mercoledì 8 novembre 2017

Mercoledì al cubo: Fifa nera Fifa blu




Ho una predilezione per i libri capaci di mostrare le cose da diversi punti di vista; mi pare sia davvero un valore aggiunto, tanto più in un mondo come il nostro, dove spesso a mancare è proprio l’empatia, cioè la capacità di mettersi nei panni degli altri, per comprenderne le emozioni. 


Fifa nera Fifa blu


di Alessandra Ballerini e Lorenzo Terranera, 
con un racconto di Fabio Geda e uno di Marco Aime
Donzelli Editore


offre al lettore la possibilità di leggere la realtà da un doppio punto di vista fin dalla sua struttura: basta capovolgerlo per trovare, su ogni lato, un identico inizio e cinque diversi racconti, che si incontrano nella doppia pagina centrale, dove anche mare e terra si fondono, in un gioco di luci, ombre, riflessi.

Qui la versione delle Briciole.
Qui la versione di Scaffale Basso

Noi e loro, la nostra terraferma e il loro mare agitato.
Dieci piccole storie per narrare due facce di una stessa paura. 
Da un lato, la fifa blu di noi che viviamo sulla sponda agiata del mondo e guardiamo i migranti sbracare: una fifa blu di loro, del mistero racchiuso in quegli sguardi persi o curiosi, disperati o speranzosi.

Basta capovolgere il libro e la fifa diventa nera, quella che vediamo ogni giorno scolpita nei loro occhi di ogni età; la fifa di ciò che hanno già visto e di ciò che li attende, una fifa nera di noi.

Due itinerari di lettura senza ipocrisie, dieci storie alla scoperta delle reciproche paure, per provare a dissolverle.

[…]

Un libro da sfogliare insieme, grandi e piccoli lettori.


Così recita l’identico inizio, stampato su entrambe le risguardie, comunque si capovolga e si apra il libro. A cambiare, la folla che popola lo sfondo: da una parte, gli abitanti del mondo occidentale, ritratti in bianco e nero, con un unico viso, non così diverso, ma spaurito, e perso, a colori. Dall’altra, visi tra loro molto simili, ed un’unica bambina, anche essa colorata e persa.
Così, oggi, mi sembrano ancora più significative le parole di S. A. e J., tutti e tre provenienti da realtà lontane, e tutti e tre così colmi di possibilità, risorse, speranze:







Qui l'interessante articolo di Monica Tappa per il Corriere di Modena






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