martedì 7 novembre 2017

Vengo da...



Tra le grandi domande dell’umanità, c’è sicuramente “Da dove veniamo?”.
Io non so se la poesia originale di George Ella Lyon, Where I’m from, sia nata per rispondere a una grande o a una piccola domanda. So invece con certezza che l’attività di ricalco da essa ispirata – solo uno tra i tanti “attivatori” contenuti nel bel volume di Jenny Poletti Riz, “Scrittori si diventa”, edito da Erickson - ha prodotto nei ragazzi e in me (lo stile del RW, read and write prevede che l’insegnante sia il primo a sperimentare ciò che poi proporrà ai propri alunni) un’onda di suggestioni, che parlano di noi molto più di quanto potrebbero fare testi più strutturati e schematici.


Vengo da una famiglia che è di segno zodiacale gemelli e io sono un sagittario e non mi dà nessun fastidio.
Vengo dai palloni tirati contro il muro.
Vengo dalle cicatrici che mi porto sulla pelle.
Vengo dalla scimmia perché mi arrampico ovunque mi trovo.
Vengo da uno stivale.
Vengo da lontano per imparare.
Vengo dall’altra parte dell’Atlantico.
Vengo dal cambiamento, di posto, di lingua, in un altro continente.
Vengo da una regione vulcanica. 
Vengo da un paese che gira intorno al sole.
Vengo da un bambino che ero.
Vengo dall’esperienza.
Vengo da mio padre e dalle sue battute.
Vengo da un’innocenza assoluta.
Vengo da un prato su cui mi sono rotolato.
Vengo da una nazione incapace di andare avanti.
Vengo da un paese culturale.
Vengo dal meridione dove si parla il dialetto.
Vengo dall’arrangiamento che se vuoi giocare a calcio con le porte te le devi costruire te.
Vengo da un paese dove la pasta è fatta in casa.
Vengo da un desiderio di mia sorella.
Vengo dai nonni che hanno conosciuto la guerra.
Vengo dalla scuola ed è per questo che ora scrivo.



























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