La differenza tra ciò che si
vorrebbe e ciò che è giusto. Forse ieri abbiamo lavorato su questo.
"Scrivi
in terza persona il giudizio che ti sembrerebbe giusto trovare sul tuo
documento di valutazione rispetto a: comportamento, rispetto delle
regole, relazione con gli altri, capacità di collaborare, attenzione,
interesse, partecipazione, impegno, punti di forza, possibilità di
miglioramento."
Quanta maturità richiede la
capacità di autovalutarsi, cioè di scrivere non ciò che si vorrebbe, ma ciò che
sarebbe giusto trovare nel giudizio del proprio documento di valutazione?
Io credo che davvero ne
serva moltissima. E se devo valutare questa competenza, direi che
molti ragazzi la padroneggiano e la esprimono in modo chiaro e puntuale.
[…]
è molto emotiva e in realtà vorrebbe sempre dire delle cose che pensa e che in
alcuni casi possono servire e aiutare molto al lavoro che si sta eseguendo ma
si vergogna moltissimo e ha sempre paura che i compagni abbiano un giudizio
negativo su quello che ha detto […]
Non partecipa alle lezioni però alcune volte ha pensato a una parola giusta ma non la dice e alla fine la dicono altri. Si impegna a scuola e cerca di impegnarsi sempre di più per le medie e le superiori perché lei teme che non ce la farà mai a passare di classe in classe.
Si comporta bene e ha abbastanza rispetto delle regole, anche se a volte non le rispetta molto per via di rabbia verso i compagni. […] Ha attenzione in classe a parte quando dei compagni fanno un po’ gli sciocchi oppure quando ha un pensiero forte a cui a volte ci pensa durante le lezioni. […] Ha tanto interesse per alcune cose mentre in altre non ne ha tanto perché non gli piacciono anche se sa che sono le cose in cui ha più difficoltà. Partecipa molto nelle materie in cui ha più facilità. […] Ha grande possibilità di miglioramento in tutte le materie.
Le
regole le rispetta quasi sempre, e si sta impegnando molto nelle possibilità di
miglioramento.
Rispetta
le regole anche se alcune volte scambia due chiacchiere.
Per X la capacità di collaborare scarseggia cioè preferisce lavorare da solo, l’attenzione nelle lezioni è tanta perché lui sta molto attento. L’interesse alle lezioni non è tantissimo perché a volte si perde.
Si
relaziona molto bene con gli altri anche se le stanno antipatici o sono
pesanti. Preferisce lavorare da sola proprio per questo.
Partecipa molto sa tante cose che gli vengono chieste, però la sua tanta voglia di partecipare gli fa dimenticare la mano alzata.
È
sempre attenta e quasi mai parla però partecipa poche volte ma prima di alzare
la mano ci pensa bene.
In
ogni cosa che fa ci mette sempre molto impegno cominciando dall’inizio dei
lavori fino alla fine.
Cerca
di mettere molto impegno nelle cose che fa e così tende a migliorare su molte
cose.
Si
impegna in classe e prova a fare meno errori possibili.
Nessun commento:
Posta un commento