Aldo ama fare progetti:
passare un pomeriggio a prendere il sole, cucinare una torta di ribes, fare una
passeggiata con la sua amica Giosetta. Ma ogni volta che prova a metterli in
pratica, succede qualcosa: gli animaletti del prato gli impediscono di prendere
il sole; oppure tutti i suoi amici si mangiano i ribes che servivano per fare
la torta; o ancora, non trova Giosetta per andare a raccogliere le nocciole.
Fortunatamente Aldo non si scoraggia facilmente e riesce a cogliere nella
sventura i lati positivi!
Come incomincia:
“Oggi è una bella giornata. -Vado a prendere un po’
di sole- si dice Aldo, -non c’è niente
di meglio!
Indossa il costume da bagno e non dimentica
l’asciugamano: eccolo pronto!
Per prendere il sole, bisogna innanzitutto trovare
un posto tranquillo. Questa pietra, per esempio.
Aldo è ben sistemato quando, all’improvviso… -Ahi!
Qualcuno mi ha pizzicato la coda! Ma è una formica!
-Sei sulla nostra strada! Metti l’asciugamano da un’altra
parte!
-E va bene-, si
dice Aldo. -Almeno in questa radura non ci sono formiche.”
BONNIOL M.,
Aldo, Babalibri
Alba e Bella vivono
insieme, ma non potrebbero essere più diverse: Alba è sempre in movimento,
mentre per Bella non è mai il momento giusto per svegliarsi ed alzarsi. Finché
un giorno Alba scompare: Bella, con l’aiuto di Spot, la cercherà ovunque…
Come incomincia:
“La sveglia,
puntuale a meraviglia,
ogni mattina suona
alle sette.
Con un balzo Alba si
alza,
si stiracchia,
scodinzola, sbadiglia
e in un attimo rifà
il suo letto.
E Bella?
Lei di alzarsi
proprio non se la sente.
Fare stretching non
è divertente.
E che noia lavarsi,
ordinare la casa, e persino giocare!
Meglio il dolce
farniente.
Solo per mangiare a
volte mette un piede giù dal letto.
A volte…”
D. BEN ZVI, Alba e
Bella amiche per la pelle, Arka
Arcobaleno è un magnifico pesciolino dal mantello di
scaglie lucenti.
E’
il più bello di tutti i mari, e ne va molto fiero, ma si ritrova presto solo;
non vuol donare a nessuno neppure la più piccola scaglia luccicante e da quel
momento nessuno vuol più sapere nulla di lui.
Sarà il sapiente
polipo Ottopiedi a suggerirgli la soluzione: e Arcobaleno sarà finalmente felice e mai più solo.
Come incomincia:
“Lontano
nel mare viveva un pesciolino.
Ma
non un pesciolino come gli altri.
Era
il più bel pesce del mare. Il suo mantello di scaglie brillava di tutti i
colori dell’arcobaleno.
Gli
altri pesci ammiravano il suo luminoso mantello. Lo chiamavano Arcobaleno.
-Vieni, Arcobaleno! Vieni a giocare con noi!-
ma Arcobaleno continuava
a scivolare in mezzo a loro silenzioso e fiero, facendo brillare le sue
scaglie.”
PFISTER M., Arcobaleno il pesciolino più
bello di tutti i mari, Nord-Sud Edizioni
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