Che fare se il proprio coniglio preferito non vuol
saperne della scuola? Il piccolo Anselmo è davvero molto
preoccupato all’idea di questa nuova avventura, prova ne è il fatto che il suo orecchio
sinistro si sia piegato.
Ma un giro nella notte in un’auto volante cambierà
tutto.
Come incomincia:
"Questo è Anselmo.
Ha cinque anni e nove mesi, come me.
Siamo nati lo stesso giorno.
Ad Anselmo piacciono le carote, ma
soprattutto, quando andiamo in automobile, gli piace viaggiare sul ripiano di
dietro, perché si vede meglio che dal finestrino e si possono salutare i cani e
i gatti nelle altre macchine.”
ZOBOLI G. – MULAZZANI S., Anselmo va a scuola, Topipittori
Anche un orso
enorme può sentirsi piccolo in una nuova scuola! Il giorno in cui Miss Chioccia
annuncia alla classe l’arrivo di un nuovo compagno, tutti sono molto eccitati.
Ma quando Boris entra per la prima volta, un po’ impacciato, tutti
urlano…perché Boris non è il morbido orsacchiotto che tutti immaginano, ma un
enorme e peloso grizzly! Boris non vorrebbe fare paura ai suoi compagni, ma
solo conoscere nuovi amici, e quando il primo giorno di scuola sta finendo tra
mille difficoltà, è proprio il tenero Boris ad aiutare chi si trova in una
situazione difficile!
Una nuova avventura aspetta Simone, il protagonista di
Caccapupù e Superconiglio. Questa volta deve affrontare il primo giorno di
scuola. “No, non voglio!”. Mamma e papà fanno di tutto per rassicurarlo:
“Imparerai l’alfabeto!, “Conoscerai nuovi amici!”, ma nulla può tranquillizzare
il piccolo coniglio. “Non voglio andare a scuola!”. Che paura! Quanta angoscia!
Ma finito il primo giorno di scuola, quando la mamma gli dice: “Si torna a
casa, tesoro”, Simone non è dello stesso parere!
BLAKE S., Non voglio andare a scuola!, Babalibri
La piccola protagonista non ne vuole proprio sapere
della scuola, e invece scopre che è davvero divertente.
Tutto cambierà quando scoprirà di doverci tornare…
ROSS Z. e T., Viva la scuola!, Il
battello a vapore
Una famiglia di sette topini, mamma, papà e talvolta
anche i nonni. Le loro avventure si snodano sul filo della quotidianità, quella
che ogni bambino vive (con un’eccezione per il bucato; chi dei nostri bambini
avrà mai lavato qualche panno insieme ai grandi? Per fortuna oggi ci sono le
lavatrici… Eppure uno dei miei ricordi più belli riguarda i fazzoletti lavati,
e persi, nel ruscello accanto al prato in montagna dove intanto tutti i grandi
lavoravano il fieno…)
Nel mondo di Iwamura i colori sono tenui, la natura è
accogliente, anche se talvolta può capitare qualche situazione pericolosa (un
serpente nel bosco, papà che si allontana in mare sul materassino…); i topini
affrontano situazioni nuove accompagnati e aiutati dagli adulti, che non si
sostituiscono a loro, ma permettono di fare esperienza, anche in situazioni non
del tutto conosciute, proprio come dovrebbe avvenire per i piccoli a due zampe
e senza baffi.
In questo albo, Mamma Topini è alle prese con un
grosso problema: domani è il primo giorno di scuola, ma nessuno dei sette
topini vuole andarci…
Come incomincia:
“Nel bosco sia avvicina l’autunno e mamma Topini è
molto indaffarata. Domani i suoi sette topolini andranno a scuola per la prima
volta.
Sette cappelli fabbricati con i tappi di bottiglia.
Sette tascapani gialli. Sette paia di scarpe in guscio di noce. Tutto fatto da
mamma Topini.
-Domani andrete a scuola. Questa sera, quindi, bisogna
andare a letto presto-, dice la mamma.
Ma i sette piccoli rispondono: -Io non voglio andare a
scuola perché è troppo lontana.
-Io non voglio andarci perché di mattina ho sonno.
-Io non voglio andarci perché fuori c’è il vento
freddo.
-Io non voglio andarci perché non conosco gli altri
bambini.
-Io non voglio andarci perché ci sono i cattivi.
-Io non voglio andarci perché lungo la strada ci sono
i serpenti.
-Io non voglio andarci perché non voglio.”
YAMASHITA – IWAMURA, La famiglia Topini va a
scuola, Babalibri
L’elefantino Giulio è arcicontento: sta per cominciare
la scuola e non vede l’ora di farsi tanti nuovi amici! Ma la mamma e il papà lo
mettono in guardia: le scimmie sono tutte ladre, i formichieri dei gran
ficcanaso e i rinoceronti con quei corni sul naso bucano il sedere. Ma sarà
proprio così?
FRASCA S., I facoceri fanno le…, Battello a
Vapore
Alice proprio non pensava che la sua prima settimana
di scuola sarebbe stata così divertente: marziani che insegnano a scrivere,
clown che spiegano matematica, perfino Tarzan che fa lezione di
ginnastica…Quali altre fantastiche sorprese la attendono?
VAGO M., La scuola delle sorprese, Il Battello a
Vapore
Come si trasforma un lupacchiotto timido e gentile in
un vero Lupo Cattivo? Mandandolo alla scuola dei Lupi! È solo qui, infatti, che
si impartiscono le Sei Lezioni Fondamentali per diventare un vero, grande,
feroce lupo cattivo. Ma è proprio quello che ci vuole per il mansueto Edoardo?
ALLEN J., La scuola dei Lupi Cattivi, Il
Battello a Vapore
“Quando la mamma va via mi viene un poco da piangere,
meno male che con me c’è il mio orsetto! La maestra si è accorta che sono un
po’ triste e mi ha fatto una carezza. E poi nella nuova scuola ho incontrato un
compagno di banco simpaticissimo che mi regala le caramelle alla menta, e in
fondo all’aula c’è una bambina con i codini biondi che mi sorride. Credo
proprio che questa scuola mi piacerà molto.”
COSTA N., Il primo giorno di scuola, Emme
Edizioni
Vita dura per la principessa Drusilla. Arriva
settembre, e ad aspettarla ecco il primo giorno di scuola. “Ma è proprio
necessario andare a scuola?” chiede ai genitori. Su questo punto, il re e la
regina sono irremovibili: per essere dei bravi sovrani bisogna studiare. “Ma
com’è veramente questa scuola?” domanda la principessina a coetanee, amici e
vicini di casa. Ognuno di loro, a quanto pare, ha una risposta diversa. E le
notizie non sono delle migliori. Ma si tratta di racconti veri o inventati?
ZOBOLI G., A scuola, Princpessa!, Topipittori
Per cominciare a imparare tutto quel che c’è da
sapere. Per cominciare a imparare, ma anche per ridere e giocare.
COSTA N., Un giorno di scuola, Emme Edizioni
Un abbecedario destinato ai bambini con brevissimi
racconti per ogni lettera dell’alfabeto.
COSTA N., L’alfabeto della scuola, Emme
Edizioni
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