mercoledì 23 luglio 2014

Buonanotte, Talpotto! ovvero Piccole riflessioni sulla non violenza



Un altro personaggio tenero e strampalato uscito dalla penna e dai pennelli di Janosch. In 

Buonanotte, Talpotto!



i protagonisti, una famiglia di talpe e i loro amici, vivono avventure divertenti e stravaganti, da cui può sempre capitare di imparare qualcosa.

In Talpotto acchiappa un pesce, il piccolo esce a pesca armato di una bottiglia, in cui infila una zanzara a fare da esca. Un pesciolino viene catturato, ma…


In questi giorni di terribili violenze, che non risparmiano neppure i bambini, anche un libro piccolo, scritto per i più piccoli, può aiutare a riflettere su aggressioni, responsabilità, non violenza.

“-Ehi, il pesce mi vuole mangiare!- grida la zanzara. –Questo significa uccidere e non va bene.
-E Talpotto mi vuole cuocere in padella!- grida il pesce. –Anche questo significa uccidere e non va bene.
E chi vola lassù in alto nell’aria? L’aquila. Vuole mangiarsi Talpotto. Talpotto, stai attento! Ti ha già preso di mira, con i suoi occhi che vedono tutto.
Ma dietro a un cespuglio si nasconde il cacciatore con il suo fucile. Vuole sparare all’aquila.
Il pesce vuole mangiare la zanzara.
Talpotto vuole mangiare il pesce.
L’aquila vuole mangiarsi Talpotto in un solo boccone.
Il cacciatore vuole uccidere l’aquila.
E poi chi resta?
Uno solo, il cacciatore. Eh no, così non va, dico io!
Pesce, lascia libera la zanzara.
La Zanzara punge il cacciatore proprio vicino all’occhio.
Il cacciatore non riesce più a vedere l’aquila.
L’aquila non si mangia Talpotto in un solo boccone.
Talpotto non arrostisce il pesce.
E siamo tutti di nuovo liberi.
Ben fatto!”

JANOSCH, Buonanotte, Talpotto!, Feltrinelli Kids

Par quasi di sentirlo, il bambino che ascolta la storia, intervenire ad una sola voce con il narratore, che sembra aver preso in prestito le parole proprio da un piccolissimo ascoltatore: “Talpotto, stai attento!” oppure “Ben fatto!”.  

Che splendido narratore, Janosch!


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