lunedì 28 agosto 2017

"Da lontano era un bambino...", ovvero Apedario al Masetto - la nuova edizione




“Da lontano era un bambino…” Anna

ALEMAGNA B., Che cos'è un bambino?, Topipittori



Chi vive o lavora a stretto contatto con i bambini sa bene quanto sia necessario, talvolta, allontanarsi.


Lo è per lasciarli provare a fare da soli.

Lo è per recuperare quegli spazi di “adultitudine” che tanto spesso mancano, soprattutto alle madri, nei primi mesi – anni – di vita dei loro figli.

Lo è per allargare lo sguardo, distoglierlo dal particolare per tentare di avere una visione d’insieme.

Lo è per recuperare la giusta distanza, quella che permette di riscoprire il desiderio di ritrovarli (che sia per questo che le vacanze degli insegnanti sono tanto lunghe?).







Credo che nei giorni scorsi ognuno di noi, partecipanti al corso del Masetto – Apedario La scuola degli albi illustrati, abbia sperimentato esattamente questo: la possibilità di allontanarsi per un po’ dai bambini (figli talvolta piccolissimi o già cresciuti, alunni da ritrovare a breve o dei cicli passati) per provare ad ampliare il proprio sguardo su di loro, nel confronto con altri adulti che, allo stesso modo, della cura, dell’educazione, dell’insegnamento, hanno fatto il proprio mestiere.

E sono altresì convinta che ognuno di noi abbia fatto i conti, e continuerà a farli, più che con un'idea astratta di bambino, con i bambini reali con cui ogni giorno ci confrontiamo, e che ogni giorno (anche da lontano) ci interrogano su quel che stiamo facendo per loro, per ognuno di loro.

Dentro le risposte di questi insegnanti, ci sono davvero tanti bambini reali. 
Ognuno di noi è libero di cercare quelli che conosce, che ha conosciuto, o che egli stesso è stato.





Un bambino è qualcuno che dà peso
a ogni nostra parola, 
che valuta i nostri gesti,
aspetta i nostri sguardi.
A volte trova ciò che noi abbiamo dimenticato, lo trasforma
e quando ce lo mostra di nuovo non lo riconosciamo più.

Lucia





Un cuore che batte, gocce di latte
piedini piccoli in grandi ciabatte.
Un sorriso che aggancia
due guance, una pancia.
Occhi di sole 
le prime parole
canzoni, una storia
profumi e colori nella memoria.
L'amico di un gatto
di un orso e un coniglio
un uomo, una donna
un figlio.
Pensieri nuovi, sassi;
impazineti passi
mani curiose, impertinenti
risate sonore o fra i denti.
Un'idea, sogni, marea
un nome
e nel viaggio... coraggio.

Federica






Un bambino è
sentire la vita con occhi limpidi e leggeri,
spalancati dall'incanto e dalla meraviglia

 Annamaria






È uno sguardo sul mondo
con occhi curiosi e cuore
aperto.
È desiderio di scoperta
tenuta per mano e guidata
ma non solo: è
compagnia di adulti
appassionati e capaci di
lasciar sperimentare e
andare.
È vita mai sazia

Elisabetta






È un raccoglitore di sogni e desideri
è un seme da coltivare
è uno scrigno da aprire
e di questo scrigno
lui ti mostra
ciò che è
ciò che sa
ciò che fa
e tu raccogli i suoi pensieri
usciti in libertà.

Viviana






Un bambino è uno che alle otto e dieci
ha già tre opinioni quasi irrefutabili da sostenere.

 (che no, non ero io, era G.
il genio vulcanico del ciclo passato)

Michele






Un bambino è un mare
un'onda in altalena
una conchiglia raccolta e custodita in tasca.
Il bambino è acqua,
è vita.
È  il blu della pace, di un riposo notturno,
il verde dell'erba calpestata,
dell'insalata rifiutata
il rosso pesce di un pennarello senza tappo, 
che macchia le ginocchia
un bambino è rete che s'impiglia
che trattiene,
che fa sue conoscenze e scoperte
è schizzi, è goccioline di sudore
e lacrime salate.
Un bambino è bassa marea 
che poi diventa alta
e quando arriva quel momento in cui il mare fa il suo giro,
non si sa come dire...
non è più un bambino.
Ma un uomo in divenire. 
 
Francesca M.





Un bambino è sorpresa
Fa pensieri a volte che non ti aspetti
I bambini sono maldestri
Correndo capita che inciampino
e si facciano male
Il bambino è stupore
Ti fa un regalo quando sei triste
Il bambino è litigioso
Non si mette mai d'accordo su
di chi è la colpa
Il bambino è entusiasmo
Si incanta per la neve e per i cuccioli
Il bambino è chiacchierone
Ti parla sopra e ti interrompe in continuazione
Il bambino è meraviglia
Spalanca gli occhi di fornte ai bei disegni
fatti dai compagni
Il bambino riconosce i capolavori
Quelli fatti dai grandi e dai bambini

Chiara





Un bambino è...
un fuoco d'artificio
un tesoro da custodire gelosamente
due piedi scalzi sulla terra nuda
una corsa a perdifiato
un bocciolo di rosa da difendere
una voce da ascoltare
una canzone da cantare
un gioco che fa sorridere
una risata a crepapelle
una bocca spalancata alla MERAVIGLIA
un "sorriso che morde"

Francesca D.





Un bambino è quello
che fa quello che gli viene

(cancella)
Un bambino
ha tante tasche

Cecilia






Un bambino ha robuste radici
come rami che affondano nella sua storia.
Un bambino ha una corteccia,
a volte è ruvida e spessa
come la pelle che cresce sulle ferite;
a volte è soffice e coperta di muschio,
che ti viene voglia di accarezzare,
se te ne dà il permesso.
Un bambino ha braccia come rami,
con mani fiorite che si schiudono al sole.
Un bambino ha foglie che danzano
nel suono di una musica segreta,
quando il vento le pettina.

Sandra





Un bambino è un cucciolo d'uomo ma
i bambini non hanno razza, sesso o religione,
per lo meno non quelle razze, quei generi e quelle religioni 
che noi conosciamo.
Un bambino può piangere, ridere, correre,
saltare, arrabbiarsi, essere felice, colorare, giocare, raccontare... 
per davvero o per finta.
Un bambino sa render migliore la vita degli adulti,
ma non sempre gli adulti sanno utilizzare la saggezza bambina.
Un bambino non rimane bambino per sempre
ma qualche volta rimangono nascosti negli adulti.

Ilaria





Una bambina è unì'apertura verso
le mille opportunità e possibilità
dell'esistere.
Alessia



I bambini sono fiori
da non mettere nel vaso
crescon meglio stando fuori
con la luce in pieno naso
(cit. Piumini)

Francesca B.

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