È un libro che, prima ancora di vederlo dal vero, mi ha
fatto pensare a un imperdibile del 2001, Scuola foresta, di Stefano
Bordiglioni, Einaudi Ragazzi, recentemente ripubblicato nella collana Storie e
rime.
Come in quel libro, anche qui i bimbi sono narrati nella
loro diversità e complessità – perché, ne sono certa, dentro lo stesso bambino possono
convivere, che so, un bimboleone e un bimbopeluche. E, forse, la cosa più bella
di questo testo è la sua mancata pretesa di esaustività: questo le bambine e i
bambini l’han colto subito, in modo chiaro e, mi vien da dire, potente, tanto
che qualcuno, appena terminata la lettura, mi ha chiesto: “Adesso possiamo disegnare?
E possiamo inventarne altri?”
Ecco, credo che la forza di questo libro, oltre alle
immagini del suo giovanissimo e promettente illustratore, sia dentro un testo
che spinge ad andare oltre, a continuare il gioco, a cercare il proprio bimbo…
giusto. Quello adatto a oggi, a questo momento, proprio adesso. Perché fra un
giorno, un’ora, o solo un attimo, quello adatto potrebbe essere un altro.
Come incomincia:
Quanti
sono i bambini del mondo?
Tanti,
tantissimi.
E
tutti diversi…
C’è
il BIMBOGATTO un po’ selvatico e un po’ coccolone.
A
volte ti regala un sorriso,
a
volte ti dà una zampata.
È fatto
così, è un bimbo agrodolce (“Cosa vuol dire agrodolce?”)
Non puoi
togliere l’agro
senza
togliere il dolce.
Per
far felice un bimbogatto devi…
Fargli
capire che, ogni volta che vuole,
può
avvicinarsi e farti le fusa.
CLIMA G. – MODICA G. A., Il bimboleone e altri animali, Edizioni Corsare
Infinita Antonella, grazie
RispondiEliminaGrazie a te, Paola, leggo solo ora.
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