lunedì 26 maggio 2014

Storie di sCUOla






Che fare se il proprio coniglio preferito non vuol saperne della scuola? Il piccolo Anselmo è davvero molto preoccupato all’idea di questa nuova avventura, prova ne è il fatto che il suo orecchio sinistro si sia piegato.
Ma un giro nella notte in un’auto volante cambierà tutto.

Come incomincia:

"Questo è Anselmo.
Ha cinque anni e nove mesi, come me.
Siamo nati lo stesso giorno.
Ad Anselmo piacciono le carote, ma soprattutto, quando andiamo in automobile, gli piace viaggiare sul ripiano di dietro, perché si vede meglio che dal finestrino e si possono salutare i cani e i gatti nelle altre macchine.”


ZOBOLI G. – MULAZZANI S., Anselmo va a scuola, Topipittori







Anche un orso enorme può sentirsi piccolo in una nuova scuola! Il giorno in cui Miss Chioccia annuncia alla classe l’arrivo di un nuovo compagno, tutti sono molto eccitati. Ma quando Boris entra per la prima volta, un po’ impacciato, tutti urlano…perché Boris non è il morbido orsacchiotto che tutti immaginano, ma un enorme e peloso grizzly! Boris non vorrebbe fare paura ai suoi compagni, ma solo conoscere nuovi amici, e quando il primo giorno di scuola sta finendo tra mille difficoltà, è proprio il tenero Boris ad aiutare chi si trova in una situazione difficile!


WESTON – WARNES, L’orso Boris va a scuola, Mondadori






 


Una nuova avventura aspetta Simone, il protagonista di Caccapupù e Superconiglio. Questa volta deve affrontare il primo giorno di scuola. “No, non voglio!”. Mamma e papà fanno di tutto per rassicurarlo: “Imparerai l’alfabeto!, “Conoscerai nuovi amici!”, ma nulla può tranquillizzare il piccolo coniglio. “Non voglio andare a scuola!”. Che paura! Quanta angoscia! Ma finito il primo giorno di scuola, quando la mamma gli dice: “Si torna a casa, tesoro”, Simone non è dello stesso parere!

BLAKE S., Non voglio andare a scuola!, Babalibri







La piccola protagonista non ne vuole proprio sapere della scuola, e invece scopre che è davvero divertente.
Tutto cambierà quando scoprirà di doverci tornare…

ROSS Z. e T., Viva la scuola!, Il battello  a vapore






Una famiglia di sette topini, mamma, papà e talvolta anche i nonni. Le loro avventure si snodano sul filo della quotidianità, quella che ogni bambino vive (con un’eccezione per il bucato; chi dei nostri bambini avrà mai lavato qualche panno insieme ai grandi? Per fortuna oggi ci sono le lavatrici… Eppure uno dei miei ricordi più belli riguarda i fazzoletti lavati, e persi, nel ruscello accanto al prato in montagna dove intanto tutti i grandi lavoravano il fieno…)
Nel mondo di Iwamura i colori sono tenui, la natura è accogliente, anche se talvolta può capitare qualche situazione pericolosa (un serpente nel bosco, papà che si allontana in mare sul materassino…); i topini affrontano situazioni nuove accompagnati e aiutati dagli adulti, che non si sostituiscono a loro, ma permettono di fare esperienza, anche in situazioni non del tutto conosciute, proprio come dovrebbe avvenire per i piccoli a due zampe e senza baffi.
In questo albo, Mamma Topini è alle prese con un grosso problema: domani è il primo giorno di scuola, ma nessuno dei sette topini vuole andarci…

Come incomincia:

“Nel bosco sia avvicina l’autunno e mamma Topini è molto indaffarata. Domani i suoi sette topolini andranno a scuola per la prima volta.
Sette cappelli fabbricati con i tappi di bottiglia. Sette tascapani gialli. Sette paia di scarpe in guscio di noce. Tutto fatto da mamma Topini.
-Domani andrete a scuola. Questa sera, quindi, bisogna andare a letto presto-, dice la mamma.
Ma i sette piccoli rispondono: -Io non voglio andare a scuola perché è troppo lontana.
-Io non voglio andarci perché di mattina ho sonno.
-Io non voglio andarci perché fuori c’è il vento freddo.
-Io non voglio andarci perché non conosco gli altri bambini.
-Io non voglio andarci perché ci sono i cattivi.
-Io non voglio andarci perché lungo la strada ci sono i serpenti.
-Io non voglio andarci perché non voglio.”

YAMASHITA – IWAMURA, La famiglia Topini va a scuola, Babalibri









L’elefantino Giulio è arcicontento: sta per cominciare la scuola e non vede l’ora di farsi tanti nuovi amici! Ma la mamma e il papà lo mettono in guardia: le scimmie sono tutte ladre, i formichieri dei gran ficcanaso e i rinoceronti con quei corni sul naso bucano il sedere. Ma sarà proprio così?

FRASCA S., I facoceri fanno le…, Battello a Vapore






Alice proprio non pensava che la sua prima settimana di scuola sarebbe stata così divertente: marziani che insegnano a scrivere, clown che spiegano matematica, perfino Tarzan che fa lezione di ginnastica…Quali altre fantastiche sorprese la attendono?


VAGO M., La scuola delle sorprese, Il Battello a Vapore







Come si trasforma un lupacchiotto timido e gentile in un vero Lupo Cattivo? Mandandolo alla scuola dei Lupi! È solo qui, infatti, che si impartiscono le Sei Lezioni Fondamentali per diventare un vero, grande, feroce lupo cattivo. Ma è proprio quello che ci vuole per il mansueto Edoardo?


ALLEN J., La scuola dei Lupi Cattivi, Il Battello a Vapore






“Quando la mamma va via mi viene un poco da piangere, meno male che con me c’è il mio orsetto! La maestra si è accorta che sono un po’ triste e mi ha fatto una carezza. E poi nella nuova scuola ho incontrato un compagno di banco simpaticissimo che mi regala le caramelle alla menta, e in fondo all’aula c’è una bambina con i codini biondi che mi sorride. Credo proprio che questa scuola mi piacerà molto.”

COSTA N., Il primo giorno di scuola, Emme Edizioni








Vita dura per la principessa Drusilla. Arriva settembre, e ad aspettarla ecco il primo giorno di scuola. “Ma è proprio necessario andare a scuola?” chiede ai genitori. Su questo punto, il re e la regina sono irremovibili: per essere dei bravi sovrani bisogna studiare. “Ma com’è veramente questa scuola?” domanda la principessina a coetanee, amici e vicini di casa. Ognuno di loro, a quanto pare, ha una risposta diversa. E le notizie non sono delle migliori. Ma si tratta di racconti veri o inventati?


ZOBOLI G., A scuola, Princpessa!, Topipittori








Per cominciare a imparare tutto quel che c’è da sapere. Per cominciare a imparare, ma anche per ridere e giocare.

COSTA N., Un giorno di scuola, Emme Edizioni






Un abbecedario destinato ai bambini con brevissimi racconti per ogni lettera dell’alfabeto.
  
COSTA N., L’alfabeto della scuola, Emme Edizioni


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