venerdì 13 ottobre 2017

I doni del Masetto - Attività di scrittura spontanea


Posto quest’oggi un grande regalo da parte di Sandra Minciotti, con cui, insieme ad altri quattordici colleghi, ormai diventati amici, ho avuto la fortuna di condividere i giorni del Masetto.

I primi giorni con la sua nuova prima sono stati caratterizzati da attività intense e dense di occasioni di scrittura spontanea per i suoi piccoli alunni.
Ho pensato che ho ancora molto da imparare, e che mancano pochi mesi, ormai.
Ecco il suo primo racconto:


Come lettura di accoglienza ho scelto, molto stranamente, per una brillante illuminazione giunta non si sa da dove, “La famiglia Topini va a scuola”.

I giorni seguenti i bambini hanno illustrato la storia disegnando la parte che li aveva colpiti di più e in questo modo siamo riusciti a ricostruire tutte le sequenze del testo: la conferma che albi come questo riescono a rispecchiare tutte le varietà di stati d’animo che si presentano nel variegato microcosmo formato da un gruppo di bambini, ognuno con la propria storia ed il proprio vissuto.

L’attività successiva è stata quella di raccogliere oralmente le parole significative che erano rimaste più impresse. Ho disegnato su un foglio appeso alla lavagna gli elementi nominati dai bambini, senza scrivere le parole. Molti hanno detto “grotta” anziché “galleria”. Abbiamo cercato di capire la differenza e una bambina ha dato questa spiegazione : non può essere una grotta, perché nella grotta ci sono gli orsi , non i serpenti. Non fa una grinza.

In seguito ho distribuito un foglio suddiviso in cinque righe e due colonne, nella prima dovevano disegnare l’oggetto e nella seconda scrivere il nome “come sei capace”. I bambini più insicuri hanno avuto bisogno di molte rassicurazioni, “ma io non so scrivere, maestra!”. In questo modo ho potuto capire in quale fase di concettualizzazione della lingua scritta si trovano.







La fase successiva è stata quella di chiedere ai bambini se i topini erano contenti di andare a scuola e perché; poi ho chiesto come si sentivano loro  prima di iniziare la scuola : felicE, contentO, contentA,

( abbiamo capito la differenza), emozionato, triste, impaurita, curioso. Hanno scritto anche  questi termini come erano capaci, dopo essersi disegnati.

A questo punto ho scritto ogni parola su una striscia di carta  e abbiamo finalmente lavorato  nel quaderno:

IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA IO MI SENTIVO …

e ogni bambino ha ricopiato dal proprio foglietto.

Il giorno seguente siamo andati nel salone con il quaderno, i bambini si sono disposti in cerchio e al centro ho sparpagliato le strisce di carta con gli aggettivi. E’ iniziata così la CACCIA ALLA PAROLA, ognuno doveva trovare la propria osservando anche la lettera finale. E’ stato interessante vedere come ognuno abbia messo in atto una propria strategia, qualcuno ha utilizzato il quaderno, qualcun altro non ne ha avuto bisogno, si sono confrontati sul maschile e femminile,  dita piccoline che seguivano il succedersi delle lettere!

 Affascinante assistere alla scoperta della lettura, ero così coinvolta che ho dimenticato di fare le foto.

Infine abbiamo realizzato il cartellone incollando le parole.





Un’altra occasione di scrittura spontanea è stata la realizzazione della prima pagina del quaderno.

Dopo i canonici nome e cognome, anziché far scrivere “ITALIANO” ho preferito “IO SCRIVO” e ho chiesto ai bambini di disegnare le cose che avrebbero voluto raccontare  con le parole che avrebbero imparato e di scriverne il nome. Oltre a cuori, cagnolini vestiti da sposa, mostri, taCHIri ( tapiri che fanno uso di paracetamolo?), ci sono anche uno scorpione (il mio preferito) e anguille che sono piene di ETTICITA’ (elettricità dotata di senso morale?).  Storie di bambini.


(testo e immagini di Sandra Minciotti)

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