giovedì 25 aprile 2013

Principi, Principesse, Piccole Pesti e...Pidocchi!


Per leggere ancora

 
Un castello, un re, una regina ed un nuovo nato; nulla di nuovo, migliaia di storie incominciano così.
Ma il neonato è il Piccolo Principe Puff, così intelligente che, non appena compiuti i due anni, viene affidato al miglior professore del mondo, il Signor Chiappa.
Intanto il gran ciambellano Nerofumo trama nell’ombra…
 
Come incomincia:
“C’era una volta un paese dove ai neonati non si davano i nomi a caso.
La formula era però semplice e veloce: si guardava il bambino appena nato e, con un tono più o meno solenne, si dichiarava: - Ha una faccia fa Paolina, Gerolamo, o Camilla.
Al re e alla regina di questo paese nacque un giorno un figlio e, quando videro la sua faccia e il suo corpo, non ebbero alcuna scelta; il solo nome che venne loro in mente fu Puff.”
DESARTHE A. – PONTI C., Piccolo Principe Puff, Babalibri
Una principessa che si arrabbia molto facilmente, tanto da sembrare davvero un mostro. E poi una tigre bianca, un’anaconda, un gran visir…
Ma perché Pralina si arrabbia tanto?
Come incomincia:
La principessa Pralina aveva lunghi capelli scuri, gli occhi verdi e due orecchie minuscole da cui pendeva un paio di orecchini d’oro.
Era molto graziosa e i suoi genitori ripetevano estasiati: - Che bambina adorabile!
Ma quando andava in collera, di colpo Pralina cambiava aspetto. Cominciava a urlare e si faceva tutta rossa.(…)”
BICHONNIER H. – PEF, La piccola principessa in collera,  Emme edizioni
Nessuno vorrebbe mai incontrare una principessa così. Cattiva con tutti, persino con gli animali e con il dottore.
Quando un giorno le altre principesse le rivelano che esiste un mostro ancor più cattivo di lei, fa di tutto per incontrarlo. E accadrà l’imprevisto.





Come incomincia:
“Adesso vi racconto la storia della principessa terribile. –Okay.
Questa principessa era cattiva con tutti.
-Vieni subito qui che ti devo picchiare.- Aaah…!!!
Era cattiva persino con gli animali. –Ti avverto: se fai ancora pipì sul mio letto ti mangio.
I suoi genitori erano disperati.
-Smettila bambina!
-Non capisco davvero da chi abbia preso.”
 
NADJA, La principessa terribile, Babalibri Milano 2006

Pizzicami e Pizzicamè, fratello e sorella, sono le ultime vittime di una terribile strega che cucina i bambini e se li mangia. Ma riusciranno a  salvarsi (anche se non tutti ne saranno felici!).




Come incomincia:
"C’era una volta una strega terribile che passava il suo tempo a mangiare i bambini. Li faceva bollire in un enorme pentolone con dentro un po’ di timo, due foglie di alloro, qualche cipollina, un cucchiaio di vin bianco, un rosso d’uovo, un cucchiaio di aceto, un bicchiere di panna liquida e un pizzico di cannella.”
BICHONNIER H. – PEF, Pizzicamì, Pizzicami e la strega,  Einaudi ragazzi
Mattia è un bambino molto solo, fino a quando trova qualcuno che gli è davvero molto attaccato. Con i suoi pidocchi organizza pidocchiartite di pidocchiallone e gare di tuffi in una vera pidocchiscina olimpidocchionica. Finché un giorno i suoi genitori li scoprono…
Come incomincia:
"Mattia abitava in un lussuoso appartamento del condominio Tahiti, con delle vetrate chilometriche e un sistema d’allarme super. Aveva due televisori, un videoregistratore col telecomando e un apribottiglie elettrico.
Eppure si annoiava a stare sempre in casa da solo.”
PEF, Voglio i miei pidocchi!, Einaudi Ragazzi
Simone ama Lulù. È innamorato pazzo. Ma Lulù ama Manù e allora Simone è geloso, molto geloso. Ma ecco che un giorno, Lulù si gratta la testa. «Prude parecchio, lassù. Ha i pidocchi Lulù! Mille milioni di pidocchi che vanno su e giù.» Povera Lulù. Manù comincia a prenderla in giro: «Pidocchiosa Lulù! Pidocchiosa Lulù!» Meno male che Simone è più gentile e la consola: «Non è niente di grave, la mamma ti farà uno shampoo e quelli non torneranno mai più!» E di fronte a tanta attenzione, Lulù dà a Simone un bacio  … e non solo!
BLAKE S., Pidocchi, Babalibri



 

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