Ci sono momenti in cui penso
che leggere ciò che le ragazze e i ragazzi scrivono sia davvero un privilegio.
Una porta socchiusa, a volte aperta o addirittura spalancata, per leggerli in
profondità, per scoprire di loro ciò che forse loro stessi faticano a scoprire,
e che fortunatamente, qualche volta, trovano le parole per raccontare.
Ieri mi sono imbattuta in
una perfetta descrizione dei mutamenti – oserei chiamarli stravolgimenti – che cambiano, prima ancora del corpo, i comportamenti, i
pensieri, le reazioni di un* preadolescente.
“[…]
penso che la mia partecipazione sia molta di più degli altri anni in cui ero
molto timida e silenziosa, e davvero non so cosa mi sia successo, è come se di
colpo mi fosse scoppiata una bomba nella testa e non riesco più a controllarmi.”
Come darle torto? A volte, è
davvero come se scoppiasse una bomba nella testa. Tutto ciò che prima era
controllato, guidato, disciplinato, esplode in modo incontrollato, in un
tumulto di nuove percezioni e sensazioni.
Tutto sta cambiando, dentro
e spesso anche intorno a loro: cambiano i corpi e i comportamenti dei compagni,
ma cambiano anche le reazioni degli adulti di riferimento, non ultimi gli
insegnanti, a volte spiazzati da questi nuovi individui che mutano pelle sotto
i loro occhi, trasformandosi, evolvendo come dei Pokemon, che talvolta si fa
fatica a riconoscere, nonostante la frequentazione continua. Bisogna fare uno
sforzo, per riuscire a ricordare che sotto questa nuova pelle c’è ancora quel
bambino dai grandi occhi spalancati o quella bambina timida e silenziosa.
È un privilegio, di cui non
sempre ci rendiamo conto. E allora, con la nostra esperienza di adulti, e la
sensibilità dei ragazzi e delle ragazze che siamo stati, usiamo gli sguardi, i
sorrisi, i gesti, le parole, per conservarlo.
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