lunedì 16 settembre 2019

Vorrei avere...

Amo le contaminazioni, l’imprevisto, l’inatteso. Amo progettare, ma allo stesso tempo, se necessario, sparigliare le carte.

La cosa più importante, letto tutti insieme il primo giorno del nostro ritorno a scuola, e riletto il giorno dopo in entrambe le classi, ha lasciato un interrogativo aperto: è facile dire, scrivere, disegnare, quelle che sono le cose (e le persone) più importanti per noi.
Molto più difficile è riconoscere ciò che ognuno di noi ha, di importante, come qualità, dono, capacità (il termine competenza, ormai, ha assunto una valenza troppo scolastica perché lo si possa utilizzare con la dovuta leggerezza).

Così, torno a una lettura in cui è facile entrare, per la potenza evocativa del linguaggio e delle grandi e suggestive tavole a doppia pagina. 

ZOBOLI G. – MULAZZANI S., Vorrei avere…, Topipittori


Le bambine e i bambini osservano affascinati le immagini, scoprono particolari, intervengono per spiegare, chiedere, raccontare.




Al termine, chiedo loro di completare il titolo del libro.
E se la prima risposta di una bambina è un semplice e istintivo: “... un cane”, subito il suo compagno, entrato con la passione dei suoi interessi ben dentro la narrazione, per parole e immagini, risponde:

l’implacabile forza del morso del coccodrillo

Ed ecco che, sull’eco di una risposta per nulla facile, altre seguono, in un arricchimento reciproco di comprensione e lessico, da cui potrei trarre molte considerazioni (e – se volessi, ma non voglio - pure qualche voto):

la corsa veloce della lepre
il becco di un cigno per mordere chi mi dà fastidio
la forza dello squalo bianco
il naso dello squalo martello per nuotare meglio
le ali della farfalla per volare colorata
il ruggito del leone per chiamare tutti gli animali
il mimetizzamento del camaleonte per nascondermi
la coda di un gatto per giocare
gli occhi del corvo per vedere tutto dall’alto
il corno del rinoceronte per cacciare via gli animali che mi danno fastidio
il guscio della lumaca, così se vedo qualcuno mi nascondo dentro al guscio
l’olfatto del cane per annusare tutto

l’agilità del giaguaro e le sue belle macchie
le zampe delle scimmie, di un ragno per arrampicarmi
il silenzio della tigre per acchiappare qualcosa
gli artigli del gatto ei suoi begli occhi gialli per vedere bene al buio e per graffiare quelli che mi stanno antipatici
le corna e la velocità del toro per correre
gli occhi e il pelo della lince per mimetizzarmi
i denti del coccodrillo per prendere i pesci sott’acqua
la velocità del ghepardo per correre più veloce di tutti
la coda del topo per spaventare i signori
le ali leggere del gufo per guardare dall’alto
l’abilità del gatto di catturare i topi
gli artigli di un koala per arrampicarmi sugli alberi







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