lunedì 15 luglio 2013

Z come Zog



Una divertente avventura per un nuovo personaggio dell'inscindibile coppia Donaldson-Scheffler. È la storia di Zog, un draghetto un po' imbranato che frequenta senza troppo successo la scuola per draghi. Per fortuna la sua amica Arianna lo aiuta e sarà lei a indicargli la strada giusta per il futuro: basta battaglie, guerre e ferite! Il mondo ha bisogno di gente che ami il prossimo. Arianna e il cavalier Ubaldo svestono i panni della principessa e del guerriero e diventano due generosi dottori. Zog avrà il compito di trasportare i medici e i feriti: una perfetta ambulanza!


Come incomincia:

“Per diventare un drago perfetto
a scuola si impegna ogni bravo draghetto.
Qui si insegnano materie strane,
molto diverse da quelle umane,
e la maestra Dragona darà
le stelle d’oro a chi le meriterà.

Zog è il draghetto più volenteroso,
lavora e rinuncia perfino al riposo,
e poi, c’è da dirlo, ha un talento mostruoso.

Qui siamo in prima, si deve imparare
A decollare, volare e atterrare.
-Vi faccio vedere come si fa
e poi da soli, provate a volontà!

Zog ha capito e prova di già:
batte le ali di qua e di là…

Così spicca il volo,
decolla da solo
si porta in alto,
si tuffa in picchiata…

Ma qui c’è un tronco!
Ohi ohi, che testata…”

DONALDSON – SCHEFFLER, Zog, EL




Ho scoperto questo divertente libro della coppia Donaldson – Scheffler (già nota per lo strepitoso Gruffalò) un mattino d'aprile, alla Libreria dei Ragazzi di Milano. È finito sotto altri libri sulla poltrona appositamente dedicata. 
Qualche giorno fa, in previsione della lettera Z, l’ho ripescato dal fondo; contemporaneamente, grazie a fb e ad alcuni amici che condividono e veicolano tutto ciò che sta intorno al mondo della letteratura per l’infanzia, mi sono ritrovata a leggere questo interessantissimo articolo

http://www.scosse.org/index.php?option=com_booklibrary&task=showCategory&catid=48&Itemid=129

Proprio in fondo alla lista ho ritrovato lui, Zog, il mitico draghetto; e allora mi piace molto pensare che anche un testo così divertente e apparentemente semplice possa contribuire a scardinare pregiudizi e stereotipi che ancora permeano il nostro pensiero e quel che più o meno volontariamente trasmettiamo a chi ci cresce accanto.

Grazie, Zog!

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