sabato 20 aprile 2013

altri amici con la A




Aldo ama fare progetti: passare un pomeriggio a prendere il sole, cucinare una torta di ribes, fare una passeggiata con la sua amica Giosetta. Ma ogni volta che prova a metterli in pratica, succede qualcosa: gli animaletti del prato gli impediscono di prendere il sole; oppure tutti i suoi amici si mangiano i ribes che servivano per fare la torta; o ancora, non trova Giosetta per andare a raccogliere le nocciole. Fortunatamente Aldo non si scoraggia facilmente e riesce a cogliere nella sventura i lati positivi!

Come incomincia:

“Oggi è una bella giornata. -Vado a prendere un po’ di sole-  si dice Aldo, -non c’è niente di meglio!

Indossa il costume da bagno e non dimentica l’asciugamano: eccolo pronto!

Per prendere il sole, bisogna innanzitutto trovare un posto tranquillo. Questa pietra, per esempio.

Aldo è ben sistemato quando, all’improvviso… -Ahi! Qualcuno mi ha pizzicato la coda! Ma è una formica!

-Sei sulla nostra strada! Metti l’asciugamano da un’altra parte!

-E va bene-, si dice Aldo. -Almeno in questa radura non ci sono formiche.”

BONNIOL M., Aldo, Babalibri








Alba e Bella vivono insieme, ma non potrebbero essere più diverse: Alba è sempre in movimento, mentre per Bella non è mai il momento giusto per svegliarsi ed alzarsi. Finché un giorno Alba scompare: Bella, con l’aiuto di Spot, la cercherà ovunque…

Come incomincia:

“La sveglia, puntuale a meraviglia,

ogni mattina suona alle sette.

Con un balzo Alba si alza,

si stiracchia, scodinzola, sbadiglia

e in un attimo rifà il suo letto.

 

E Bella?

Lei di alzarsi proprio non se la sente.

Fare stretching non è divertente.

E che noia lavarsi, ordinare la casa, e persino giocare!

Meglio il dolce farniente.

Solo per mangiare a volte mette un piede giù dal letto.

A volte…”

 

D. BEN ZVI, Alba e Bella amiche per la pelle, Arka

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Arcobaleno è un magnifico pesciolino dal mantello di scaglie lucenti.

E’ il più bello di tutti i mari, e ne va molto fiero, ma si ritrova presto solo; non vuol donare a nessuno neppure la più piccola scaglia luccicante e da quel momento nessuno vuol più sapere nulla di lui.

Sarà il sapiente polipo Ottopiedi a suggerirgli la soluzione: e Arcobaleno sarà finalmente felice e mai più solo.

Come incomincia:

“Lontano nel mare viveva un pesciolino.

Ma non un pesciolino come gli altri.

Era il più bel pesce del mare. Il suo mantello di scaglie brillava di tutti i colori dell’arcobaleno.

Gli altri pesci ammiravano il suo luminoso mantello. Lo chiamavano Arcobaleno.

-Vieni, Arcobaleno! Vieni a giocare con noi!- ma Arcobaleno continuava a scivolare in mezzo a loro silenzioso e fiero, facendo brillare le sue scaglie.”

PFISTER M., Arcobaleno il pesciolino più bello di tutti i mari, Nord-Sud Edizioni

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