lava e sciacqua, lava e sciacqua
tanta acqua, quanta acqua!
BRUNO
MUNARI, ciccì coccò, Corraini
Nella stagione della pioggia
i
pachidermi si fanno la doccia.
Sguazzano
i passeri nella fontana
si
lava il rospo, si lustra la rana.
Si
lecca il gatto l’ispido pelo
il
temporale pulisce il cielo.
Lava
la macchina il benzinaio
si
lava il pollo dentro il pollaio.
Nella
pozzanghera rotola il cane
La
parrucchiera lava i capelli.
Escon
dal fango linde le iguane
si
fanno il bagno persino i porcelli.
Candeggia
i panni la lavatrice
spazzola
i denti la direttrice.
Nelle
cucine dei ristoranti
piatti
e bicchieri sono brillanti.
Striglia
il fantino il suo cavallo
spazzola
il vetro il tergicristallo.
E
quando è notte nella mia via
passa
una macchina e fa pulizia.
Granchi
e molluschi sciacqua il procione
candido
splende l’orso d’Alaska.
Buttati
subito dentro la vasca
e
dacci dentro con acqua e sapone.
ZOBOLI
– CELIJA, Filastrocca acqua e sapone per
bambini coi piedi sporchi, Topipittori
Acqua
fuggita dalla sorgente
Chiudo
le dita e non stringo niente
Acqua
canzone fatta di fresco
Voglio
cantarti ma non ci riesco
Acqua
leggera, vento da bere
Stai
prigioniera nel mio bicchiere
Scivola
in bocca, scivola in gola
Sei
filastrocca ma senza parola
Scivola
giù per le gole segrete
Non
c’è più acqua, ma non c’è più sete.
TOGNOLINI
B., Rima rimani, Salani
Acqua qua acqua là
giù fresca da sorgente
giù fresca dal bicchiere
acqua che è un piacere.
Acqua su acqua giù
scivola nella bocca
scivola nella gola
acqua che ci consola.
Acqua qua acqua là
toglie la dura sete
toglie la voglia asciutta
acqua che scende tutta.
Acqua giù acqua su
che scioglie il sale e scende
che scioglie il secco cuore
acqua che frutta il fiore.
ROBERTO
PIUMINI, da Non piangere, cipolla!, Mondadori
ALI NON AMA L'ACQUA
Ali
non ama l’acqua:
né
l’acqua piovana
che
scende dal tetto,
né
l’acqua del laghetto,
non
ama le pozzanghere,
non
ama gli zampilli
del
giardino
e
l’acqua della mia vasca
ancora
meno.
A
volte,
tuttavia,
la
punta della zampa
mette
a mollo
nell’acqua
nel
vaso
dove
gira in tondo
il
mio pesce
rosso!
BOBE
FRANCOISE, da “Un gatto tira l’altro”, Einaudi
ragazzi
Un
uomo d’acqua…chi lo vide lo scambiò per una pozzanghera e qualcuno per una
fontana. La portinaia del palazzo lo inseguiva perché aveva allagato il
corridoio, un signore in vestaglia brandiva l’ombrello dicendo che quel tizio
gli aveva starnutito contro per farlo affogare…
Come
incomincia:
“Qualcuno aveva lasciato
il rubinetto aperto. Il padrone di casa non tornò mai più, chissà dov’era finito. Forse era andato alle isole
Figi, magari partito per cercare fortuna dove ci sono le miniere di oro blu, in
Africa, dicono.
Alla fine accadde che l’acqua,
a forza di accumularsi, rimbalzare, scivolare su e giù, fece nascere un uomo,
un uomo alto, blu, trasparente e cristallino.
Un uomo d’acqua, appunto.
Lo ridico, per chi non ha
capito. Un uomo d’acqua che all’ultima goccia, quella che gli formò il ciuffo
ricurvo di capelli a metà della fronte, si alzò improvvisamente in piedi e
saltò fuori dal lavandino dicendo: -Che cavolo succede qui?”
ROSATI
– PACHECO, L’uomo d’acqua e la sua
fontana, Zoolibri
Chi
ha inquinato il fiume e le sue sponde? E da dove viene l’acqua pulita, buona da
bere, che arriva nelle case? Un noioso pranzo di famiglia al ristorante può
diventare una bella avventura nella natura, se il locale è un agriturismo sulle
rive di un fiume…
Come
incomincia:
“-Ottobre è un mese
diverso da tutti gli altri, sarà perché a scuola cominciano a dare i compiti
sul serio e a rovinare i pomeriggi, o perché la luce piena del sole sembra
dirti “Ciao-ciao salutiamoci”, ma a ottobre ti senti come se improvvisamente
non ci fosse più il tempo di fare nulla. Se poi ci si mettono anche i grandi a
far sprecare delle buone giornate in cose inutili e noiose come pranzi tra parenti…
Fiorello, in piedi davanti
alla finestra, parlava alla scatola in cui dormiva il suo passerotto Walter.”
COGNOLATO
L., Acqua in bocca!, Giunti kids
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