In
questo periodo sono incredibilmente attirata da libri che riguardano
lavanderie e bucati. Che dipenda dal fatto che la fine della scuola
coincide con un'intensificazione del lavoro domestico, di cui lavare
e stirare sembrano essere le espressioni più alte?
In
ogni caso, anche il libro di oggi parla di bucato, in particolare di
un'intera famiglia chiamata proprio
Cosa
succederebbe se, all'improvviso, la proprietaria di una lavanderia
decidesse di non lavare più calzini, né camicie, né biancheria?
Semplice: comincerebbero ad arrivare bambini, sì, proprio bambini da
lavare.
E
se la lavandaia si stancasse anche di lavare i bambini? Probabilmente
le porterebbero cani, barboni, automobili, squadre di calcio e
addirittura elefanti. Per fortuna la domenica la lavanderia è
CHIUSA!
Come
incomincia:
“Lunedì
è stata una pessima giornata per la lavanderia della signora Bucato
Infatti il signor Bucato ha avuto qualche problema di stiratura.
Inoltre
la signorina Bucato e suo fratello hanno fatto una gara di tiro alla
fune.
La
signora Bucato pensava di impazzire. -Se lavo ancora un calzino
divento matta, diceva. Basta con i calzini. Basta e basta!
Allora
il signor Bucato ha messo un cartello in vetrina. Sopra c'era
scritto: QUI LAVIAMO TUTTO, MENO I CALZINI.
Martedì
non è stata una giornata migliore. Il signor Bucato è finito dentro
un lenzuolo e non riusciva a venir fuori. Quanto ai due mocciosi,
hanno pensato bene di fare una partita a tennis usando la corda della
biancheria.
E
di nuovo la signora Bucato ha pensato di diventare matta. -Se lavo
ancora una cmaicia, divento matta, ha detto. Basta con queste
camicie. Basta e poi basta!
E
il signor Bucato ha messo un altro cartello in vetrina. Sopra c'era
scritto: QUI LAVIAMO TUTTO, MENO CALZINI E CAMICIE.”
AHLBERG A., La famiglia Bucato,
EL
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