Da qualche giorno rifletto più insistentemente del solito sulla grammatica, sul suo significato, sull’importanza del suo insegnamento, fin dalla primaria. Cerco di capire come si possa coniugare uno studio attento e sistematico delle regole e delle strutture grammaticali con la passione, la curiosità, il divertimento. Certo, mi dico, sarà sicuramente difficile, ma non voglio pensare che sia impossibile.
“L’uomo è nato per le cose difficili” dico sempre a bambine e bambini quando si lamentano “altrimenti saremmo ancora all’età della pietra”.
Quindi, a partire dai risultati di una verifica dal sapore molto antico e tradizionale, decido di immaginare come “giocare la grammatica”.
Dobbiamo consolidare la conoscenza di articoli determinativi, preposizioni semplici e articolate; nello stesso tempo, vorrei che cominciassimo, insieme, a riflettere sulla sintassi e sulla centralità/necessità del verbo all’interno della frase.
Chiedo a ciascuno di completare una tabella vuota con preposizioni semplici, articoli determinativi e le proposizioni articolate che si formano dalla loro unione. Poi chiedo di ritagliare le caselle della tabella, e di aggiungere nomi comuni di cosa, di animale e di persona. Immaginando una variazione del famoso “binomio fantastico” rodariano, incominciamo a mettere insieme articoli e nomi, preposizioni semplici e articolate e altri nomi, e a disporli in modo ordinato. Nascono così:
LE PECORE SULLA NAVE
LA TEIERA TRA GLI IPPOPOTAMI
L’APE SULL’AEREO
Rapidamente, condividiamo il pensiero che, così come sono scritti, queste successioni di parole non formino alcuna frase, e della necessità di un verbo a renderle, appunto, significative.
Ed ecco ciò che otteniamo:
LE PECORE SULLA NAVE SONO AFFOGATE.
LA TEIERA SI SPIACCICA TRA GLI IPPOPOTAMI.
L’APE È SULL’AEREO. / L’APE SULL’AEREO PUNGE UNA PERSONA.
Ma è sull’evoluzione del binomio fantastico: IL PALEONTOLOGO DELLE MUTANDE che si gioca la partita decisiva. Perché, intanto, bisogna trovare un verbo che “funzioni”: e i primi ad essere scelti sono HA/INDOSSA. Faccio però notare che, in questo modo, DELLE non è più una preposizione articolata (come nella costruzione originale), ma un articolo partitivo (li abbiamo studiati da poco). Ed ecco che qualcuno suggerisce il verbo ROMPE, a cui si collega direttamente L’ELASTICO, che va a completare la frase IL PALEONTOLOGO ROMPE L’ELASTICO DELLE MUTANDE.
Non starò a dire delle risate scroscianti; e tantomeno di quanto mi paia sempre importante imparare divertendosi…
Grande ! Grandi !
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