Ho una predilezione per i
libri capaci di mostrare le cose da diversi punti di vista; mi pare sia davvero
un valore aggiunto, tanto più in un mondo come il nostro, dove spesso a mancare
è proprio l’empatia, cioè la capacità di mettersi nei panni degli altri, per comprenderne le emozioni.
Fifa nera Fifa blu
di Alessandra
Ballerini e Lorenzo Terranera,
con
un racconto di Fabio Geda e uno di Marco Aime
Donzelli
Editore
offre al lettore la
possibilità di leggere la realtà da un doppio punto di vista fin dalla sua
struttura: basta capovolgerlo per trovare, su ogni lato, un identico inizio e
cinque diversi racconti, che si incontrano nella doppia pagina centrale, dove
anche mare e terra si fondono, in un gioco di luci, ombre, riflessi.
Qui la versione delle Briciole.
Qui la versione di Scaffale Basso
Qui la versione delle Briciole.
Qui la versione di Scaffale Basso
Noi
e loro, la nostra terraferma e il loro mare agitato.
Dieci
piccole storie per narrare due facce di una stessa paura.
Da
un lato, la fifa blu di noi che viviamo sulla sponda agiata del mondo e
guardiamo i migranti sbracare: una fifa blu di loro, del mistero racchiuso in
quegli sguardi persi o curiosi, disperati o speranzosi.
Basta
capovolgere il libro e la fifa diventa nera, quella che vediamo ogni giorno
scolpita nei loro occhi di ogni età; la fifa di ciò che hanno già visto e di ciò
che li attende, una fifa nera di noi.
Due
itinerari di lettura senza ipocrisie, dieci storie alla scoperta delle
reciproche paure, per provare a dissolverle.
[…]
Un
libro da sfogliare insieme, grandi e piccoli lettori.
Così recita l’identico inizio,
stampato su entrambe le risguardie, comunque si capovolga e si apra il libro. A
cambiare, la folla che popola lo sfondo: da una parte, gli abitanti del mondo
occidentale, ritratti in bianco e nero, con un unico viso, non così diverso, ma
spaurito, e perso, a colori. Dall’altra, visi tra loro molto simili, ed un’unica
bambina, anche essa colorata e persa.
Così, oggi, mi sembrano ancora più
significative le parole di S. A. e J., tutti e tre provenienti da realtà lontane,
e tutti e tre così colmi di possibilità, risorse, speranze:
Qui l'interessante articolo di Monica Tappa per il Corriere di Modena
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