Il mondo di un insegnante, delle sue ragazze e dei suoi
ragazzi, è fatto anche, in gran parte, di parole: parole dette, lette, scritte,
a volte solo pensate. Parole che riempiono un tessuto di giorni lungo e largo, nella
maggior parte dei casi, ben cinque anni. Parole di cui è possibile trovare
traccia sui quaderni e, da oggi, per noi, dentro un piccolo libro:
Dentro
le quinte. Parole per un passaggio
(ph. Tommaso Falzone)
è il frutto della riflessione e selezione attenta di
alcune parole del nostro vocabolario che particolarmente si prestano a
raccontare questo nostro ultimo anno insieme.
Parole come amicizia, accoglienza, abbandono, caos, gelosia, h, maturità, merenda, ortografia, silenzio, ultimo giorno, zaino.
Parole come amicizia, accoglienza, abbandono, caos, gelosia, h, maturità, merenda, ortografia, silenzio, ultimo giorno, zaino.
Parole su cui, nel corso delle scorse settimane, ognuno
ha scelto di scrivere, liberamente. Parole poi trascritte sul quaderno, perché
non se ne perdesse neppure una. Parole che ho scelto -quattro per ognuno- a
raccontare in modo significativo e intenso questo nostro ultimo anno insieme.
Parole che non se ne andranno. Parole che rimarranno, a
raccontarci come eravamo.
AIUTO
L’aiuto a scuola e ovunque è
importante. Aiutare chi è in difficoltà e aiutare a far rialzare le persone
dopo una caduta. Quando si parla di aiuto non si intende dire: “Dai, faccio
‘sta cosa e poi chissenefrega”, ma essere consapevoli di aiutare e di provare a
dare qualcosa in più per il mondo. Questo per me vuol dire aiutare.
CAOS
Questa è la classe del caos
appena la maestra sale,
boom, scoppia il caos.
Il caos non manca mai,
in tutta la scuola ci
sentiamo solo noi.
Se ci fosse un concorso sul
caos, lo vinceremmo noi.
Devo dire la verità: certe
volte nel caos ci sto alla grande,
altre volte no, sembra di
essere in discoteca.
Ci sentiamo anche
dall’ultimo piano della scuola.
Questa è proprio la classe
del caos.
FAMIGLIA
Per me i miei compagni sono
come una famiglia, perché siamo cresciuti insieme appassionatamente, da
germogli fino a diventare degli alberi.
GRAMMATICA
La grammatica ti serve per
imparare a scrivere, leggere e parlare in modo corretto. Mi piace la grammatica
perché ha gli avverbi, ad esempio meravigliosamente.
La grammatica è meravigliosamente spassosa.
SGUARDI
In classe gli sguardi ci
sono sempre: sguardi strani, sguardi fuori dalla finestra, sguardi nel vuoto…
insomma, ci sono sguardi per ogni cosa. A me piace un sacco lo sguardo nel
vuoto, perché è come se per qualche istante non fossi più in classe. A volte
sto così concentrato che passano minuti. Gli sguardi più rari sono quelli degli
innamorati, perché si guardano per qualche secondo e poi si girano, così
nessuno li scopre. Ci sono gli sguardi divertenti: solo guardandolo o
guardandola in faccia ti metti a ridere.
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