Quando
senti l'estate arrivare
metti
tra le cose da fare
cogliere
un papavero premere
un
pistillo stampare una stella
sulla
fronte di un'amica
fischiare
usando un filo d'erba
lasciare
una briciola in terra
e
aspettare una formica
cercare
un soffione prendere
fiato
soffiare insieme
ricordare
che ogni desiderio
è
un seme.
Silvia
Vecchini – Marina Marcolin, Poesie della notte, del giorno, di
ogni cosa intorno, Topipittori
Penso spesso a quanto i legami siano rinsaldati dalle parole.
I miei ragazzi non vedono
Silvia da più di un anno, ma averla conosciuta personalmente illumina le sue
poesie di una luce sempre nuova.
Così, nei giorni scorsi, ho
letto loro Quando senti l’estate arrivare
e ho chiesto che la copiassero o ne inventassero una utilizzandone i primi due
versi.
Come già in passato, anche
questa volta la loro voce è risuonata “grande, coraggiosa e forte”:
Quando
senti l'estate arrivare
metti
tra le cose da fare...
Catturare la luna cantare al mare
azzurro.
E ancora un
posto da
esplorare!
...un bel viaggio da non dimenticare.
... sogna di essere quello
che vuoi esprimi quello
che sei corri fra i prati,
immagina la luce dentro di te
corri bambino colora il tuo sogno
corri e sogna
Quando non sai cosa fare
l'estate ti lancia nel mare
un soffio di sabbia e di terra
riconquistano l'estate di una terra.
Stare sdraiata sull'erba a
occhi chiusi e poi sedersi
a gambe incrociate e
mangiare un cornetto...
...e poi sdraiarsi in mezzo a un prato
perché ogni ricordo è un sogno
[...]
del mare la cosa più brutta è il ritorno
[...]
L'estate è arrivata in un batter d'occhio.
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