mercoledì 7 febbraio 2018

Uno sguardo sul futuro


Ci sono momenti in cui penso che leggere ciò che le ragazze e i ragazzi scrivono sia davvero un privilegio. Una porta socchiusa, a volte aperta o addirittura spalancata, per leggerli in profondità, per scoprire di loro ciò che forse loro stessi faticano a scoprire, e che fortunatamente, qualche volta, trovano le parole per raccontare.

Ieri mi sono imbattuta in una perfetta descrizione dei mutamenti – oserei chiamarli stravolgimenti – che cambiano, prima ancora del corpo, i comportamenti, i pensieri, le reazioni di un* preadolescente.



“[…] penso che la mia partecipazione sia molta di più degli altri anni in cui ero molto timida e silenziosa, e davvero non so cosa mi sia successo, è come se di colpo mi fosse scoppiata una bomba nella testa e non riesco più a controllarmi.”




Come darle torto? A volte, è davvero come se scoppiasse una bomba nella testa. Tutto ciò che prima era controllato, guidato, disciplinato, esplode in modo incontrollato, in un tumulto di nuove percezioni e sensazioni.

Tutto sta cambiando, dentro e spesso anche intorno a loro: cambiano i corpi e i comportamenti dei compagni, ma cambiano anche le reazioni degli adulti di riferimento, non ultimi gli insegnanti, a volte spiazzati da questi nuovi individui che mutano pelle sotto i loro occhi, trasformandosi, evolvendo come dei Pokemon, che talvolta si fa fatica a riconoscere, nonostante la frequentazione continua. Bisogna fare uno sforzo, per riuscire a ricordare che sotto questa nuova pelle c’è ancora quel bambino dai grandi occhi spalancati o quella bambina timida e silenziosa.

È un privilegio, di cui non sempre ci rendiamo conto. E allora, con la nostra esperienza di adulti, e la sensibilità dei ragazzi e delle ragazze che siamo stati, usiamo gli sguardi, i sorrisi, i gesti, le parole, per conservarlo.

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