lunedì 31 marzo 2014

CA come CAppello...e basta.

Ci sono libri che si leggono per i più svariati motivi, spesso per affrontare argomenti o tematiche in un modo più piacevole e comprensibile.

Poi ci sono i libri che si leggono solo per divertire e divertirsi, e basta.

 
Il cappello dell’orso è sparito, e lui lo rivuole indietro.
Con pazienza chiede agli animali del bosco se lo hanno visto da qualche parte, ma senza successo.
Finché qualcuno non dice qualcosa che fa scattare la memoria dell’orso...

Come incomincia:

“Il mio cappello è sparito.
Lo voglio indietro.
Hai visto il mio cappello?
No. Non ho visto il tuo cappello.
Ok. Grazie comunque.
Hai visto il mio cappello?
No. Non ho visto un cappello da queste parti.
Ok. Grazie comunque.

KLASSEN J., Voglio il mio cappello!, Zoolibri





Un pesciolino fugge… cerca un riparo.
Ha appena rubato un cappello bellissimo CHE NON GLI APPARTIENE.
E ora si chiede come andrà a finire e soprattutto come reagirà il legittimo proprietario.
 
Come incomincia:
“Questo cappello non è mio.
L’ho appena rubato.
L’ho rubato a un grosso pescione.
Era addormentato quando l’ho fatto.
E probabilmente non si sveglierà per un bel pezzo.
E anche se si sveglia…probabilmente non noterà che il cappello non c’è più."

KLASSEN J., Questo non è il mio cappello, Zoolibri







sabato 29 marzo 2014

Lega il filo alla maniglia

Chi ha a che fare con i bambini, sa quanto sia naturale per molti di loro costruirsi ripari, capanne, case. 
Io ricordo molto bene la mia casa: in una cameretta buia, sotto il tavolo da stiro ricoperto da un plaid, i cui lembi ricadevano quasi fino a terra. Lì sotto, in quella penombra, giocavo al circo con mia sorella o leggevo.
Il potere della poesia è riportare immediatamente in superficie immagini, sensazioni, emozioni anche lontanissime nel tempo. Con il nuovo libro di Silvia Vecchini, Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno, Topipittori, magistralmente illustrato da Marina Marcolin, è andata esattamente così.

Poesie della notte


Lega il filo alla maniglia,
l’altro capo al termosifone,
piglia la torcia, prendi un cuscino
(per il materasso è un po’ strettino)
tira i lembi della coperta
facciamola grande
fissala in terra
tirala bene
così lì dentro ci stiamo insieme.

Silvia Vecchini – Marina Marcolin, Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno, Topipittori



Poesia della notte, del giorno, di ogni cosa intorno

Poesia della notte, del giorno, di ogni cosa intorno



http://www.topipittori.it/it/catalogo/poesia-della-notte-del-giorno-di-ogni-cosa-intorno

venerdì 28 marzo 2014

Le case

Ci sono libri che sono veri oggetti d’arte: io spesso li trovo allo Spazio Libri Laboratorio La Cornice di Cantù, http://spaziolaboratoriolacornice.blogspot.it/.

“Le case”



di Aoi Huber-Kono è uno di questi. Pubblicato per la prima volta esattamente 50 anni fa, nel 1964, è stato ristampato nel 2010 e mantiene intatto, a dispetto degli anni, tutto il suo fascino.


Ho letto ai bambini le descrizioni delle case, mostrando loro le immagini che le accompagnano.



La casa con l’arabesco

In fondo alla strada c’era una casa marrone, vecchia, forse vecchissima.
Nessuno sapeva chi l’avesse abitata e chi ora ci vivesse.
Su un muro scolorito e cadente c’erano dipinti dei grandi pesci.
Forse questi pesci sapranno la storia di questa casa e di questa via.
 

HUBER-KONO A., Le case, édition virgola, Suisse



Poi ognuno ha scelto due pennarelli a punta finissima e ha realizzato le proprie case:



casa dove abitano i pesci



casa che splende



casa delle greche



casa sorridente



casa padronale






casa della nonna






castello incantato



casa decorata



casa sul mare



casa cuoriciona



casa bellissima



casa del re e della regina



casa stregata



casa felice che è felice tutti i giorni



casa di uccelli



casa della scossa



casa Ashley



casa del re, della regina e della principessa



casa dei fantasmi









giovedì 27 marzo 2014

CAsa di fiaba

Per un bambino molto piccolo, tante cose sono CASA: la pancia della mamma, il suo seno, le sue braccia, le ginocchia di papà, l’abbraccio dei nonni, la culla, uno scatolone, un sasso, il tavolo coperto dalla tovaglia, l’angolo tra poltrona e divano, un albero...

