Come sono
semplici, alcuni passaggi.
Perché dopo
esserci a lungo interrogati sulle stagioni, e sul loro protendersi una nell’altra,
e sul loro rincorrersi, e continuamente ritornare, è molto facile passare a un
albo edito dalla stessa casa editrice, orecchio acerbo, che tanta cura riserva
alle scelte del proprio catalogo.
E così Laurent
Moreau ci regala un’altra perla preziosissima, che ci accompagna in una
riflessione densa sul significato del dopo contestualmente a ciò che
accade nella nostra vita, anche in quella piccola, minuscola, quotidiana.
Scrivevo, ormai cinque anni fa:
“Ci sono albi di cui t’innamori a prima vista, come un colpo di fulmine,
uno spaccacuore: ne vedi la copertina e pensi che non potrai più vivere senza.
Li sfogli, osservi le immagini, leggi col fiato sospeso le parole che le
accompagnano e un riverbero di luce illumina anche la più grigia delle
giornate: quello che hai tra le mani è un libro perfetto. Perfetto per te, e
per i tuoi bambini sempre a chiederti: “E dopo cosa facciamo?”. Perfetto nel
raccontare ciò che avviene dopo ogni attimo, ma soprattutto nel ricordare che
DOPO QUEST’ATTIMO, NON CI SARÀ MAI PIÙ
QUEST’ATTIMO (Maestra, cos’è un attimo?)
Dopo cinque anni in cui sono cambiati i
bambini e le bambine, e sono cambiata anch’io, la domanda si è ripetuta. E
ancora una volta, abbiamo letto insieme:
DOPO DOMANI, NON SO COSA ACCADRA’…
DOPO TUTTO, BE’, SI VEDRA’…
PRIMA DI DOPO, C’E’…ADESSO!
Dal sito
della casa editrice orecchio acerbo:
Una dopo l’altra si susseguono le
stagioni, e un ragazzo s’interroga sul “dopo”, facendoci partecipi delle sue
sensazioni, delle sue emozioni. Dei brividi dopo il bagno e dell’affanno dopo
la corsa; della gioia dell’incontro dopo la separazione; del silenzio dopo la
collera. Ed è ancora la natura -la pianta dopo il seme, il frutto dopo il
fiore- che accompagna le sue riflessioni sulla crescita-dopo il compleanno sono
diventato un po’ più grande; dopo molti anni sarò sempre lo stesso?- fino ad
arrivare a quelle sul tempo e sullo spazio-dopo questo secondo non ce ne sarà
un altro uguale; cosa c’è dopo l’orizzonte?-e persino, lievi e delicate, sulla
morte. La vita, il tempo che passa, gli interrogativi sul futuro, la gioia
dell’attimo presente nell’immaginario, diretto e immediato, dell’infanzia.
MOREAU L., Dopo, Orecchio Acerbo
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