mercoledì 9 luglio 2014

Se vuoi vedere una balena

Ci sono moti del cuore, sentimenti, empatie, che passano attraverso l'web e hanno poi la fortuna di concretizzarsi in una conoscenza concreta, fisica, tutt'altro che vrtuale. Con Carla Ghisalberti di http://letturacandita.blogspot.it/ è andata così: da tempo seguivo il suo blog, con la consapevolezza sempre più radicata che nessun'altra come lei sapesse parlare di libri dritto al cuore di chi legge, con competenza, occhio critico, passione.
A Bologna, alla Fiera del libro per ragazzi, incontrarla è stato per me emozionante, come se avessi conosciuto il mio autore preferito.
Poche settimane fa, da Tommaso http://spaziolaboratoriolacornice.blogspot.it/ ho partecipato ad una sua lezione/incontro sulla poetica di Blexbolex: ne esono uscita con tre splendide dediche e la certezza che sia una persona rara.

Sono al mare da qualche giorno, e i miei post giornalieri sono pronti da tempo: qui pubblico, e solo raramente aggiungo qualcosa (non avrei potuto certo muovermi con la mole di libri necessaria).
Questa mattina, apro facebook e trovo un suo post, personale, in cui fa riferimento al mio libro di oggi, quello per cui ho riportato esattamente ogni parola della sua recensione, perchè Carla, davvero, è speciale.

E allora, che balena sia!

Dal blog di Carla Ghisalberti

I libri di Julie Fogliano sono poesie in qualsiasi direzione tu li guardi. Ci hanno raccontato l'attesa, in tutte le sue fasi. Struggimento misto a tensione verso ciò che non sappiamo, sbagli e abbagli che si avvicendano e infine l'emozione di essere esauditi nel desiderio: questo è ciò che abbiamo visto in quel bambino che aspettava trepidante che i semi piantati sbucassero con il loro verde pallido primaverile dal marrone compatto della terra invernale. E con lui il suo cane, muto e solidale, come solo i cani sanno essere talvolta.
Anche in Se vuoi vedere una balena c'è un bambino che aspetta, anche qui il suo gran cane, ma in questo caso la sua missione è diversa e richiede un impegno maggiore: lui non solo deve aspettare ma, contemporaneamente, deve anche saper restare attento. Per vedere una balena occorre una finestra aperta sull'immenso oceano. Mica poco. Il vedere la balena, riuscire a incrociare il suo sguardo, dipende dal caso ma anche molto dalla sua concentrazione, dal suo impegno determinato. Ed è per questo che la poltrona non può essere troppo comoda e la coperta troppo morbida, perché altrimenti rischierebbe, nella confortevolezza, di perdere di vista il suo obiettivo. Non deve guardare neanche il pellicano, perché non è una balena: sembra un'ovvietà affermarlo, ma distrarsi può essere pericoloso...”






Un albo emozionante e delicato sul desiderio, l'attesa, il tempo dedicato a coltivare le proprie passioni... Chissà perchè mi sembra di non parlare d'altro, ultimamente... http://apedario.blogspot.it/2014/07/posta-per-la-tigre.html

 
Se vuoi vedere una balena





Se vuoi vedere una balena, devi sapere a cosa non assomiglia: certamente non a delle rose rosse o a un pellicano, ma forse ai pirati ? Se vuoi vedere una balena devi scrutare attentamente il mare e aspettare… aspettare… aspettare… 

Come incomincia:

Se vuoi vedere una balena ti servirà una finestra
e un oceano
e del tempo per aspettare
e del tempo per guardare
e del tempo per pensare se -quella è una balena?-
e del tempo per renderti conto che -no, è solo un uccellino-

se vuoi vedere una balena
ti servirà una poltrona non troppo comoda
e una coperta non troppo morbida
perché gli occhi sonnolenti non vedono balene
e le balene non aspettano di essere viste...”

FOGLIANO – STEAD, Se vuoi vedere una balena, Babalibri




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