mercoledì 2 aprile 2014

CI come I CInque malfatti




Che dire di questo libro che non sia già stato detto e scritto da persone molto più competenti e capaci di me? 
In questi giorni si è molto parlato de “I cinque malfatti”, ma la recensione più bella, emozionante e commovente l’ha fatta la mia amica Maria Polita, di Scaffale Basso

http://scaffalebasso.it/tagged/Beatrice-Alemagna

Io posso solo aggiungere che oggi avrei dovuto postare un lavoro già pronto sulla classificazione del nome comune realizzata utilizzando il gioco Saltinmente, oppure avrei potuto scrivere del difficile dettato che i bambini hanno fatto due giorni fa.

Però ieri ho letto alle due classi “I cinque malfatti”, e ora non c’è null’altro che vorrei pubblicare.

Avrei voluto fotografare i visi e registrare le risate e i commenti durante la lettura. E poi la conversazione che ne è seguita (Il perfetto è stupido, che è una parolaccia, ma qui si può dire, perché significa che non usa il cervello – Il perfetto è antipatico, perché vuole comandare lui che non c’entra niente – Il mio preferito è il molle, perché mio fratello mi chiama pappamolle – Il mio invece è lo sbagliato, perché mia sorella mi dice che sono sbagliato – Il perfetto fa ridere perché ha i mutandoni ).


Il bucato piace perché non si arrabbia mai, perché la rabbia gli esce dai buchi, perché io faccio canestro…







Il molle  perché dorme, perché anche a me piace dormire, perché quando paro la palla ho la pancia molle






Il capovolto perché a volte faccio la verticale, perché mi piace andare al circo






Ma il preferito dei bambini è senza alcun dubbio lo sbagliato: perché sbaglia tutto, perché fa ridere, perché anch’io qualche volta sbaglio, perché è ciccione, perché ha la bicicletta troppo piccola/troppo lunga (in ogni caso fuori misura).







E la cosa bella è che non solo si fa festa quando allo sbagliato riesce qualcosa, ma pure quando sbaglia (e non credo che la bambina che ha scritto abbia fatto un errore: lo sbagliato fa festa sempre e comunque!)




E il perfetto? Calma, c’è posto anche per lui, che non a caso diventa MISTER PERFETTO (non vi è tornato in mente il tono canzonatorio che viene voglia di usare con i Mister Perfettini?).
Eccolo, preoccupato che la casa stia per cadere, e nella sua perfezione si lascia sfuggire che non si 
preoccupa tanto per i malfatti, quanto per se stesso, che, se la casa gli cade in testa, non esisterà più.






Manca il povero piegato. Una sola bambina l'ha scelto come preferito (perchè anch'io so piegarmi), ma nessuno l'ha disegnato. Forse il passato dei bambini non ha bisogno di molte pieghe per custodire i loro ricordi...

2 commenti:

  1. Antonella,anche oggi nessuno ha scelto il "piegato"! -Ha troppe pieghe-,hanno risposto! :(
    Domani, lo rileggeremo e speriamo che qualcuno lo scelga!
    Grazie di tutto,mentore!

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  2. salve,
    io vorrei fare un progetto con I 5 MALFATTI... avete suggerimenti...classe 4*

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