Visualizzazione post con etichetta #letturestive. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta #letturestive. Mostra tutti i post

venerdì 21 giugno 2019

Leggere ovunque, leggere sempre


I compiti per le vacanze, da sempre, per me significano leggere.

Non sono ancora riuscita a preparare una buona bibliografia per le mie bambine e i miei bambini, così approfitto di chi ha già preparato degli ottimi consigli di lettura.
Un consiglio, però, uno solo, per il momento, già ce l'ho. Ancora una volta, lui: Il Bimboleone e altri bambini, di Gabriele Clima e Jack Agnello Modica, Edizioni Corsare


I consigli di Maria Polita, Scaffale Basso...

quelli di Francesca Tamberlani, Milkbook


lunedì 17 luglio 2017

Bambole giapponesi - #letturestive



“[…] e nella stanza dovrebbe sempre esserci una nicchia per una pergamena con un dipinto giapponese e vicino un vaso di fiori, pochissimi fiori” disse Nona.
[…] Miss Lane aveva portato il suo regalo dentro una scatola di fiammiferi; era un foglietto di carta di tre pollici di lunghezza e un pollice e un quarto d’ampiezza – se provate a misurare col righello capirete le dimensioni. Alle due estremità era incollato su due stecchi che Miss Lane aveva assottigliato con la carta vetrata; ci scorreva sopra, e sul foglio, disegnati con grande finezza, c’erano dei boccioli bianchi di pruno e un uccellino; l’uccellino non era più grande di un pisello. C’erano anche delle cose scritte, ma così in piccolo che per leggere serviva quasi una lente d’ingrandimento, e Nona gridò:” È la mia poesia!”

GODDEN R., Bambole giapponesi, Bompiani 2017




Questo piccolo libro, delizioso fin dalla copertina, mi ha accompagnato, insieme ad altri, in questo primo scorcio di vacanza.

Mi sono ripromessa, ad inizio estate, di consigliare ai miei ragazzi solo libri che io avessi effettivamente letto. Così è stato; così dev’essere, credo.

Un libro piccolo, dicevo, con dei rimandi neppur velati al più famoso Il giardino segreto; anche qui, protagonista è una ragazzina, giunta in Inghilterra dall’India e alle prese con una nuova famiglia, nuove regole, nuove abitudini, nuovi stili di vita.
Non è facile per Nona adattarsi a tutto questo; lo è ancor meno a causa della gelosia di Belinda, la cugina più piccola. Ma l’arrivo di due misteriose bambole giapponesi dentro una scatola avrà il potere di cambiare molte cose.

Come incomincia:

“Erano due piccole bambole giapponesi di soli cinque pollici di altezza. I volti e le mani erano di gesso bianco, i corpi di pezza, il che significava che potevano inchinarsi in modo graziosissimo – e i giapponesi si inchinano parecchio. Gli occhi erano fessure di vetro nero; avevano delicati nasi di gesso e bocche dipinte di rosso. I capelli erano veri, neri e lisci, ed entrambe avevano la frangetta.
Erano esattamente identiche, se non per il fatto che Fiore era un pochino più alta e sottile, mentre le guance di Felicità erano più tonde e la sua bocca rossa era dipinta in un sorriso.
Indossavano piccoli kimono di cotone – un kimono è come una vestaglia con le maniche molto ampie -, ognuno con una larga fusciacca in alto, sotto le braccia che si ripiegava in un elegante cuscinetto sulla schiena.

GODDEN R., Bambole giapponesi, Bompiani

venerdì 14 luglio 2017

Sei zampe e poco più - #letturestive

 Del terzo consiglio per le letture estive dei miei ragazzi scrivevo, esattamente un anno fa:
14 luglio 2016
"Ci sono libri che hanno il potere quasi magico di far tornare bambini gli adulti e far sentire grandi i bambini. 
Questa mattina ho all’incirca 8 anni: so leggere, e anche bene, ma il mondo in cui sto per entrare mi è quasi completamente sconosciuto. È un mondo che mi spaventa e mi affascina allo stesso tempo, e in cui non vedo l’ora di addentrarmi, perché protetta dalla carta, dalle parole, dalle immagini.

Il libro di Geena Forrest, 

Sei zampe e poco più

  
primo titolo della nuova collana PiNO: Piccoli Naturalisti Osservatori edita da Topipittori
è davvero una porta spalancata su un universo straordinario: e davvero molto mi piace l’idea di aprirlo e sfogliarlo per la prima volta mentre scrivo."



