martedì 8 gennaio 2019

#soloparolebelle 2019

Non sono per principio contraria ai compiti; sono però contraria ai compiti noiosi, banali o al contrario molto complicati. Sono contraria, soprattutto, ai compiti inadeguati alle bambine e ai bambini che dovranno svolgerli.

Al contrario, mi piacciono i compiti che immagino piacevoli, quelli che ciascun bambino e ciascuna bambina siano in grado di svolgere in autonomia, che possano costituire un bel ricordo per chi li ha fatti.

Per queste vacanze ho assegnato, come compito delle vacanze, #soloparolebelle, un hastag che da un paio d’anni contraddistingue alcune attività di senso svolte in classe (vedi i compiti per le vacanze natalizie dei miei ragazzi e delle mie ragazze in terza o il gioco che insieme facciamo, al rientro dal fine settimana, il lunedì mattina).

Uno schema realizzato in classe dalle insegnanti, quindi: su un foglio F4, una tabella suddivisa in quattro righe e quattro colonne, a formare 16 quadrati da contraddistinguere con il numero progressivo della data delle vacanze, a partire dal 22 dicembre fino al 6 gennaio.

In alto, uno spazio bianco in cui scrivere SOLO PAROLE BELLE DI… completato con il nome dell’autore/autrice.

All’interno di ogni riquadro, una parola (i più han scritto una frase, uno ha disegnato) a rappresentare la bellezza di ogni giorno.

E se spesso troviamo CINEMA, NATALE, REGALI, GIOCHI, PATTINARE, FUOCHI, è bello leggere, tra le parole belle, il nome di un fratello o degli amici, LIBRO DELLA SERA, RIDERE, RITROVARE CASA MIA, SONO ANDATA IN LIBRERIA, BIBLIOTECA, MAESTRA, COSTRUISCO LA MIA BANCARELLA, A CASA A ASPETTARE LA SCUOLA!










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