“Esiste un posto così?” si chiese Scoiattolo.
“Un
posto che sia tutti questi posti?”
[…]
Un
posto che sia sopra ma anche sotto,
che
abbia buchi e gallerie,
che
sia un nido, che abbia un dentro,
bisognava
proprio sognarlo per inventarlo.
Beatrice
Masini – Simona Mulazzani, Il posto giusto, Carthusia
“È
la scuola!” ha esclamato un bambino, mentre leggevo.
Ho
sorriso, contenta.
Così,
dopo aver fatto disegnare il posto speciale di ognuno (la propria casa, la
cameretta, ma anche case sull’albero, e piscine, e una spiaggia) ho chiesto:
“Cosa
deve avere la scuola, per essere il posto giusto?”
Ancora
una volta, li ho fatti scrivere, ciascuno sul proprio foglietto. E poi ognuno
ha letto cosa aveva scritto. E mentre finivano di colorare, ho scritto io, al
computer, mettendo i pensieri tutti insieme, e dando loro forma. Perché è
importante tenere traccia di tutti i pensieri bambini, del loro formarsi – e trasformarsi.
È importante per loro, per me, ma lo è, soprattutto, per i genitori: perché è
in questo modo che li si aiuta a comprendere quanta parte delle loro bambine e dei
loro bambini ci sia, dentro la scuola vera, che non è sempre e soltanto quella
raccontata dai quaderni.
Si
chiama documentare. E ci credo davvero.
Qualcuno
ha scritto: con tantissime finestre e tanta ombra, come un parchetto.
Qualcuno
vorrebbe gli scivoli in cortile: e poi gli alberi, certo, e magari anche le
giostre, la spiaggia e il mare (a qualcuno piacerebbe addirittura che nella
scuola ci fosse la Sicilia).
Molti
hanno risposto: con gli animali, una fattoria, e un buco per osservare gli
animali sottoterra.
Qualcuno
scrive che la scuola deve diventare più grande per più persone: e allora
potrebbe servire anche un trampolino per salire saltando.
A
scuola ci vuole un posto dove fare ginnastica: fortunatamente, noi abbiamo la
palestra, e il giardino.
C’è
chi vorrebbe continuare, anche a scuola, a giocare con la Wii e la Nintendo DS,
e poter guardare la televisione.
C’è
chi lascia spazio alla fantasia e immagina una scuola volante, con navi
spaziali, robot e sottomarini.
Naturalmente,
ci vogliono giochi, colori, numeri, lavagne e scatole a sorpresa.
E,
si sa, perché la scuola sia il posto giusto non possono mancare i compagni e i
maestri.
Classe
2^ B
Qualcuno
ha scritto: un pesce nella boccia, e altri animali (cavalli, panda, koala…).
Qualcuno
vorrebbe che a scuola ci fossero addirittura i dinosauri; qualcun altro
preferisce i topi, o i ragni.
Qualcuno
vorrebbe gli scivoli in cortile: e poi un’altalena, i fiori, e magari anche la
spiaggia e il mare. Sarebbe bello avere anche una piscina, o un laghetto dove
fare i tuffi, e un giardino ancora più grande del nostro.
Sarebbe
bello che ci fosse un tunnel, per poter uscire all’intervallo.
Qualcuno
vorrebbe il fieno, i trattori, le macchine agricole, dei campi dove seminare… e
anche una tettoia.
A
scuola ci vuole la palestra grande, che per fortuna abbiamo già; qualcuno
vorrebbe anche un negozio di minerali, le terme, un parco acquatico, un museo
degli Egizi…
C’è
chi vorrebbe continuare, anche a scuola, a giocare a Minecraft, o in una sala
giochi, e poter guardare la televisione. Ci starebbe bene anche un materassino
per sedersi.
Naturalmente,
ci vogliono libri, banchi, astucci, penne, pastelli e pennarelli; qualcuno
vorrebbe musica tutti i giorni, non fare i compiti e magari anche la mamma e il
papà.
E,
si sa, perché la scuola sia il posto giusto non possono mancare la fantasia, la
felicità, cose divertenti e tanti amici.
Classe 2^ A
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