È passato un anno.
Sei zampe, insieme agli altri titoli delle collane PINO e PIPPO,ha vinto il premio Andersen 2017 come miglior progetto di divulgazione, e proprio ieri, durante la lettura de 






  Il primo libro non si scorda mai
Storie e idee per innamorarsi della lettura tra 5 e 11 anni


di Carla Ida Salviati, Giunti



Scrive l’autrice, raccontando di Daniel, un ragazzino che frequenta la quinta e che ama le letture scientifiche:

“Ci sono anche bambini disponibili a faticare pur di imparare qualcosa: a me sembra importante e bellissimo, lì soprattutto prende forma e senso il nostro lavoro di adulti. Mi sembra davvero uno spreco che la fatica di leggere dei bambini non sia rispettata e valorizzata.

Mi è tornato in mente Daniel quando Topipittori mi ha mandato Sei zampe e poco più, un libro coraggiosissimo e “impossibile”. Si tratta di una guida pratica per piccoli entomologi che possono così identificare, ad esempio, a quale ordine appartenga un minuscolo vivente osservato nel prato: è un odonato? Un lepidottero? Un imenottero? Oppure un coleottero? Inoltre il libro aiuta ad analizzare ogni parte del corpo, le zampe natatorie dei ditiscidi, le ali degli anisotteri, che sono quattro e mobili in modo indipendente, capaci persino di andare in retromarcia…”
Nel frattempo, anche i miei ragazzi sono diventati dei magnifici disegnatori di insetti; perché, ne sono davvero convinta, quasi tutti, se messi nelle condizioni di poterlo fare, possono raggiungere risultati insperati anche in ambiti in cui han sempre creduto di non essere capaci. 


 
Nelle strisce che compongono le due immagini iniziali, compaiono i disegni di ragazzini che col disegno hanno spesso litigato; ragazzini per cui il disegno è stato sicuramente più una fatica che un piacere, una soddisfazione. 
Non so se questo lavoro potrà servire a cambiare definitivamente la loro percezione di sé; ma se si fossero sentiti bravi anche solo per lo spazio di un'ora, a Geena, e al suo libro, io sarei grata per sempre.
Il mio post di un anno fa continuava così:
Per dare un’idea della straordinaria ignoranza entomologica che mi affligge, dirò che fino a ieri non avevo la più pallida idea di cosa fosse una Cetonia, che invece oggi, proprio grazie a Geena e ai post di Paolo Canton su Facebook, scopro essere il nome scientifico del magnifico scarabeo verde smeraldo la cui metà destra domina la copertina. 
La stessa si apre su una doppia pagina: in tal modo diventano addirittura tre le risguardie in cui Geena racconta agli entomologi in erba lo scopo dell’albo -un libro per iniziare a osservare e disegnare gli insetti, la sua fonte d’ispirazione -Maria Sibylla Merian, come la stessa Geena artista ma soprattutto persona curiosa e osservatrice attenta-, la struttura del libro, gli strumenti indispensabili ad un (piccolo) entomologo e un paio di indispensabili consigli per il rispetto degli insetti.
Per cominciare, Geena ci spiega come riconoscere un insetto: corpo diviso in tre segmenti e tre paia di zampe che partono tutte dal torace. Poi una velocissima legenda e alcune pagine in cui, attraverso disegni al tratto, ci vengono mostrati e spiegati occhi, antenne, i diversi apparati boccali, ali, zampe e persino gli optional.
Scopriamo a pagina 9 che gli insetti sono suddivisi in ORDINI, SOTTORDINI, SUPERFAMIGLIE, FAMIGLIE…fino ad arrivare a identificare il singolo insetto con un preciso nome che racchiude il GENERE e la SPECIE.
Per ogni ORDINE, le principali caratteristiche sempre al tratto, e finalmente le magnifiche riproduzioni a colori dei diversi insetti. 


Per ogni tavola, un testo scientifico chiaro, percorso da domande sempre rivolte al tu bambino: Dove stai osservando il tuo insetto? Il torace ha pieghe particolari, concavità, protuberanze? Di che tipo sono le antenne? Sulle ali ci sono macchie? Strisce? Puntini?
In questo modo Geena riesce davvero a parlare ad ogni singolo lettore, coinvolgendolo in un’avventura che coniuga la quotidianità (ognuno di noi ha a che fare ogni giorno con insetti diversi, anche se molti preferirebbero il contrario) con un'esperienza di osservazione e scoperta davvero straordinaria.
Le ultime due pagine dell’albo sono dedicate a figurine da completare con i particolari relativi all’insetto osservato (colore, antenne, zampe, appendici), con uno spazio sul retro per scrivere luogo e data dell’osservazione e un inizio di classificazione. Le figurine, una volta ritagliate, potranno essere incollate nella scatola disegnata sulle risguardie finali.


Chiudo il libro, e sono davvero felice: perché sono certa che ogni volta che un bambino lo terrà tra le mani diventerà protagonista delle proprie scoperte e della propria conoscenza. E chissà quanti artisti naturalisti cresceranno tra queste pagine.

Brava Geena, e, come sempre, bravi i Topipittori!