Ci sono libri che a volte ritornano, a distanza di mesi o di anni, e suscitano riflessioni profonde nelle bambine e nei bambini.
Leggo
loro La gigantesca piccola cosa, un albo di grande formato scritto
e illustrato da Beatrice Alemagna per Donzelli.
Molti,
in entrambe le classi, mi dicono: “Ce l’hai già letto” e io mi chiedo se
sia davvero così.
Chissà:
non riesco proprio a ricordarlo.
(Poi, a casa, cercherò nel blog, e scoprirò che sì, davvero l'ho già letto in classe, solo pochi mesi fa).
In
ogni caso, dico loro che non ha grande importanza: i libri si possono
rileggere.
Seguono,
assorti, la lettura delle brevi didascalie che accompagnano le doppie pagine
illustrate: mi chiedono cosa significhi nostalgia, e uno di loro lo
spiega ai compagni.
Come
già in passato, copro l’ultima parola del libro, e chiedo loro quale sarà.
Una
bambina risponde: “Felicità”.
Mi
stupisco, un po’.
Lei
mi dice: “Forse me l’hanno già letto”.
In effetti è così: l'avevo già letto, e mi chiedo se abbia risposto la sua notevole memoria (nessun altro ricordava il finale) o la sua sensibilità, quella
capacità, già evidentissima in lei, di andare in profondità, di cogliere il
cuore, l’anima delle cose.
Mi
resterà il dubbio. E lo coltiverò come un germoglio.
Che cos’è la felicità?
La felicità è una cosa che ci fa cambiare umore
La felicità è quando giochi con un amico a un gioco che ti piace
La felicità è un amico che ti sta molto a cuore
La felicità è una cosa che viene da dentro
È una cosa che quando sei triste, dopo un po’ di tempo ti viene la felicità
Se tu sei vicino a un amico, non ti viene la tristezza, ma ti viene di essere felice
La felicità è un volto sorridente
Il sole
È una cosa bellissima che va fino al cielo Riki
Il sistema solare, perché noi viviamo sulla Terra, e gira intorno al sole, e gira su se stessa 24 ore
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