Giovanna Zoboli raccoglie nel suo libro, in forma di poesia, tutte le dimensioni di ciò che per un bambino è casa, in un rimando continuo tra fantasia e realtà.


Casa di fiaba - copertina


Come incomincia:

“Casa di fiaba,
casa stregata.
Casa di foglie
e di rami, di nebbia.
Casa che brucia,
casa incantata.

Casa di ghiaccio,
di polvere e terra.
Nido d’uccello,
casa sbagliata.”

ZOBOLI G., Casa di fiaba, Topipittori


Alcune espressioni poetiche hanno "fomentato" (rubo l'espressione a Chiara Carminati e al suo imperdibile libro, Perlaparola) l'immaginazione dei bambini quanto le magnifiche illustrazioni di Anna Emilia Laitinen























Sul quaderno abbiamo ricopiato alcuni versi della poesia (i bambini hanno capito in fretta che la maestra li aveva scelti apposta perché contenevano molte sillabe CA/CO, ed è stato altrettanto interessante riflettere insieme su termini non consueti come spelonca e reggia).

 

Infine ogni bambino ha espresso il proprio pensiero sulla CASA: una volta scritto tutto al computer, ho spiegato ai bambini che avrei raggruppato le frasi secondo le domande (implicite) a cui rispondevano:

Che cos’è?
Com’è?
Cosa c’è?
Cosa si fa?

In questo modo, abbiamo scritto il nostro primo testo.

LA CASA È UNA COSA PARTICOLARE PERCHÉ NON TUTTI CE L’HANNO.
È UN POSTO DOVE VIVONO TUTTI; LA CASA È FATTA APPOSTA PER VIVERCI.
IN CASA QUALCHE VOLTA VENGONO I LADRI.
IN CASA SI GIOCA, SI PULISCE, CI SI DIVERTE, SI DORME, SI CUCINA, SI MANGIA, SI GUARDA LA TIVÙ, CI SI AIUTA, SI COLORA, SI FANNO I COMPITI,SI BALLA, SI CANTA, SI MANGIANO I CIOCCOLATINI, SI PUÒ MANGIARE UN ORSO DI CIOCCOLATO, CI SI RILASSA, SI LAVORA.
IN CASA C’È TUTTO: CI SONO I MOBILI, IL COMPUTER, IL WATER, IL BAGNO, UNA PALLA, UNA FINESTRA, LA CAMERETTA, IL SALOTTO, GLI OROLOGI, LE TENDE, LE PERSONE, LE CARAMELLE, IL FRIGORIFERO, I GRADI DI TEMPERATURA, GLI OGGETTI, LE SCALE, LE PORTE, IL PAVIMENTO, LA DOCCIA, IL DIVANO, L’ACQUA, IL CIBO, LE SCARPE, IL LETTO, IL BIDET, LA SOFFITTA.


L a casa ripara dalla pioggia, può contenere tante persone, può essere un palazzo, un condominio, ci possono essere tante altre case attaccate vicino o in una zona tranquilla, è un oggetto grande, resistente e duro, ha il tetto.
La casa può essere rovinata, illuminata, pulita, piena di coniglietti o di cani, bella o brutta, fatta di mattoni, dipinta, alta, a forma di naso.
In casa ci sono grandi e piccoli, bambini che giocano, i genitori, persone che mangiano, degli animali, i topi, tanti Lego, la cassaforte dei giocattoli, gli ombrelli, la cucina, i divani, i mobili, i letti, le sedie e i tavoli, le cartelle, salvadanai, le candele, l’elettricità, le giacche, la cantina e il garage
In casa si gioca, si ride, si cucina, si stira, si mangia, si trova spazio per mettere le cose che si comprano, si dorme, si gioca ai videogiochi, si fanno i servizi, ci si abita, si fanno i compiti, si legge, si guarda la tivù, si beve, ci si veste, si festeggia il Natale, si curano i fratellini, ci vogliamo bene, si possono usare tanti giochi, si disegna, si può dormire, ci si riposa, si aiutano il papà e la mamma, si possono guardare i dvd