Sono giorni che il libro di Silvia Vecchini, illustrato da Marina Marcolin, mi sussurra, mi chiama, mi lega a sé.
E così, anche oggi ho trovato proprio qui la poesia
giusta per questi giorni di quiete, di pausa, di silenzio.
Quando scrivo una poesia
mi godo tutto il sole come un ramarro
sopra al sasso, un attimo
e sto all’erta – gatto nel buio
dietro al top, pesce nell’acqua
che scatta di lato. Soltanto dopo
somiglio al gabbiano, fermo nell’aria,
un puntino lontano.
Silvia
Vecchini – Marina Marcolin, Poesie della
notte, del giorno, di ogni cosa intorno, Topipittori
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