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venerdì 15 settembre 2017

I numeri / Le parole felici, tre mesi dopo





Dubito che, mentre Susanna Mattiangeli scriveva la storia di Tina e de I numeri felici, avesse in mente i compiti per le vacanze, soprattutto quelle estive.
L'estate di Tina è densa di ben altre avventure, altro che compiti; eppure, proprio dalla lettura del suo bel libro è nata l’idea di realizzare i quaderni de I numeri/ Le parole felici



E quando ieri ho rovesciato sul tavolo il contenuto delle mie due sportine di tela, ho pensato che sarebbe stato davvero un bel modo per passare il pomeriggio.




Mi sono ritrovata in spiaggia, tra le conchiglie,

 




a cavallo, davanti a una torta di compleanno, a Gardaland, sul fondo del mare nella mia prima immersione, in Sardegna, in Grecia, in Val Badia, in Valtellina (… in realtà, in Valtellina ci sono stata davvero)






 al mio primo concerto in un grande stadio

 




a visitare la mostra di Kandinskij





o al cinema con tutta la famiglia






da sola o con gli amici, in famiglia o in campeggio tra sconosciuti, in un camp di calcio e di nuoto agonistico, addirittura scampata di soli due giorni all'attentato di Barcellona

 




Ho vissuto in poche ore l’estate di ognuno di loro. È stato il modo più bello di ricominciare.












venerdì 26 maggio 2017

I numeri felici



undici il primo numero
meno uno fa dieci un numero
felice
un uomo che vive sulla
strada fotografa e scrive
il paesaggio
con un cappellino
con scritto 99 il numero
che più uno fa 100
un numero felice

S., 10 anni






11
Numero primo,
molto dispari,
molto appuntito.
Se lo leggi
da destra a sinistra
resta sempre 11,
ma se lo metti davanti
a giugno diventa
un giorno di vacanza.


Io sono Tina e lo sono sempre stata. Anche se può capitare a tutti di distrarsi e diventare una regina del mare, una tigre, una spia o anche solo un albero o un gabbiano. Comunque sì, la maggior parte delle volte sono proprio io.





Inizia così il piccolo (per formato) grande libro di Susanna Mattiangeli, pubblicato da vanvére edizioni, che già un paio di settimane fa ci aveva fornito il pretesto per il nostro diario de I numeri e le parole felici.
Un libro la cui lettura ci ha accompagnato in queste mattine, che è davvero piaciuto ai ragazzi, sospeso com’è tra divertimento, mistero e la possibilità di riflettere, senza enfasi e ridondanze, su temi adulti come la vita per strada, la solitudine, la scomparsa.

Prima degli ultimi capitoli ho chiesto ai ragazzi di immaginare il finale: e ancora una volta sono stata felice di sentirli riflettere ad alta voce. Credo sia uno delle possibilità del mio lavoro che più amo.


Dopo la lettura del libro, invece, la libertà di scrivere e disegnare. E, ancora una volta, la poesia si prende il suo spazio.