Se
cercate greguerías,
troverete,
su Wikipedia, la seguente definizione: “Le
greguerías
(sing. greguería)
sono testi brevi somiglianti ad aforismi,
i quali generalmente sono costituiti da una sola frase di una sola
riga, e che esprimono, in forma acuta e originale, pensieri
filosofici, umoristici, pragmatici, lirici, o di qualche altra
indole.”
Volendo
continuare ad istruirsi, si scoprirebbe che “la
greguería viene considerata un genere inventato da Ramón
Gómez de la Serna,
sebbene Jorge
Luis Borges
la attribuisce al francese Pierre-Jules
Renard
[senza
fonte]
riservando a Gómez de la Serna l'invenzione del suo nome. Questi
infatti diede la definizione della greguería: umorismo
+ metafora
= greguería, ovvero una frase ingegnosa e in generale breve che
nasce da uno scontro casuale tra il pensiero e la realtà. L'immagine
su cui si basa la greguería può scaturire in modo spontaneo, ma la
sua formulazione linguistica è molto elaborata, perché deve
raccogliere in modo sintetico, ingegnoso e umoristico l'idea che si
vuole trasmettere.
L'effetto
a sorpresa si ottiene attraverso:
- L'associazione visiva di due immagini: «La luna è l'occhio di bue della barca della notte».
- L'inversione di una relazione logica: «La polvere è piena di vecchi e dimenticati starnuti».
- L'associazione libera di concetti legati: «Le due uova che prendiamo sembra siano gemelli, e invece non sono nemmeno cugini di terzo grado».
- L'associazione libera di concetti contrapposti: «Ciò che più importa nella vita è non essere morti».
Ecco,
ora che siete dotti potete godervi ancor di più il divertentissimo
libro di Ramon Gomez de la Serna, tradotto da Elena Rolla e illustrato da Allegra Agliardi, edito da
EDTGiralangolo
http://www.edt.it/libri/i-bambini-cercano-di-tirarsi-fuori-le-idee-dal-naso/
Come
incomincia:
"L'arcobaleno
è la sciarpa del cielo.
L'arcobaleno
è il nastro che la natura si mette dopo essersi lavata i capelli.
I
sogni dei bambini si nascondono nelle scatole di matite colorate.
La
A è la tenda da campeggio dell'alfabeto.
La
O è lo sbadiglio dell'alfabeto.
Gli
Zeri sono le uova da cui sono venute furoi tutte le altre cifre."
DE
LA SERNA R.G., I bambini cercano di tirarsi fuori le idee dal
naso, EDT Giralangolo
Ed ora, se volete continuare a divertirvi, chiedete ai bambini di di scrivere, o disegnare, BUONE e CATTIVE IDEE.
E,
come dice Beatrice Alemagna…
"Un
bambino ha piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per
questo ha idee piccole.
Le idee dei bambini a volte sono grandissime, divertono i grandi, fanno loro spalancare la bocca e dire: “Ah!”
ALEMAGNA B., Che cos’è un bambino?, Topipittori
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