C’è un libro che in questi mesi riaffiora di frequente nella mia vita, e continua ad apparire nelle conversazioni, nei post, sugli
scaffali virtuali e reali delle librerie e delle persone che frequento.
È un libro la cui lettura
abbiamo regalato alle mamme (e ai papà, meravigliosi coautori) durante la
presentazione della Mostra del libro per ragazzi.
È un libro che è stato
accolto da un magnifico silenzio, anche da parte dei bambini, e, credo, dalla stessa
commozione che suscita in me ogni volta che lo leggo.
Nasci ed è sempre “la prima volta che”. Poi cresci e le prime
volte diventano un po’ più rare, ma non per questo meno importanti.
Tutte le scoperte, le rivoluzioni, le decisioni, gli amori: ogni
volta una prima volta.Poi diventi genitore, e le prime volte ricominciano daccapo.
Come incomincia:
"La prima
volta che ho aperto gli occhi, li ho subito richiusi. Ho pianto. Poi delle mani
mi hanno sollevata al cielo e mi hanno posata fra due montagne di latte. Ho
smesso di piangere e ho aperto gli occhi per la seconda volta nella mia vita.
Ho visto la luce più dolce del mondo: erano gli occhi
di mia madre."
CUVELLIER V., La prima
volta che sono nata, Sinnos
Vi lascio alle parole di Carla Ghisalberti: leggete la sua recensione, e non potrete fare a meno di correre a regalare questo libro alla persona che più amate:
http://letturacandita.blogspot.it/2014/01/la-borsetta-della-sirena-libri-per_9.html
Vi lascio alle parole di Carla Ghisalberti: leggete la sua recensione, e non potrete fare a meno di correre a regalare questo libro alla persona che più amate:
http://letturacandita.blogspot.it/2014/01/la-borsetta-della-sirena-libri-per_9.html
Nessun commento:
Posta un commento