arrangiarsi con poco.
Ella Sanders ne ha raccolte cinquanta in questo libro, con illustrazioni bellissime che ci ricordano quante volte abbiamo in testa l’idea, la suggestione, ma proprio ci manca la parola.
Regaliamoci dunque queste parole nuove; ci fanno viaggiare, per incantesimo, tra le emozioni del mondo."



 


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